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03/03/2014 Descrizione del processo di compostaggio Aerobico
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Il compostaggio è un processo di maturazione biologica controllata, in ambiente aerobico, cioè in presenza di ossigeno, della sostanza organica dei residui animali e vegetali, ottenendosi molecole più semplice, più stabili, igienizzati, ricchi di composti umidi, adatti alla concimazione delle colture agrarie e al ripristino della sostanza organica dei suoli. I microrganismi operanti in ambiente aerobico sono batteri, funghi, attinomiceti, alghe e protozoi, presenti già nelle biomasse organiche.
I materiali compostabili devono essere facilmente degradabili dai microrganismi per garantire un sufficiente nutrimento di questi ed un corretto processo.
Tali materiali sono tutti gli scarti vegetali, sostanze organiche biodegradabili, fanghi di depurazione urbani e agro-alimentari, deiezioni zootecniche.
I microrganismi coinvolti nel processo di compostaggio sono molti e si alternano sinergicamente nelle varie fasi; un utile esempio è quello dei microrganismi secernenti amminoacidi e vitamine, essenziali per la vita di altri ceppi microbici.
I diversi microrganismi operano a regimi termici definiti e la loro attività è influenzata dalle temperature di processo, tanto da poterli distinguere in tre classi: psicrofili, mesofili, termofili.
Il compostaggio consiste in una fase di igienizzazione limitata nel tempo e deve garantire una temperatura superiore ai 55°C per almeno 120 ore continuative, un processo di biossidazione ed infine la maturazione
Il
compostaggio dei rifiuti organici (detti anche umido) è il miglior modo
per smaltire in maniera sostenibile (economico, basso consumo
energetico, minor impatto ambientale) questa categoria di rifiuti
trasformandolo in “compost” (sostanza organica simile all’humus del
terreno).
Il compostaggio dell’umido può essere effettuato in impianti
appositi dove si può ottenere un compost di qualità se l’umido è
pregiato, cioè non contaminato da sostanze non degradabili, che può
essere utilizzato in agricoltura, dove consente di ridurre l’uso di
altri concimi.
Tenendo presente che l’umido costituisce il 30% del
totale dei rifiuti è evidente l‘apporto che il compostaggio può dare ad
una soluzione sostenibile del ciclo dei rifiuti.
Ma il compostaggio
può essere effettuato, con buoni risultati, anche a livello domestico:
giardino, condominio, terrazza.
Questa forma di compostaggio si rivela
molto utile per l’apporto che può dare alla diminuzione del rifiuto
umido negli impianti di compostaggio o ancora più utile se l’umido viene
trasferito in discarica (pratica da evitare assolutamente per la
formazione di percolato e biogas) o addirittura, previo trattamento
negli inceneritori.
Le esperienze di diffusione del compostaggio
domestico, di tutti i tipi indicati, sono ormai innumerevoli con ottimi
risultati. Molte le amministrazioni che hanno implementato questa
pratica senza sostenere costi eccessivi (la fornitura gratuita della
compostiera viene compensata dalla minore quantità di rifiuto organico
da smaltire) che si propongono di allargarla per gli evidenti vantaggi
che ne derivano.
Per avviare il percorso del compostaggio domestico,
proponiamo di limitarlo in una prima fase al compostaggio da giardino,
cioè diretto a quelle utenze casalinghe, della ristorazione o del
commercio che possono utilizzare uno spazio aperto dove collocare la
compostiera.
L’Amministrazione può partire allora con un bando in
cui si chiede alla cittadinanza in possesso del requisito della
disponibilità dello spazio l’adesione al progetto.
Il bando potrebbe prevedere la consegna gratuita di una compostiera da giardino con relativi
attrezzi accessori e di un bidoncino per raccogliere l’umido.
Il bando potrebbe prevedere un incentivo con la riduzione della tassa rifiuti di una certa %
(fortemente consigliato).
L’Amministrazione dovrebbe prevedere l’organizzazione di incontri di
formazione finalizzati all’acquisizione delle conoscenze generali e
delle tecniche per effettuare un buon compostaggio e dell’uso della
compostiera.
Infine dovrebbero essere previste forme di controllo degli
utenti aderenti al progetto ai fini dell’applicazione dell’incentivo e
del rispetto dell’impegno assunto con l’adesione al bando.
Questo il
suggerimento per l’avvio del progetto.
Solo un primo passo che può
successivamente essere esteso al compostaggio da balcone o da terrazza,
più complesso, sia per il numero di potenziali aderenti che per la più
impegnativa gestione della compostiera, ma da prevedere per l’apporto
certamente superiore che può dare in termini di utenza coinvolta.
Da
valutare anche l’introduzione del compostaggio condominiale, laddove il
condominio disponga di una spazio adeguato.
Esempi di questa forma di
compostaggio sono state realizzate in molte città europee (Zurigo) con
ottimi risultati.
Le soluzioni anche diverse da quelle
indicate non mancano e la letteratura in questo campo è vastissima. I
risultati dipendono fortemente nella volontà delle amministrazioni e
delle loro capacità di coinvolgimento partecipativo della cittadinanza.
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