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20/01/2017 Dieci passi verso Rifiuti Zero anche a Torre del Greco

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COME DOVREBBE ESSERE  FATTA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Esiste un solo tipo di raccolta differenziata dei rifiuti, quello previsto dal modello “rifiuti zero” che può essere davvero perseguito con opportune scelte politiche e con le facilitazioni per il recupero di materia. per arrivare a differenziare e recuperare TUTTO, azzerando finalmente il ricorso alla discarica. Per conoscere il percorso, basta guardare la tabella riportata, RIFIUTI ZERO in 10 mosse che prevede all' inizio la raccolta "porta a porta" che potrà poi essere sospesa dopo 10/20 anni quando tutti si saranno abituati  a differenziare e si potranno rimettere i cassonetti mentre le isole ecologiche  devono essere completamente chiuse come quelle previste dal piano di Raccolta differenziata Porta a Porta approvato in giunta comunale il 17 dicembre del 2012.


  • 08/09/2013 Consigli sulla raccolta differenziata a Torre del Greco a TDG


  • Anche a Torre del Greco è stato portato avanti un discorso serio sulla regola delle 6R dagli attivisti indipendenti e dall' Osservatorio Rifiuti Zero che in affetti era già stato costituito nel 2011. Ed arrivano le prime cinque proposte sull' osservatorio, sulla riduzione dei rifiuti, sul compostaggio, sui centri di riparazione e riuso, sugli ingombranti e rifiuti speciali, per capire come gestire i rifiuti, prevenirli e farli diventare una risorsa. I dieci passi verso Rifiuti Zero prevedono una Raccolta differenziata porta a porta, con tariffazione puntuale e premialità, con informazione nelle piazze e nelle scuole, con applicazione dei dieci punti Rifiuti Zero che sono descritti qui di seguito con allegati i link delle proposte avanzare dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del Greco.





    1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata in quanto la gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale. E naturalmente è necessaria tanta informazione nelle piazze e nelle scuole.

    2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, adattata ai vari quartieri. Questo è l' unico metodo efficace per raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro o cinque contenitori in funzione della ditta di riciclo per carta-plastica+metallo, vetro, organico, residuo secco, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. Oltre alle frazioni singole come il vetro, l' organico, il secco può essere prevista una frazione multimediale come a Torre del Greco (plastica+metallo+polistirolo, carta+tetrapack), a Paestum (carte+plastica.+metallo+tetrapack+polistirolo), in alcuni Autogrill), ecc.







    3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori. Dove possibile, è necessario realizzare il compostaggio domestico, condominiale o di quartiere, più facilmente controllabile. Leggi la proposta di compostaggio avanzata dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del Greco
  • Tutto sul Compostaggio
  • Info rifiuti zero

    4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

    5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili. La riduzione dei rifiuti è alla base della raccolta differenziata. Leggi qui le proposte avanzate dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del Greco
  • La riduzione dei rifiuti

    6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia. Leggi le proposte avanzate dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del greco
  • Centro di riparazione e riuso
  • Raccolta degli ingombranti e dei rifiuti speciali

    7. tariffazione puntuale e premialità: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli. La premialità serve ad indurre i cittadini a differenziare meglio ed a convincerli che si tratta di risorse e non di rifiuti.

    8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

    9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

    10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta. Dal 2007, anche in Italia a Capannori (LU), a La Spezia e in altri comuni, viene applicata la strategia “Rifiuti Zero” .

    Il primo comune italiano ad aderire alla strategia Rifiuti Zero è stato Capannori, (LU, in Toscana) il 14 giugno 2007.

    Ad oggi sono più di 200 i comuni italiani aderenti alla strategia Rifiuti Zero, per un bacino complessivo di oltre 5 milioni di abitanti.

    La strategia Rifiuti Zero non solo è un metodo che mira a raggiungere il riciclaggio del cento per cento dei rifiuti, ritirando dal commercio i prodotti che non sono riciclabili, ma funziona in ogni agglomerato urbano. Paul Connect nelle sue conferenze ci illustra un cammino sostenibile e facilmente applicabile per cambiare il nostro stile di vita a favore dell’ambiente e della sostenibilità.

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