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04/04/2022 Dieci passi verso i rifiuti zero e consigli sulla raccolta differenziata. Importanza della riduzione dei rifiuti


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20/01/2017 Dieci passi verso Rifiuti Zero anche a Torre del Greco

COME DOVREBBE ESSERE  FATTA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Esiste un solo tipo di raccolta differenziata dei rifiuti, quello previsto dal modello “rifiuti zero” che può essere davvero perseguito con opportune scelte politiche e con le facilitazioni per il recupero di materia, per arrivare a differenziare e recuperare TUTTO, azzerando finalmente il ricorso alla discarica. Per conoscere il percorso, basta guardare la tabella riportata, RIFIUTI ZERO in 10 mosse che prevede all' inizio la raccolta "porta a porta" che potrà poi essere sospesa dopo 10/20 anni quando tutti si saranno abituati  a differenziare e si potranno rimettere i cassonetti mentre le isole ecologiche  devono essere completamente chiuse come quelle previste dal piano di Raccolta differenziata Porta a Porta approvato in giunta comunale il 17 dicembre del 2012.


  • 08/09/2013 Consigli sulla raccolta differenziata a Torre del Greco a TDG


  • Anche a Torre del Greco è stato portato avanti un discorso serio sulla regola delle 6R dagli attivisti indipendenti e dall' Osservatorio Rifiuti Zero che in affetti era già stato costituito nel 2011. Ed arrivano le prime cinque proposte sull' osservatorio, sulla riduzione dei rifiuti, sul compostaggio, sui centri di riparazione e riuso, sugli ingombranti e rifiuti speciali, per capire come gestire i rifiuti, prevenirli e farli diventare una risorsa. I dieci passi verso Rifiuti Zero prevedono una Raccolta differenziata porta a porta, con tariffazione puntuale e premialità, con informazione nelle piazze e nelle scuole, con applicazione dei dieci punti Rifiuti Zero che sono descritti qui di seguito con allegati i link delle proposte avanzare dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del Greco.





    1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata in quanto la gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale. E naturalmente è necessaria tanta informazione nelle piazze e nelle scuole.

    2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, adattata ai vari quartieri. Questo è l' unico metodo efficace per raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro o cinque contenitori in funzione della ditta di riciclo per carta-plastica+metallo, vetro, organico, residuo secco, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. Oltre alle frazioni singole come il vetro, l' organico, il secco può essere prevista una frazione multimediale come a Torre del Greco (plastica+metallo+polistirolo, carta+tetrapack), a Paestum (carte+plastica.+metallo+tetrapack+polistirolo), in alcuni Autogrill), ecc.







    3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori. Dove possibile, è necessario realizzare il compostaggio domestico, condominiale o di quartiere, più facilmente controllabile. Leggi la proposta di compostaggio avanzata dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del Greco
  • Tutto sul Compostaggio
  • Info rifiuti zero

    4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

    5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili. La riduzione dei rifiuti è alla base della raccolta differenziata. Leggi qui le proposte avanzate dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del Greco
  • La riduzione dei rifiuti

    6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia. Leggi le proposte avanzate dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del greco
  • Centro di riparazione e riuso
  • Raccolta degli ingombranti e dei rifiuti speciali

    7. tariffazione puntuale e premialità: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli. La premialità serve ad indurre i cittadini a differenziare meglio ed a convincerli che si tratta di risorse e non di rifiuti.

    8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

    9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

    10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta. Dal 2007, anche in Italia a Capannori (LU), a La Spezia e in altri comuni, viene applicata la strategia “Rifiuti Zero” .

    Il primo comune italiano ad aderire alla strategia Rifiuti Zero è stato Capannori, (LU, in Toscana) il 14 giugno 2007.

    Ad oggi sono più di 200 i comuni italiani aderenti alla strategia Rifiuti Zero, per un bacino complessivo di oltre 5 milioni di abitanti.

    La strategia Rifiuti Zero non solo è un metodo che mira a raggiungere il riciclaggio del cento per cento dei rifiuti, ritirando dal commercio i prodotti che non sono riciclabili, ma funziona in ogni agglomerato urbano. Paul Connect nelle sue conferenze ci illustra un cammino sostenibile e facilmente applicabile per cambiare il nostro stile di vita a favore dell’ambiente e della sostenibilità.

