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News sui Dividendi 2019/20, news di ottobre 2019

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  • 20/09/018 Dividendi 2019. CONSENSUS utili società FTSE Mib
    20/09/018 Dividendi 2019. CONSENSUS utili società FTSE Mib
  • Stacco dividendi fine 2018 e di inizio 2019 compresi acconti sul 2019
  • 08/01/2019 Dividendi più remunerativi nel 2019
    La media del FTSE Mib attesa quest’anno si dovrebbe aggirare attorno al 3,8%

    NEWS SUI DIVIDENDI

    16/10/2019 Dividendi 2019: anche per fine 2019 si prevedono altri acconti sui dividendi 2010

  • Stacco dividendi di fine 2019 come acconti sul 2020
  • Stacco dividendi di fine 2019
  • Stacco dividendi dicembre 2019
  • Stacco dividendi novembre 2019
  • Stacco dividendi ottobre 2019
  • Stacco dividendi settembre 2019

    15/10/2019 Dividendi 2020: anche per il 2020 si prevedono cedole generose

    Stime positive Anche per il 2020 per dividendi molto generosi da parte delle principali aziende del Ftse Mib che, nonostante le crescenti difficoltà del contesto economico-finanziario globale, sembrano disponibili a remunerare i propri soci con rendimenti notevoli.

    Secondo i calcoli effettuati da L’Economia del Corriere della Sera, il rendimento medio garantito dai titoli del principale listino milanese sarà pari al 3,8%, da confrontare con i tassi negativi e i rendimenti dei Btp, con 19 società su 40 dell' Ftse Mib che garantiranno un rendimento superiore a quello medio ponderato del 3,8%.

    Per Intesa Sanpaolo si parla di uno yield dell’8,7%, in linea con il 2019, seguita da Azimut, con un rendimento stimato parli al 7,7% e poi da Unipolsai ed Eni, il cui rendimento dovrebbe essere pari al 6,4%.

    Per l' Eni, facendo una somma tra cedola e riacquisto titoli, complessivamente Eni potrebbe superare l’8%, di cui il 3% di yiel è stato versato come acconto sul dividendo pari a 43 centesimi per azione e saldo a maggio.

    Segue Unicredit, il cui rendimento balzerà dal 2,3% al 5,9% poi Generali (yield 5,4%), Fiat Chrysler e Atlantia, yiels del 5,3%, Snam (5,2%) e Ubi Banca (5%).

    Seguono Mediobanca (4,9%), Enel (4,8%), Unipol (4,7%), A2a (4,6%), Poste Italiane (4,6%), Tenaris (4,4%), Terna (4,3%), Italgas (4,2%) e Pirelli (4%).

    11/10/2019 Goldman Sachs: Intesa e Unicredit tra le regine d'Europa per i dividendi

    Yielding 10 è il paniere di Goldman Sachs che comprende un gruppo di dieci istituti europei, tutti distributori di dividendi, che l'investment bank americana giudica sulla base di una serie di parametri i più affidabili tra gli oltre cinquanta che segue a livello continentale.

    Intesa Sanpaolo si colloca nelle posizioni top, al terzo posto,  grazie a una cedola che ai prezzi attuali rende sulle stime del 2020 il 9,2%, superata solo da quelle della banca austriaca Bawag Group (18%) e dell'irlandese Allied Irish Bank (12,9%).

    Entra nella lista anche Unicredit, che si piazza al nono posto con livelli di rendimento di tutto rispetto (al 6%).

    08/10/2019 Mediobanca: aumentato a 11,2 euro il target price da Equita sim

    Gli analisti di Equita sim hanno alzato da 10,3 euro a 11,2 euro il target price su Mediobanca per la possibilità che il management migliori la politica dei dividendi. Gli esperti hanno consigliato l' acquisto delle azioni Mediobanca il cui prezzo obiettivo corrisponde al 15% in più rispetto all’attuale quotazione del titolo.

    05/10/2019 ENEL: nonostante l' aumento del 60% nell’ultimo anno il titolo sarebbe ancora sottovalutato

    Considerando anche il dividendo, le azioni del titolo energetico hanno guadagnato poco più del 60% ma il titolo sarebbe ancora sottovalutato rispetto al suo fair value anche se si intravede un punto debole la previsione di crescita e degli utili che del fatturato.

    Secondo il metodo del discounted cash flow, il titolo sarebbe sottovalutato del 25% circa ma secondo gli analisti le quotazioni attuali sono in linea con il prezzo obiettivo medio.

    Uno dei punti forte di ENEL è stato il dividendo e lo sarà anche negli anni a venire.

    04/10/2018 Finecobank: un titolo bancario dal dividendo elevato, buona situazione finanziaria e buone prospettive di crescita

    Un titolo bancario dal dividendo elevato, con una situazione finanziaria buona ed eccellenti prospettive future, sarebbe da comprare subito se non fosse considerato sopravvalutato. Applicando il metodo del discounted cash flow, il fair value di Finecobank è di gran lunga inferiore alle attuali quotazioni per cui si tratterebbe di un titolo fortemente sopravvalutato anche se gli analisti lo considerano poco sopravvalutato.

    Che cosa sono le azioni?

    Le azioni sono certificati che corrispondono a quote del capitale versato nel bilancio di una società, e sono quindi una parte delle proprietà di una società. L’azionista quindi è in parte il proprietario della società alla quale le azioni si riferiscono.

