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10/09/2013 Come si trattano i rifiuti: discariche, raccolta differenziata, inceneritori, cracking, sistema Thor
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La produzione dei rifiuti è aumentata negli ultimi anni in modo incredibile e una buona parte
di essi va ancora alle discariche o agli inceneritore e solo una parte di essi viene utilizzata per la raccolta
differenziata.
La discarica controllata è una grande area in cui i rifiuti vengono raccolti in grandi buche (o ammassati
provvisoriamente a formare delle collinette). In tal modo si inquina, si distruggono delle aree che
potrebbero ospitare parchi, giardini, ecc., ed in più si distruggono delle risorse (metalli, plastica, vetro,
carta, humus, ecc.).
Qual è l’alternativa?
Non certo gli inceneritori, fonte di inquinamento e di politiche clientelari, frutto dell’antica collusione fra
politici corrotti e affaristi senza scrupoli ma la raccolta differenziata, soprattutto se fatta porta a porta e
con coscienza: questa raccolta potrebbe permettere di recuperare una parte delle risorse che giornalmente si butta nei
rifiuti, riducendo il consumo di risorse e gli effetti sull' inquinamento.
Gli inceneritori sono detti anche termovalorizzatori in quanto gli impianti permettono di recuperare l' energia
dei rifiuti ma sarebbe più giusto definirli termoinquinatori in quanto i rifiuti vengono bruciati ad alta
temperatura ed i fumi prodotti, contenenti anche polveri sottili, sono diffusi nell' atmosfera e lentamente ricadono
al suolo.
E' poi di qualche anno fa la notizia che il CNR ha sviluppato il sistema Thor di riciclaggio indifferenziato,
un sistema che permette di recuperare e raffinare i rifiuti solidi urbani senza passare per i cassonetti differenziati.
Costa un quinto della spesa per lo smaltimento di un inceneritore e restituisce materiali utili e combustibile dal potere
calorico elevato.
Esistono anche impianti di cracking (riscaldamento ad alta temperatura senza fiamma) in cui i vari rifiuti
sono scissi in prodotti più piccoli che possono essere riutilizzati.
Secondo i sostenitori dello sviluppo sostenibile, la soluzione sarebbe una sola: la raccolta differenziata spinta per
arrivare ai RIFIUTI ZERO. Dovremmo abituarci tutti a parlare di rifiuti zero che vorrebbe dire riciclo completo di ogni materiale, una delle tappe fondamentali per raggiungere lo sviluppo sostenibile, quello che permetterebbe la continuazione della vita sulla terra. Il padre dei rifiuti zero è Paul Connet ed il primo paese che ha adottato questa strategia è Capannori. Anche a Vedelago, con un trattamento meccanico-manuale, si raggiunge quasi il 100%
Dieci passi verso il divieto nel 2020 imposto dalla UE di bruciare rifiuti recuperabili
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