    (08/09/2013 aggionato) Consigli sulla raccolta differenziata a Torre del Greco (aggiornata al 2020)

    Ne sono tanti ma alla base vi è sempre la regola delle 6R (Ridurre ogni tipo di rifiuto, Riparare, Riusare e solo alla fine Riciclare allo scopo di Risparmiare Risorse ed Energia). La parola più importante che dobbiamo ricordare tutti è RIDURRE ogni tipo di rifiuto, anche semplicemente rifiutandoci di acquistare prodotti con troppi imballaggi o chiedendo di evitarne la vendita. Poi dobbiamo imparare ad utilizzare le parole RIPARARE e RIUSARE e, solo alla fine la parola RICICLARE per riciclare il rifiuto ma consumando energia.





    RIFIUTI: parola d' ordine: RIDURRE!!!

    Il problema dello smaltimento dei rifiuti sta diventando una priorità nell'agenda degli amministratori a livello globale: discariche, inceneritori e abbandono indiscriminato sul territorio di ogni tipo di rifiuto sono diventati vere e proprie emergenze sociali oltre che ambientali.

    Un problema davvero grave che non può lasciare indifferenti e di fronte al quale sembra esserci una via d'uscita obbligata: cercare di produrre meno rifiuti e quindi meno inquinamento possibile da rifiuti. E' importante che questo semplice messaggio entri a far parte delle nostre azioni quotidiane, a tutti i livelli.

    Possiamo fare molto per iniziare ad invertire la rotta, una rotta a dire il vero piuttosto preoccupante se si pensa che le previsioni indicano un aumento considerevole (e non una diminuzione) della produzione di rifiuti sia in area UE che a livello globale almeno per i prossimi 12 anni.

    Ogni anno vengono prodotti circa mezzo quintale di rifiuti urbani pro capite. La raccolta e smaltimento di essi ha un costo di circa 110 euro, costo sostenuto da tutti i cittadini e tale costo rischia di aumentare anno dopo anno.

    La raccolta differenziata è solo una parte della risposta a questo trend. Il vero risparmio è la riduzione alla fonte del rifiuto. Ma anche i prodotti da inviare alla raccolta differenziata devono essere ridotti utilizzando le altre due R: Riusa e Ripara, le due voci che completano la famosa regola delle 4R.







    Ridurre i rifiuti, una sfida possibile: ecco come

    1) Fai finta che i sacchetti di plastica non esistano: usa borse di cotone per la spesa oppure sacchetti biodegradabili. I sacchetti di plastica saranno presto vietati per legge!

    2) Compera Frutta, verdura o altri cibi calcolando i tuoi bisogni reali. Ripensa a tutte le volte che ti è capitato di buttare via cibo perché andato a male e cerca di capirne il motivo: fare la spesa utilizzando una lista ti aiuterà a fare meno errori.

    3) Utilizza pannolini riciclabili, si risparmiano soldi (costano di più ma ne servono molti di meno) e soprattutto evitano 1 tonnellata (!) di rifiuto in 3 anni. I pannolini usa e getta permangono in discarica per 500 anni!

    4) Bevi acqua del rubinetto (buona, pulita, controlla ta e poco costosa), fa risparmiare la plastica di 12 kg a testa all'anno. Senza pensare all’inquinamento causato dal trasporto dell’acqua su e giù per l’Italia. Se ti piace l’acqua frizzante, ci sono ottimi “gasatori” in commercio a pochi euro che oltre a rendere l’acqua del rubinetto effervescente, fanno svaporare il cloro e quindi migliorano il sapore.

    5) Se proprio non ne puoi fare a meno di comprare l’acqua minerale: cerca di acquistare bottiglie con il “vuoto a rendere” un sistema che permette di riutilizzare l’imballaggio attraverso una cauzione che viene pagata anticipata mente dal consumatore;

    6) Leggi le etichette per il corretto dosaggio dei prodotti – ad esempio detersivi, shampoo, dentifrici, cosmetici ecc... allungherai la vita dei tuoi acquisti.

    7) Controlla le date di scadenza: non rischierai di scartare cibi, pile, cartucce per stampanti ecc...

