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I Danni dell' Eroina: Cosa c'è nell' Eroina che si compra dallo Spacciatore? (www.sanpatrignano.org)

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I danni dell'eroina: Cosa c'è nell'eroina che si compra dallo spacciatore?

L’eroina che si acquista nel mercato illecito è una polvere fine oppure in piccoli granuli, di colore dal bianco al marrone chiaro, di odore leggermente pungente e dal sapore amaro, costituita in realtà da una miscela di sostanze la cui composizione è molto variabile.

La "dose" è in genere confezionata in un piccolo pezzo di carta argentata (quella che si trova dentro i pacchetti di sigarette) oppure in bustine di plastica.

Anche la percentuale di eroina contenuta nella "dose" o "bustina" può variare notevolmente a seconda del numero di passaggi intermedi dal produttore al consumatore: si va dal 50% e oltre alla traccia minima (meno dell’1%). In media, la percentuale di eroina contenuta in una "dose" si aggira attorno al 10%.

Proprio a causa della notevole variabilità della percentuale di eroina che si può trovare nella "bustina", il consumatore non ha alcun modo di sapere la quantità di eroina pura che sta per assumere.

Le altre sostanze che possono essere presenti nella "eroina da strada" sono classificabili in:


  • sostanze che, pur non avendo effetto stupefacente, simulano alcune caratteristiche dell’eroina (ad esempio il sapore amaro). Queste sostanze sono indicate con il nome di adulteranti (ad esempio caffeina, procaina, lidocaina, fendimetrazina, aminofenazone, barbiturici, chinina, stricnina);

  • sostanze aggiunte con l’unico scopo di diluire l’eroina e di realizzare quindi un maggior profitto dalla vendita. Queste sono indicate con il nome di diluenti (ad esempio zuccheri, acido citrico, bicarbonato, acido borico);

  • sostanze estratte dall’oppio assieme alla morfina e presenti nella bustina da strada come impurezze (ad esempio acetilcodeina, narcotina, papaverina).

A volte, oltre all’eroina, possono essere presenti altre sostanze stupefacenti, come ad esempio cocaina (la miscela di eroina e cocaina è nota con il nome di "speedball") o amfetamina ("bombitas").

Al contrario di quanto comunemente si crede e di quanto generalmente viene riportato dai media, quello che rende pericolosa l’eroina da strada e che in genere causa fenomeni di aumento della mortalità in un’area geografica e/o in un ristretto arco di tempo non sono le sostanze aggiunte all’eroina (il cosiddetto "taglio") ma, invece, la variabilità della percentuale di eroina che può essere contenuta nella bustina che si acquista dallo spacciatore. All’origine di questi fenomeni vi è infatti la temporanea presenza sul “mercato” di preparati contenenti percentuali di eroina più elevate di quelle normalmente reperibili e tali da non essere tollerate da molti consumatori di eroina. In altre parole, non è la natura del "taglio" ma la occasionale "riduzione del taglio" a rendere pericolosa l’eroina da strada.


Come si prende l'eroina?

Nei paesi occidentali il modo più diffuso di prendere l'eroina è l'iniezione in vena ("pera", "buco") dopo avere sciolto il contenuto della "bustina" in acqua.

Gli strumenti che vengono utilizzati per il "buco" sono la siringa da insulina, dell'acqua (spesso vengono usate le fiale di acqua distillata per preparati iniettabili che si comprano in farmacia), il cucchiaino, un accendino o un'altra fonte di calore, del succo di limone (che servono a sciogliere la polvere in acqua), e un filtro (per rimuovere sostanze non disciolte dalla soluzione che verrà iniettata; in genere viene usato il filtro di una sigaretta).

Generalmente l'iniezione viene fatta nelle vene degli avambracci, in alcuni casi vengono scelte altre aree del corpo che sono normalmente coperte da indumenti, come le gambe, i piedi o anche gli organi genitali.

L'eroina viene anche inalata (sotto forma di polvere, "sniffata") o fumata. Un’altra modalità di assunzione, indicata come "chasing the dragon" (inseguendo il drago), consiste nel bruciare l’eroina sopra ad una lastra e nell’inalare i fumi attraverso un piccolo tubo o una banconota arrotolata. La via inalatoria viene in genere scelta sia nella convinzione (sbagliata) che l'eroina se non è iniettata in vena non produca dipendenza, sia per evitare i rischi di infezione che sono associati al "buco". Per questa ragione è stata riscontrata una recente tendenza all'aumento della scelta di questa via di assunzione rispetto all'iniezione in vena. Quest'ultima è in ogni caso la via di assunzione che produce un effetto stupefacente più rapido e più intenso.


Cosa succede se, assieme all'eroina, si consuma anche alcol o si prendono altre sostanze?

Negli ultimi anni si sta diffondendo tra i consumatori di eroina la tendenza ad assumere anche altre sostanze d'abuso assieme all'eroina. Tra queste ci sono soprattutto l'alcol, alcuni farmaci sedativi e tranquillanti (Valium, Darkene, Roipnol, Tavor) e altre sostanze stupefacenti (cocaina, ecstasy, hashish e marijuana).

Questo comportamento è molto pericoloso perché agli effetti dell'eroina sull'organismo si possono aggiungere quelli prodotti dalla/e altra/e sostanza/e aumentando significativamente il rischio che si producano effetti tossici anche in soggetti consumatori abituali di eroina.
Per la stessa ragione é molto pericoloso, per un soggetto in trattamento con metadone o con altri farmaci sostitutivi dell'eroina (es. buprenorfina), continuare ad assumere eroina oppure anche altre sostanze d'abuso (alcol, sedativi, tranquillanti, stupefacenti, ed anche altro metadone al di fuori di quello prescritto).


Perché col tempo si tende ad aumentare la dose?

Un consumatore cronico di eroina assume in genere tra i 100 milligrammi ed 1 grammo al giorno divisi in 2-4 dosi.

L'eroina è una sostanza che produce assuefazione. Questo vuol dire che in un consumatore che continuasse ad assumere tutti i giorni sempre la stessa dose, l'effetto prodotto sull'organismo sarebbe progressivamente minore. Per questo motivo i consumatori di eroina tendono con il passare del tempo ad aumentare la dose assunta.

Questo fenomeno, legato al progressivo adattamento dell'organismo all'eroina (tolleranza), è reversibile: l'astinenza volontaria o forzata - per esempio conseguente ad un periodo di detenzione in carcere - dall'eroina per un periodo anche relativamente breve (un paio di settimane sono sufficienti) causa una riduzione della tolleranza.

Ciò significa che se un soggetto, dopo un periodo di astinenza, riprende a usare l'eroina nelle stesse dosi che prendeva prima, rischia di incorrere quasi certamente negli effetti tossici della sostanza. Il fenomeno della perdita della tolleranza è considerato una delle principali cause di morte per intossicazione acuta da eroina.


Quali sono i segni più visibili dell'assunzione di eroina?

Oltre ai segni più evidenti nei consumatori di eroina per iniezione, e cioè i segni di agopuntura o "buchi", generalmente agli avambracci, ma anche in altre parti del corpo (gambe, piedi, organi genitali), sono:

  • parola "impastata"
  • rallentamento nei movimenti
  • tendenza alla sonnolenza
  • prurito insistente
  • pupille "a spillo"


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