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03/03/2014 La digestione anaerobica - Che cosa è la digestione anaerobica

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La digestione anaerobica consiste in una degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi in condizioni di anaerobiosi, cioè di un processo alternativo al compostaggio, che è aerobico.
In relazione al tipo di batteri utilizzati, esistono due differenti intervalli di temperatura in cui viene condotta la digestione anaerobica:

con batteri mesofili si lavora a temperature comprese tra 20-45 °C, con un intervallo ottimale di 37°-41°C;
con batteri termofili le condizioni di esercizio ottimali implicano un intervallo di temperatura compreso tra i 50°-52 °C

Il tempo di residenza in un digestore dipende dalla quantità di materiale da trattare, del tipo di materiale e dalla temperatura di esercizio, dal pH. ed è compresa fra i 15 e i 30 giorni per i batteri mesofoli. Con batteri termofili le temperature più elevate permettono di velocizzare la digestione, richiedendo solamente due settimane per giungere a completamento ma il costo è maggiore, richiede più energia ed è più critica dell'analogo processo mesofilo. Particolare importanza deve essere data all' uso dei molte tipi di batteri occorrenti in natura, ognuna delle quali ha un ruolo differente in una differente fase del processo di digestione, in condizioni operative adatte ad assicurare la crescita batterica e l'effettivo verificarsi del biochimismo necessario per il buon fine della digestione stessa





La digestione anaerobica è suddivisibile in quattro stadi:

Idrolisi, scissione in monosaccaridi, amminoacidi e acidi grassi.
Acidogenesi, scissione in molecole ancora più semplici come gli acidi grassi volatili
Acetogenesi, dove le molecole semplici sono trasformate in biossido di carbonio, idrogeno e principalmente acido acetico.
Metanogenesi, con produzione di metano, biossido di carbonio e acqua.

La digestione anaerobica può essere effettuata sia a umido che a secco.







I principali sottoprodotti della digestione anaerobica sono essenzialmente tre:

1) il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica e idrogeno, utilizzato per bruciare e produrre calore ed elettricità;
2) il digestato acidogenico, un materiale organico stabile composto prevalentemente da lignina e cellulosa, da minerali e da cellule batteriche morte, eventuamente alcune materie plastiche; esso rassomiglia al compost domestico;
3) Il digestato metanogenico è il terzo sottoprodotto della digestione anaerobica e può rappresentare un fertilizzante eccellente e ricco di nutrienti. Anche la frazione umida dei rifiuti solidi urbani con la digestione anaerobica viene valorizzata e può essere trattatainsieme ai reflui zootecnici

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