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12/08/2017 Goletta Verde: in Campania cariche batteriche elevate, in provincia di Napoli cinque siti fortemente inquinati su sedici monitorati

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Goletta Verde e Goletta dei Laghi sono in viaggio per analizzare la qualità del mare e dei laghi, a caccia di inquinamento, punti critici e scarichi fognari non depurati che mettono a repentaglio la salute dei bagnati e quella dell'intero ecosistema. I risultati delle analisi vengono aggiornati in tempo reale, non appena disponibili. Anche tu puoi dare una mano a segnalare e denunciare situazioni critiche. Se avvisti tubature che scaricano in mare e sostanze sospette in mare o nei laghi lancia un SOS Goletta, compilando il form online. Puoi fare una segnalazione, inviando un MMS al 3460074114 o scrivendo a sosgoletta@legambiente.it, allegando una breve descrizione della situazione, l'indirizzo e le indicazioni utili per identificare il punto, le foto dello scarico o dell'area inquinata e un recapito telefonico.

Maglia nera per le foci di Irno, Savone, Sarno e canale di Licola, “fortemente inquinati” per l’ottavo anno consecutivo.





Sul litorale della Campania sono stati monitorati 30 punti, di cui 16 presentavano cariche batteriche elevate, anche se si tratta soprattutto di canali, foci di fiumi e torrenti che si versano.







Ecco in dettaglio i risultati del  monitoraggio eseguito da Goletta Verde tra il 26 e il 30 giugno 2017 in Campania:

-1) In provincia di Caserta, risultati fortemente inquinati tre punti su tre: alla foce Fiumarella, presso il lungomare Vespucci e alla foce del torrente Savone, entrambi nel comune di Mondragone; e alla foce dei Regi Lagni a Castelvolturno.

2) In provincia di Napoli sono stati monitorati 16 punti in totale, di questi 5 sono stati giudicati fortemente inquinati (Mappatella beach sul lungomare Caracciolo,  foce dell’alveo Volla a San Giovanni a Teduccio,  foce del canale di Licola a Pozzuoli e alla foce del fiume Sarno tra Torre Annunziata e Castellamare di Stabia).

3) In provincia di Salerno sono stati monitorati 11 punti due dei quali risultano inquinati e sette fortemente inquinati (alla foce del fiume Irno a Salerno; alla foce del Tusciano a Battipaglia; allo sbocco del canale di scarico presso Marina di Eboli; alla foce del rio nei pressi di via Posidonia a Laura di Capaccio; alla foce del fiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano; alla foce del torrente Asa a Pontecagnano Faiano; alla foce del fiume Bussento a Policastro Bussentino).  Giudicati inquinati i campioni analizzati alla foce del fiume Solofrone tra Capaccio e Agropoli e alla foce Capo di Fiume in località Torre di Paestum – Licinella.

Anche i dati ARPAC relativi al  2016 evidenziano la criticità sulle acque in uscita dagli impianti di depurazione con un numero massimo per la provincia di Avellino ed un numero minimo per la provincia di Napoli.

Tragico è risultato anche il rischio in Campania di  inquinamento da marine litter che sta danneggiando  l’ambiente marino e la  biodiversità marina: su 30 punti monitorati, su 28 sono stati trovati rifiuti di ogni genere, soprattutto plastica, come aveva evidenziato SALVIAMO IL NOSTRO MARE nei mesi di giugno-luglio.

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