    8) Privilegia i locali che non utilizzano piatti, bicchieri, posate, tovaglie usa e getta. E non pensare che il conto sia più leggero. Nel conto spesso troveresti un costo in più per tali consumi.

    9) Ci sono cose di “seconda mano” che funzionano ben issimo e non hanno bisogno di essere nuove (ad esempio un libro scolastico). Pensa quindi, prima di acquistare un ben e se puoi prenderlo usato. Anche il portafoglio ne riceverà beneficio.

    10) Leggi il giornale via internet. Costa di meno e puoi risparmiare 70 kg di carta ogni anno.

    11) Pensa sempre che ogni oggetto che usi diventerà un rifiuto: fallo durare il più a lungo possibile

    12) Usa pile ricaricabili: si possono ricaricare fino a 500 volte. Puoi risparmiare fino a 100 € l’anno.

    13) Prima di gettare vestiti, libri, mobili, elettrodomestici, biciclette ecc... pensa che possono servire a qualc un altro! Ogni giorno in discarica arrivano innumerevoli beni ancora utilizzabili!

    14) Quando li trovi rifornisciti di prodotti alla spina (detersivi alla spina, latte alla spina). Oltre a farci risparmiare nello smaltimento, risparmi tu pagando solo il prodotto e non la confezione e gli imballi che lo contengono.

    15) Privilegia i prodotti con singolo imballo o con imballo ridotto (tubetti di dentifricio senza scatola, confezione delle uova senza doppio involucro, ecc...), in questo modo mandi un importante messaggio ai produttori. Ricorda che quello che ti serve è solo il contenuto , il resto diventa rifiuto (ben pagato con il prezzo d’acquisto) non appena varchi la soglia di casa!

    16) Quando non ne hai stretto bisogno, non fare incartare i prodotti che acquisti (medicine in farmacia, piccoli oggetti, ecc..)

    17) Sulla cassetta delle lettere, attacca una targhetta ben visibile con su scritto: "NO PUBBLICITA". Sempre che la pubblicità non sia tra le tue letture preferite!

    18) Bibite e acqua minerale: cerca di acquistare bottiglie con il “vuoto a rendere” un sistema che permette di riutilizzare l’imballaggio attraverso una cauzione che viene pagata anticipatamente dal consumatore;

    19) Se hai un giardino od anche un orto, procurati una compostiera: è gratis! Avrai concime gratuito di ottima qualità (cosa c’è di meglio dei tuoi scarti della cucina).

    20) Preferisci sempre il vetro alla plastica per gli imballi. Il vetro si ricicla al 100% mentre le plastiche sono spesso non riciclabili.

    21) Non utilizzare posate di plastica. Non sono riciclabili e sono scomodi. Lavare le stoviglie costa molto di meno che andarle a comprare ogni volta.

    22) Evita di comprare, formaggi, carne, pesce, affettati ed altro in vaschetta di polistirolo. Anche il polistirolo talvolta non è riciclabile. E poi meglio acquistare sfuso, il prodotto è più buono e la quantità più idonea alle tue necessità.

    23) Usa detersivi per panni per piatti, bagno schiuma , shampoo con dosatore. Quelli senza lasciano uscire sempre troppo prodotto rispetto all’effettiva necessità. Fatti furbo , il produttore calcola i tuoi sprechi e ci fa conto!

    24) Usa fazzoletti e tovaglioli di stoffa si può! In lavatrice occupano un posto minimo e non serve stirarli.

    25) Stampa dal tuo computer solo quando non ne puoi fare a meno. Gestire la carta è fastidioso e difficilmente si ritrova un documento quando serve!

    26) Maschietti: per la barba usare un rasoio elettrico al posto delle lamette usa e getta, fa risparmiare soldi (lamette, sapone da barba, acqua, ecc...) e tempo per la rasatura.

    27) Femminucce: per i peli superflui usare un depilatore elettrico al posto delle lame usa e getta fa risparmiare soldi e tempo per la depilazione

    La riduzione dei rifiuti a monte come proposta dall' Osservatorio Rifiuti Zero a Torre del Greco

  • Riduzione dei rifiuti a monte

    RIFIUTI ZERO AL 2020 TABELLA



    LAMPADE A NEON

    tubi catodici, lampade al neon e fluorescenti devono essere tenuti accuratamente separati dai rifiuti domestici e consegnati in appositi centri multi raccolta dai quali saranno smistati in impianti specializzati. Contengono sostanze chimiche e gas spesso tossici e devono essere trattati con particolari tecnologie per non inquinare.

