I rifiuti sono in genere suddivisi in casa e poi raccolti porta a porta oppure portati nei centri di raccolti negli appositi contenitori. Ogni città utilizza un proprio metodo ma sicuramente i migliori risultati si hanno dalla raccolta porta a porta.
L’ obbligo di differenziare i rifiuti solidi urbani per tipologia di materiale da parte dei Comuni viene sancito dal Decreto Legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997 cosiddetto “Ronchi” (dal nome dell’allora Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi) che introduce nell’ordinamento legislativo italiano la normativa europea sui rifiuti (direttiva quadro 91/156/CEE) basata sui seguenti principi fondamentali :
- lo smaltimento dei rifiuti deve avvenire il più possibile vicino al luogo di produzione del rifiuto stesso
- ogni territorio deve pertanto disporre di una capacità di smaltimento adeguata alla propria potenzialità di produrre rifiuti
- i rifiuti devono essere smaltiti senza produrre danni alla salute dell’uomo e all’ambiente
- bisogna ridurre le quantità di rifiuti conferiti in discarica e potenziare il recupero dei rifiuti come materia secondaria e come energia
- poiché il costo dello smaltimento deve essere sostenuto non solo dall’ente locale territoriale ma anche dal produttore stesso del rifiuto si introduce un nuovo sistema tariffario al posto della vecchia tassa sulla superficie dell’immobile.
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