Basta imballaggi inutili.
Quando facciamo la spesa possiamo già cambiare il destino del mondo.
Ad esempio mettendo come discriminante alla scelta dei prodotti quello della
loro impronta ecologica. Scegliamo merci che siano “leggere”, libere di
ridondanti e superflui imballaggi, contenute in contenitori riciclabili,
riutilizzabili, orientandoci verso prodotti sfusi che si possono poi
riacquistare con lo stesso contenitore precedente.
Nei supermercati sono oggi presenti settori dedicati ai prodotti ricaricabili
come detergenti e saponi. Ma anche nell'alimentare ci sono diverse opzioni che
consentono di acquistare solo la quantità necessaria, senza dover gettare via
poco dopo l'imballaggio, oggi utile solo al marketing ed alla pubblicità.
Scegliamo una merce che abbia un imballaggio riciclabile, con indicazioni
semplici e visibili su come gestire lo scarto, come il vetro o la plastica mono
materiale, rifiutiamo il poliaccoppiato come quello di alcune confezioni di
latte, di difficile e dispendioso riciclo.
Anche a casa ci sono diverse azioni che fanno la differenza.
Ridurre il residuo significa attenta divisione tra secco ed umido, un
modo semplice di trasformare i nostri scarti di cucina in fertile composte per i
nostri campi.
Bere acqua di rubinetto consente un calo drastico della produzione di
bottiglie di plastica.
L'acqua usata per la cottura della pasta è ottima per lavare i piatti: tenetela
da parte con sopra un coperchio e rimarrà bollente.
In bagno solo detergenti, shampoo, saponi ricaricabili con flaconi o
sacchetti scorta.
ridurre al contempo la portata della vaschetta del water
Usare la prima acqua fredda della doccia (lavarsi nella vasca ovviamente
consuma troppa acqua) per innaffiare le piante.
Ridurre vuol dire anche sostituire le lampade di casa con proiettori a led,
scegliere le scale invece che l'ascensore (è come andare in palestra, ma a costo
zero).
Ridurre significa proteggere le pareti di casa dal sole con veneziane e
tendaggi per evitare un uso eccessivo di aria condizionata, sostituire le
finestre poco efficienti con infissi a doppia, tripla camera, tenere i
termosifoni al minimo, chiudendo quelli non necessari.
Ridurre significa anche differenziare con cura i materiali, sciacquare i
contenitori prima di riporli nei contenitori/sacchi, schiacciare per il ungo le
bottiglie, raccogliere a parte i tappi di plastica e di sughero, i vestiti
dimessi, le calzature.
Portare il vetro nelle campane stradali, l'olio esausto (fritture, sottoli)
nei centri di raccolta, mobili e oggetti di arredo alle associazioni di
volontariato. Anche gli ombrelli rotti possono essere riciclati in
bellissime borse.
Non gettare nulla per le strade e i campi.
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