    BATTERIE E PILE

    Riciclare batterie e pile nel modo giusto è importante perché le pile sono fra i rifiuti più velenosi: contengono metalli pesanti come il mercurio e il cadmio, che se dispersi nell'ambiente inquinano fortemente prima il terreno e poi le falde acquifere. Attraverso il riciclaggio si possono recuperare importanti componenti chimici, come argento e mercurio, utili per fabbricare altre pile. Inoltre non si inquina l'ambiente con veleni pericolosi sia per l'uomo che per la natura.

    INIZIO RACCOLTA TETRAPACK 2 GENNAIO 2011 - COME MIGLIORARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

    INIZIO RACCOLTA TETRAPACK 2 GENNAIO 2011 INIZIO RACCOLTA TETRAPACK 2 GENNAIO 2011 II

    NOTAIl tetrapack dal 5 maggio 2016 al 2019 è stato raccolto con la plastica, dal 2020 si raccoglie di nuovo con la carta.

    PIATTI E BICCHIERI CON LA PLASTICA

    Il 21 marzo 2012 è iniziato il riciclo di piatti e bicchieri usa e getta che venivano inseriti nel sacchetto dell'indifferenziata. Dal 1 maggio 2012 anche i piatti ed i bicchieri di plastica verranno considerati imballaggi a tutti gli effetti e, di conseguenza, potranno essere smaltiti assieme al resto della plastica, secondo un accordo stipulato tra l'ANCI ed il CoNaI, rispettivamente l'Associazione Nazionale Comuni Italiani e il Consorzio Nazionale Imballaggi. Questo non vale per le posate che vanno raccolte con il secco come i giocattoli.

    16/02/2014 Grucce per indumento

    Sono considerati imballaggi. Dall'inizio del 2014 c'è una novità che interessa tutti: le grucce per gli indumenti (vendute con gli stessi) diventano assimilabili agli imballaggi di plastica o di metallo, a seconda del materiale di cui sono formate. Lo ha annunciato il CONAI, Consorzio che si occupa del recupero degli imballaggi sul territorio nazionale.

    RAEE

    I R.A.E.E. sono rifiuti da apparecchiature elettroniche ed elettriche alimentate elettricamente o con le pile. Questa tipologia di rifiuti appartiene alla categoria dei rifiuti pericolosi, in quanto alcune loro componenti contengono sostanze tossiche, dannose per l’uomo e per l’ambiente. Dovrebbero essere consegnati direttamente all' isola ecologica di viale Europa. Il comitato Rifiuti Zero sta discutendo una raccolta particolare riguardante gli ingombranti ed i rifiuti speciali.

    Polistirolo

    A Torre del Greco anche il polistirolo usato per imballaggi di elettrodomestici ed altro, vaschette di polistirolo per alimenti, purchè pulito va raccolto con la plastica.

    Fondi di caffè

    E' partito il progetto di recupero dei fondi di caffè per i funghi e successiva utilizzazione dei fondi esausti per il compostaggio.

    PILE ESAUSTE

    Per le pile: PILE ESAURITE (al 31/10/2014): LE PILE ELETTRICHE ESAUSTE VANNO CONFERITE PRESSO IL CENTRO DI RACCOLTA COMUNALE SITO IN VIALE EUROPA, 7, O PRESSO I PUNTI DI SEGUITO ELENCATI:
    Marel di Mauro Sergio via G.Marconi ,5 tel.081 8811710
    Sede Comunale Palazzo La Salle
    Ufficio Anagrafe Viale Sardegna
    Scuola G. Mazza-Scuola E.De Nicola
    Expert Via Cavallo
    GBC Via Nazionale

    COME RICICLARE I CARTONI DELLE PIZZE

    Come riciclare i cartoni della pizza? Se sono puliti, si uniscono alla carta, se sono sporchi si separano le parti pulite che vanno con la carta mentre le parti con chiazze d’olio, macchie di sugo o mozzarella vanno sminuzzate e utilizzate per il proprio compost (per il compost comunale si potrebbe chiedere al comune). I tovaglioli, invece, vanno sempre differenziati con l' umido e mai nella carta perché fatti di una speciale cellulosa anti-spappolo che non permette il corretto smaltimento.

