14 punti su 31 sono risultati oltre i limiti di legge
Legambiente: “Anche in Campania i dati non sono dei migliori, nonostante più
della metà dei punti campionati non siano oltre i limiti di legge. Bisogna
monitorare e tutelare lo stato di salute delle nostre coste!”
Qui la
mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati
delle analisi.
Sono 31
i punti di prelievo che
le volontarie ed i volontari di goletta verde hanno monitorato sulla costa
campana anche quest’anno, nella consueta attività di citizen science che
l’associazione porta avanti da più di 30 anni. 14
sono i punti che oltrepassano il limite di legge e 17 quelli che sono invece
entro tale limite.
Questa la fotografia scattata dai volontari e dalle volontarie di Goletta
Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed
all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, che
hanno campionato Campania tra il 19 e il 30 giugno 2022.
Stamani a Napoli, nel corso della conferenza stampa, ne hanno parlato Katiuscia
Eroe,
Portavoce Goletta Verde; Francesca
Ferro,
Direttrice Legambiente Campania; Francesco
Esposito,
Ufficio Scientifico Legambiente Campania; Paolo
Mancuso assessore
all’ambiente comune di Napoli; Stefano
Sorvino,
Direttore Arpa Campania; Alfredo
Vaglieco,
Presidente Lega Navale di Napoli.
Quest’anno la Goletta Verde torna a solcare i mari per affrontare i temi
dell’eolico offshore, della lotta alla crisi climatica e alle fonti fossili; per
promuovere le aree marine protette e la tutela della biodiversità, e per accendere
i riflettori sulla cattiva o assente depurazione dei reflui. Partner
principali della campagna il CONOU,
Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali
Usati, ANEV,
Novamont e Renexia, partner AIPE media
partner La
Nuova Ecologia.
Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde
I campionamenti di Goletta Verde non si vogliono sostituire ai dati ufficiali ma
vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. Se, infatti, i
dati di Arpa sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di
costa a seguito di ripetute analisi nel periodo estivo, le analisi di Goletta
Verde hanno invece un altro obiettivo che è quello di andare ad individuare le
criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come
foci, canali e corsi d’acqua, il principale veicolo con cui l’inquinamento,
generato da un’insufficiente depurazione, arriva in mare.
Le analisi, eseguite da laboratori individuati sul territorio, mostrano dunque
delle criticità in questo inizio di stagione presso alcune delle foci
campionate; criticità dovute alla presenza di batteri di origine fecale (enterococchi
intestinali ed escherichia
coli),
considerati un marker specifico di inquinamento dovuto a scarsa o assente
depurazione.
Scattando una fotografia nel momento in cui le volontarie e i volontari sono
passati a prelevare il campione d’acqua, nelle giornate tre il 19 e il 30
giugno, da portare a laboratori del territorio per le analisi microbiologiche
dei due target batterici per la depurazione (Escherichia coli ed Enterococchi
intestinali), sono stati campionati: 5
punti nella provincia di Caserta, 8 punti nella provincia di Napoli, 14 punti
nella provincia di Salerno e 4 punti nell’isola di Ischia.
Il 51%
dei punti è
stato prelevato presso punti critici (foci e canali) e l’altro 49% in mare,
determinando questi risultati delle analisi microbiologiche:
-
dei 16 punti prelevati in prossimità di foci e canali che potenzialmente
apportano inquinamento per una scarsa o inefficiente depurazione, risultano
oltre i limiti di legge ben 10 punti fortemente inquinati, 2 punti inquinati e
4 punti entro i limiti di legge.
-
dei 15 punti, invece, che sono stati prelevati in mare in prossimità di
criticità conosciute e costantemente monitorate dall’azione di goletta verde,
2 punti sono risultati inquinati e i restanti 13 entro i limiti di legge.
Scendendo nel dettaglio dei punti oltre i limiti di legge, possiamo dire che
abbiamo riscontrato:
2 punti fortemente inquinati nella provincia di Caserta, che fanno riferimento
alla foce del fiume Savone a Mondragone e del Regi Lagni a Castelvolturno; 2
punti fortemente inquinati nella provincia di Napoli, la foce del canale di
Licola, la foce del fiume Sarno, mentre risultano 2 punti inquinati, il mare
presso la foce del rivolo Neffola a Minori e la spiaggia fronte il rivo S. Marco
a Castellammare di Stabia; nella provincia di Salerno abbiamo, invece, 6 punti
fortemente inquinati: la foce del Regina Minor a Minori, la foce del fiume Irno
sul lungomare di Salerno, la foce del fiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano
Faiano, la foce del torrente Asa a Pontecagnano/Faiano, la foce di un canale di
scarico a Eboli e la foce presso il rio presso via Poseidonia 441, mentre 2
punti inquinati la foce del Tusciano a Pontecagnano/Battipaglia e la foce del
fiume Solofrone a Capaccio/Agropoli.