    L’azione, dunque, è un titolo e conferisce al possessore alcuni diritti residuali il che vuole dire che, in caso di difficoltà, i diritti di chi detiene azioni sarebbero soddisfatti solo come ultimi. 

    Da notare che le azioni non hanno una scadenza: se il valore dell’azienda sale, aumenta il valore delle sue azioni, poi vi sono altri diritti fra i quali i dividendi.

    Che cosa avverrà in borsa nei prossimi mesi?

    Che cosa avverrà in borsa nei prossimi mesi?

    Secondo Massimo Trabattoni - Head of Italian Equity di Kairos sulla rivista “Italian Times” alcuni singoli settori potrebbero riservare interessanti potenzialità, come le utilities e i difensivi in generale.

    Difficilmente piazza affari potrà fare meglio dei settori euro per lo stretto legame con la Germania ed è probabile un allineamento alla performance del listino europeo.

    Vi sarebbero, però, delle opportunità nelle utilities e nei difensivi in generale, le cui quotazioni sono, però, sui massimi storici perchè coi scarsi utili dei bBtp e Bond molti investitori punteranno ancora sui titoli azionari di compagnie di servizi di pubblica utilità regolamentati e dei settori dei beni di prima necessità che garantiscono buoni dividendi oltre ad una crescita organica anche in una fase di rallentamento dell’economia.

    Stesso discorso per il settore healthcare.

    Nel ciclico, ovvero negli industriali e nel settore auto, meglio aspettare le prossime trimestrali per capire quali società sono in grado di fronteggiare il rallentamento economico.

    Dividendi oltre il 6%

    A Piazza Affari alcuni titoli arrivano a offrire un dividendo oltre il 6%, azioni capaci di distribuire dei buoni dividendi e talvolta capaci di sostenere i ritorni dai propri investimenti.

    Esempi: Intesa Sanpaolo, Azimut, Eni e Unicredit consegnano agli investitori cedole oltre il 6% fino al 9,8%. Secondo le stime le cedole saranno sostenute anche nel 2020 e nel 2021.

    Certificate: vengono pagati i dividendi?

    (da Money.it) Chi compra un Certificate, sia esso appartenente alla macrocategoria dei Leverage o degli Investment, non assume alcun diritto sull’attività finanziaria sottostante, in questo caso l’azione.

    Quando si acquista un Certificato Benchmark, che replica linearmente l’andamento di un indice azionario, l’investitore non ha diritto ai dividendi ma il prezzo del Certificate sconta (interamente o parzialmente) le cedole attese fino alla scadenza.

    Un esempio tipico è quello dei Tracker Certificates, una delle varianti commerciali dei Benchmark Certificates più diffuse sul mercato italiano: con questi prodotti, la somma di cui si avrebbe tratto beneficio grazie allo stacco della cedola viene reinvestita nella medesima azione che ha generato il dividendo.

    Aziende di qualità che distribuiscono lauti dividendi

    Puntare sulle aziende di qualità che distribuiscono lauti dividendi può rappresentare una valida alternativa di investimento. Secondo i calcoli di Equita, Fca ha offerto un rendimento complessivo del 16,3% tra dividendo ordinario e straordinario (figlio dei 6,2 miliardi incassati dalla vendita di Magneti Marelli). Intesa Sanpaolo, invece, ha pagato il 9,8%, seguita da Azimut (6,9%) e Unipol Sai (6,3%).

    Per assicurarsi un rendimento (quasi) certo? In base alle stime di Equita, il dividend yield più alto sul bilancio 2019 sarà offerto da Intesa Sanpaolo (9,8%), seguita a ruota sempre da Azimut (6,4%) e poi da Eni, con un rendimento al 6,3% più alto rispetto a quello pagato quest’anno (6,1%).

    Sotto osservazione anche le utility, come Enel e A2a (il rendimento sul 2019 è stimato rispettivamente al 5% e al 4,9%).

    Mercato USA 10 anni di aumenti

    Quest’anno Wall Street ha festeggiato il decimo compleanno del trend rialzista, che ha preso il via dai minimi di marzo del 2009.

    Rispetto all'inizio del 2008, vale a dire prima della grande crisi, i titoli azionari americani hanno compensato tutte le perdite, dopo un calo di oltre il 50%, e da allora il loro valore è raddoppiato.

    Che cosa è il dividendo

    Per dividendo si intendono gli utili che una societa' decide di distribuire ai suoi azionisti,alla fine di ogni esercizio contabile, come remunerazione del capitale investito.

    La decisione spetta all'assemblea degli azionisti che puo' anche decidere di non distribuire il dividendo per poter reinvestire gli utili oppure per coprire perdite e debiti accumulati nelle gestioni precedenti. Per approfondire




    Definizioni ed Indicatori


  • 20/09/018 Dividendi 2019. CONSENSUS utili società FTSE Mib
    20/09/018 Dividendi 2019. CONSENSUS utili società FTSE Mib...
  • 08/01/2019 Dividendi più remunerativi nel 2019
    La media del FTSE Mib attesa quest’anno si dovrebbe aggirare attorno al 3,8%...
  • Dividendi Storici E
    Aggiornata la tabella dividendi storici dell' ENI e dell' Enel...
  • Dividendi Storici I
    Aggiornata la tabella dividendi storici dell' Italgas...
  • 09/04/2019 FTSE i dividendi più alti al 9 aprile
    FTSE i dividendi più alti al 9 aprile...

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