    Raccolta dei toner esausti

    E' partita la raccolta dei toner esausti. Non consegnarli ad un rivenditore qualsiasi perchè molti non li riciclano. Raccolta dei toner: sono state avviate le raccolte presso i grandi utilizzatori: centri comunali, scuole elementari, caserme, MAXI villa comunale ma a richiesta possono essere approntati altri centri di raccolta. I cittadini possono rivolgersi ai centri di raccolta dove si ritirano le buste per la spazzatura.

    Buste con finestrelle

    I  175 Milioni di buste commerciali spedite annualmente e prodotte dalla Nexive,  sono totalmente riciclabili in quanto la  plastica delle finestre è stata sostituita con la c.d. glassine paper, un “pergamino”, proveniente da carta di pura cellulosa, totalmente compostabile e riciclabile e prodotto attraverso il solo utilizzo di acqua ed energia; la polpa ottenuta viene trattata con particolari macchinari che rendono il materiale sottile, trasparente e resistente per cui è possibile gettare la busta nella raccolta della carta senza separare niente.

    Capsule di caffè biodegradabili

    Dal 06 novembre 2013 le capsule del caffè sono diventate biodegradabili e possono essere smaltite con il caffè. Le capsule del caffè tradizionali non sono riciclabili e possono essere utilizzate solo per il riciclo creativo ma esistono ora anche delle capsule biodegradabili di Mater-Bi di nuova generazione, presertate durante l' inaugurazione di Ecomondo 2013, da Novamont. Sta per entrare nel mercato la capsula compostabile a marchio Vergnano secondo un progetto curato dal torrefattore piemontesee e a breve saranno disponibili anche le capsule di Lavazza. Informati per sostituire le tue capsule.

    Barattoli di vernice

    Ricordiamo quindi che la vernice rientra tra i rifiuti pericolosi, e come tale deve essere correttamente smaltita. Altri rifiuti pericolosi sono:

    • farmaci scaduti
    • Siringhe
    • Trielina, acquaragia
    • Combustibili solidi e liquidi
    • Oli vegetali e oli combustibili per auto
    • Pile e batterie
    • Transistor, calcolatrici, computer
    • Mercurio

    Quindi i barattoli di vernice, così come gli altri rifiuti pericolosi, non devono essere abbandonati o dispersi nell’ambiente ma opportunamente raccolti.  Fate attenzione e salvaguardate il pianeta.

    20/01/2017 Riduzione dei rifiuti a monte, un elemento base dei Rifiuti Zero in 10 mosse

    Dalle proposte del COMITATO PROMOTORE RIFIUTI ZERO riportiamo:

    1) Riduzione dei rifiuti a monte.

    a) Elaborare un progetto dettagliato dell’iniziativa.

    b) Avviare una campagna di comunicazione a tutta la cittadinanza del progetto.

    c) Organizzare un convegno di presentazione a tutta la cittadinanza del progetto, contattando ed invitando direttamente i responsabili delle associazioni di categoria, in particolare negozianti, commercianti, associazioni professionali, gestori di reti distributive, dirigenti scolastici e di uffici pubblici, associazioni cittadine, cooperative.







    d) Il convegno può essere affiancato da una mostra interattiva illustrativa del progetto e della sua importanza.

    e) Organizzare, con la collaborazione dei dirigenti scolastici un concorso a premi per i tre ordini di scuola: primaria secondaria di 1° e 2° grado, sull’importanza e sulle azioni possibili per la riduzione dei rifiuti a monte.

    f) Partecipare alla settimana europea per la riduzione dei rifiuti organizzando una giornata in piazza con giochi e dimostrazioni coinvolgendo le scuole e le associazioni cittadine.







    g) Il progetto deve contenere delle delibere sindacali con le quali si vieta l’utilizzazione in tutti gli esercizi, negli uffici pubblici e privati e nelle mense scolastiche, nelle sagre e in tutte le iniziative pubbliche, dell’uso e getta, (piatti, bicchieri, forchette, coltelli ed altri contenitori in plastica).

    h) Il progetto deve contenere in particolare:

    1) L’indicazione di non utilizzare buste di plastica e sostituirle con borse di cotone o altro materiale a lunga conservazione. Avviare la campagna : “porta la sporta” per sensibilizzare i cittadini.