Il 64% dei punti oltre il limite di legge (9 su 14) ricadono in prossimità di
foci che non vengono campionate dalle autorità competenti perché non ritenute
balneabili,
ma presso le quali si trovano spesso spiagge libere frequentate dai bagnanti
ignari del potenziale pericolo.
Ancora troppo poca e scarsa l’informazione ai cittadini nei comuni campani
monitorati da Goletta Verde: solo in 4 dei 31 punti di prelievo eseguiti sono
stati avvistati i cartelli che definiscono la qualità delle acque di
balneazione.
“Anche quest’ anno registriamo una fotografia delle coste campane tra luci ed
ombre, con delle situazioni in alcuni punti della nostra costa che rendono bene
la gravità della situazione della depurazione in Campania.
Per
i casi più gravi, quei “malati cronici” che denunciamo da anni, proseguiremo con
le nostre azioni di denuncia, chiedendo l’applicazione della legge sugli
Ecoreati, per risolvere le criticità che ancora minacciano la qualità e la
salute dei nostri mari.
L’auspicio
è di superare la situazione di criticità cronica del ciclo delle acque
attraverso l’utilizzo sapiente e oculato dei fondi del Pnrr stanziati per la
depurazione e per il sistema fognario che consentirebbe di avere finalmente un
ciclo integrato delle acque moderno, efficiente e sostenibile” – afferma
il direttore di Legambiente Campania Francesca Ferro.
“Anche in Campania il lavoro svolto dai volontari di Goletta Verde risulta di
fondamentale non solo per continuare a denunciare quanto accade in termini di
mala depurazione e scarichi illegali ma anche per continuare a stimolare le
autorità competenti ad indagare e ad andare fino in fondo per trovare
responsabilità e cause – afferma
Katiuscia Eroe, portavoce Goletta Verde –
Sebbene il lavoro di Legambiente con la sua campagna storica non vuole
sostituirsi a quello delle autorità competenti in tema di balneazione è evidente
che è ancora volta necessario denunciare situazioni croniche, come quelle
campane, che meritano per ragioni ambientali e di qualità di vita una
risoluzione.
Il CONOU, Consorzio
Nazionale Oli Usati,
rinnova ancora la sua storica partnership per la campagna estiva di Legambiente.
Da 39 anni il Consorzio è protagonista dell’economia circolare italiana
assicurando la raccolta e l’avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati
in tutto il Paese.
Grazie alla filiera del Consorzio questo rifiuto si trasforma in una preziosa
risorsa tornando a nuova vita: oltre il 98% dell’olio raccolto viene
classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi
lubrificanti.
Lo scorso anno il Consorzio ha recuperato in Campania 10.157 tonnellate di olio
usato.
“Il CONOU, in quasi 40 anni di attività, ha raccolto oltre 6,5 milioni di
tonnellate di olio lubrificante che se fossero state disperse in acqua avrebbero
inquinato una superfice pari a due volte il Mar Mediterraneo.
Partendo da questa conoscenza, il CONOU si è sempre impegnato a raccogliere
l’olio usato fino all’ultima goccia, perché rispettare l’ambiente significa
prima di tutto rispettare noi stessi. Questo è il motivo fondamentale che ci
accomuna a Legambiente, traguardiamo gli stessi obiettivi di Economia Circolare,
Salvaguardia Ambientale, Rispetto Sociale” ha
affermato Marco
Paolilli, Responsabile
CONOU Coordinamento Area Centro Sud.
“In
particolare l’olio usato va raccolto e rigenerato: per esempio anche andando nei
porti turistici offrendo ai diportisti la possibilità di consegnare l’olio del
loro motore in modo agevole.
L’olio minerale è un inquinante pericolosissimo
anche per l’uomo: nei mari e nelle spiagge può distruggere la vita della flora e
della fauna e, pertanto, non va assolutamente disperso.
L’olio
usato va raccolto in modo proprio perché poi possa essere poi rigenerato e
restituito a nuova vita risparmiando le equivalenti importazioni e lavorazioni
di petrolio e tutte le emissioni nocive o climalteranti che da ciò
conseguirebbero.
Una doppia missione, quindi, pienamente realizzata dal CONOU che fa da esempio
all’Europa e a tutte le economie circolari nascenti di altri rifiuti che
speriamo si realizzino o continuino a crescere, sempre più recuperando nuove
risorse anziché inquinare mari e spiagge.”
Il monitoraggio scientifico
I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie
di Legambiente.
L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e
del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio.
I
campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e
conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso
giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo.
I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia
coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai
Km di costa di ogni regione.
LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di
balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo
2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO =
Enterococchi intestinali >200 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli >500 UFC/100ml.
FORTEMENTE INQUINATO =
Enterococchi intestinali >400 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli >1000 UFC/100ml.
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