La Federal Reserve ha deciso di tagliare il tasso di sconto dal 3,50% al
3,25% e ha inoltre deciso l'aumento della durata massima dei prestiti al tasso
di sconto a 90 giorni, come pure ha concesso 30 miliardi di dollari di finanziamento alla Bear Stearns, l’ultima
banca Usa ad essere entrata nel vortice della crisi
Questo, anzichè tranquillizzare i mercati, hanno moltiplicato gli
allarmi moltiplicando l’allarme. Si scommette inoltre che a breve la Fed
potrebbe operare un taglio ben più sostanzioso ai cosiddetti tassi di
rifinanziamento (il credito alle banche appunto), portandoli dal 3% al 2
o addirittura all’1,75 ed anche questa decisione non è gradita.
Ed ora abbiamo un tasso di sconto del 3,25% negli Usa e del 4%
in Eurolandia, motivo per cui l’euro continua a rafforzarsi sul
dollaro e raggiunge la quota record di 1,6, il che avvantaggia gli
europei che vanno inegli USA ma penalizza le esportazioni europee negli
USA.
Secondo Greespan si tratta della peggiore crisi del dopoguerra.
Archivio Federal Reserve
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