    2) L’invito a comprare cibo in quantità tali da evitare di doverli buttare, evitando inoltre cibi con imballaggi e controllando attentamente le scadenze, preferendo prodotti locali e di stagione.

    3) L’invito ad utilizzare l’acqua del rubinetto, accompagnato dalla diffusione dei risultati delle analisi periodiche che dimostrano la potabilità e la bontà dell’acqua dell’acquedotto campano. Evitare, quindi o ridurre al massimo l’imballaggio di plastica dell’acqua, ( la produzione di una bottiglia di plastica da 1e ½ l richiede 0,160 l di petrolio e 12 l di acqua ). Ove non fosse possibile consigliare i contenitori in vetro a rendere e segnalare fornitori a domicilio esistenti in città.

    4) Diffondere l’abitudine all’acquisto di prodotti alla spina. In città sono presenti diversi distributori di detersivi alla spina (anche biologici) che vanno segnalati.

    5) Valutare la possibilità di diffusione della distribuzione di altri prodotti alla spina e del vuoto a rendere per altri prodotti in linea con diversi progetti pilota in attuazione in tutta Europa. In ogni caso invitare a preferire prodotti ad imballaggio ridotto e ad evitare di far incartare prodotti che non ne hanno bisogno.

    6) L’invito a preferire batterie ricaricabili, lampadine a lunga durata, elettrodomestici di qualità e tutti i prodotti che assicurano una lunga durata, cercando, in caso di guasto la riparazione al posto della sostituzione.

    7) Il suggerimento di arginare il fenomeno della proliferazione della pubblicità apponendo sulla cassetta postale la dicitura “Stop Pubblicità” e rifiutando i depliant pubblicitari diffusi per le strade cittadine.

    8) Invito all’utilizzazione di pannolini riciclabili. (costano di più ma durano molto di più).

    9) Invito a comprare oggetti usati, quando sia possibile, partecipando allo scambio, (in particolare dei testi scolastici) ai mercatini e frequentando il centro per la riparazione e il riuso per portarvi e prelevare oggetti.

    10) Suggerire di evitare di acquistare prodotti con imballaggi in polistirolo, di limitare l’uso di fazzoletti e tovaglioli di carta, di utilizzare la carta stampante anche nel retro, stampando solo se necessario.

    11) Prevedere incontri con i produttori locali e i terminali di catene di distribuzione per concordare misure atte alla riduzione degli imballaggi a livello di produzione e distribuzione prevedendo eventuali incentivi, utilizzando anche le possibilità offerte dall’ Agenda 21”.

    12) Istituire il marchio “Io riduco” da assegnare a produttori, prodotti, esercenti, scuole, uffici pubblici e privati locali, che si siano particolarmente distinti nel campo della riduzione dei rifiuti a monte.
    Il progetto può essere diviso in fasi e, la sua accoglienzamonitorata mediante la somministrazione di questionari e l’organizzazione di incontri periodici con le associazioni di categoria, e associazioni locali, i comitati di quartiere, per accogliere suggerimenti per il suo miglioramento.
    Il progetto deve prevedere la possibilità di valutazione dei risultati raggiunti nelle sue varie fasi mediante l’adozione di strumenti di misura adeguati.
    Particolare attenzione deve essere dedicata alla partecipazione e alla condivisione del progetto da parte di tutti gli attori coinvolti per cui anche la fase di elaborazione deve essere aperta al contributo di tutti.
    A tal fine l’amministrazione può prevedere di informare i cittadini dell’avvio di questa fase mediante l’affissione di manifesti e la pubblicazione sul sito del Comune con l’invito a fornire un contributo all’elaborazione del progetto.
    Particolare attenzione va riservata ai Comitati di quartiere il cui coinvolgimento è indispensabile per il successo dell’iniziativa.
    La democrazia partecipativa è un elemento fondamentale del cambiamento del rapporto tra l’Amministrazione e la cittadinanza. Nessuna delle iniziative messe in campo può avere successo senza la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti.







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