
Durante un'
operazione finalizzata al contrasto dell'eco-criminalità ed a tutela
e recupero dell'equilibrio ambientale del litorale del "Miglio d'Oro" vesuviano,
la Guardia Costiera, in stretto coordinamento investigativo
con le competenti Procure delle Repubbliche di Napoli e Torre Annunziata, gli
uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, con la collaborazione del
Comando di polizia Municipale e del Comando Compagnia Guardia di Finanza di
Torre del Greco hanno proceduto al sequestro di un insediamento produttivo
destinato a carrozzeria sito in prossimità dell'alveo cittadino in località
Santa Maria la Bruna del Comune di Torre del Greco di estensione pari ad oltre
700 mq, risultante privo di qualsiasi autorizzazione di
carattere ambientale.
Si tratta ancora di illecita immissione negli alvei di
Santa Maria La Bruna di reflui di varia natura. Si ricorda che la zona n 7 di
Santa Maria La Bruna è, secondo i dati Arpac, la peggiore zona per la
balneabilità a Torre del Greco, mentre la migliori zone sono la n1 Calastro e la
n 2 Torre di Bassano.
Questo il comunicato stampa
Nell'ambito di una mirata e complessa operazione finalizzata al contrasto
dell'eco-criminalità ed a tutela e recupero dell'equilibrio ambientale del
litorale del "Miglio d'Oro" vesuviano condotta in stretto coordinamento
investigativo con le competenti Procure delle Repubbliche di Napoli e Torre
Annunziata, gli uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, con la
collaborazione del Comando di polizia Municipale e del Comando Compagnia Guardia
di Finanza di Torre del Greco hanno proceduto al sequestro di un insediamento
produttivo destinato a carrozzeria sito in prossimità dell'alveo cittadino in
località Santa Maria la Bruna del Comune di Torre del Greco di estensione pari
ad oltre 700 mq, risultante privo di qualsiasi autorizzazione
di carattere ambientale.
I relativi titolari sono stati deferiti alla
competente Autorità Giudiziaria competente e sanzionati per:
- gestione illecita di rifiuti derivante dalla lavorazione di materiale
ferroso, in difformità a qualsivoglia prescrizione di natura ambientale;
- immissione nell'aria di sostanze pericolose ed immissione sul suolo e nel
suolo di residui di lavorazione altamente nocivi per l'ambiente e la salute
umana;
- smaltimento illecito dei rifiuti provenienti dall'attività di lavorazione
dei materiali ivi stoccati;
- immissione delle acque reflue industriali prodotte dal ciclo di
lavorazione direttamente nel sottosuolo;
- spandimento al suolo di sostanze chimiche altamente nocive e pericolose
per la salute umana e per le stesse matrici ambientali.
Sempre nel corso di tali accertamenti la task
force investigativa coordinata dalla Guardia Costiera, che ha visto anche la
partecipazione di un team specializzato dell'ARPA Campania affiancato da
personale dell'Ufficio Tecnico comunale in veste di ausiliari di polizia
giudiziaria, ha inoltre appurato, in aggiunta alle numerose violazioni
ambientali accertate, la realizzazione all'interno del medesimo sito varie opere
edilizie di diverse dimensioni privi di alcun titolo abilitativo di carattere
urbanistico/edilizio ed in assenza delle prescritte autorizzazioni
ambientali/paesaggistiche.
Nell'ambito della stessa operazione gli uomini
della Guardia di Finanza hanno rilevato la presenza di alcuni operai privi di
alcun tipo di regolarizzazione lavorativa procedendo per tale alle prescritte
contestazioni del caso a carico sempre del titolare dell'azienda.
L'odierna operazione si inserisce in una più
ampia attività di monitoraggio del territorio di Torre del Greco già da tempo
avviata dalla Guardia Costiera corallina con la collaborazione dell'ARPAC e
l'ausilio della componente specialistica operativa aerea di telerilevamento
ambientale lungo i maggiori alvei cittadini e l'intera rete infrastrutturale
depurativa comunale composta dagli impianti di Villa Inglese e San Giuseppe le
Paludi che ha consentito di accertare diversi situazioni di criticità legate
alla rilevata, illecita immissione negli alvei di reflui di varia natura.
Nel complesso, le attività investigative sinora
poste in essere lungo l'intera fascia costiera ricompresa tra i comuni di
Ercolano, Portici e Torre del Greco, alla rilevazione di oltre 170 scarichi
illeciti di natura civile ed industriale ed al sequestro di sei insediamenti
industriali e di vasta area stoccaggio e deposito di rifiuti industriali
occupante complessivamente oltre 13.000 metri quadrati di suolo.
L'azione accertativa posta in essere dalla Task
Force ambientale coordinata dalla Guardia Costiera, proseguirà con analoga
incessante intensità al fine di garantire il ripristino del delicato equilibrio
ecosistemico/ambientale di territori assoggettati ad uno dei maggiori carichi
antropici d'Europa e di per sé caratterizzati da gravi criticità sistemiche.
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