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18/05/2016 Paul Connett e i dieci punti per i Rifiuti Zero

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'Zero Waste' è il progetto creato dal professore di tossicologia Paul Connett della Saint Lawrence University (New York), basato sulle 'cinque erre' partito dall' America come regola delle 3R negli anni 90 e poi perfezionato in regola delle 5R (riduzione, riparazione,  riuso, riciclo,  recupero di energia e risorse).

 Il 'viaggio didattico' che il Professore  Connett  ha intrapreso in giro per l'Italia è approdato stamattina  in due scuole per coinvolgere  gli alunni   nella sua lotta agli sprechi, presentando  il Protocollo che si articola in 10 punti, tutti ispirati da procedure ecosostenibili.

Stasera il prof. Connett si è fermato al teatro S. Anna per  la Giornata verso Rifiuti Zero  per diffondere buone pratiche “green” anche a Torre del Greco.





L’iniziativa è nata per promuovere una riflessione su un concetto cruciale per il benessere della collettività e del pianeta: i  “Rifiuti”   rappresentano risorse inesauribili per noi stessi, per la società e per il mondo che abitiamo.

Gli ultimi punti del Protocollo, invece, riguardano la 'frazione residua', ovvero la percentuale di rifiuti che è stato impossibile differenziare a livello domestico e/o riciclare nelle industrie comunitarie. In molti centri urbani del mondo si è fatto ricorso a degli incentivi economici ('pay as you throw') da destinare ai cittadini capaci di produrre la minore percentuale di frazione residua, essendo poi costretti a pagare una somma di denaro per ogni eccedenza.







"Attualmente il vostro Comune ha raggiunto solo il 50% nella differenziazione dei rifiuti", ha ammonito il Professore. "Lavorate e lottate affinché nessuno, neanche la camorra, possa impedirvi di raggiungere i livelli più alti". "Ho uno slogan per voi - ha concluso - 'Fate l'amore, non fate sprechi'.

Il prof. Connett si è opposto all'incenerimento come metodo di gestione dei rifiuti solidi urbani, basandosi sull'analisi chimica dei sottoprodotti del processo con oltre 1700 presentazioni pubbliche in 49 Stati degli Stati Uniti, cinque province canadesi e in 44 altri paesi del mondo.

La strategia che Connett da quasi trenta anni va professando in tutto il mondo si sta sviluppando anche in Italia  dove si stanno sviluppando    i ‘dieci passi verso Rifiuti Zero’. 

” Dal 2007, anche in Italia a Capannori (LU), a La Spezia e in altri circa 60 comuni, viene applicata la strategia “Rifiuti Zero” . Nel nostro paese, egli è Presidente del Comitato Scientifico della Commissione “Rifiuti Zero” di Capannori in Toscana, primo comune in Italia ad adottare la strategia di gestione del servizio, e collabora a stretto contatto con Zero Waste Italy, un’associazione che promuove principalmente il versante dell’applicazione dei 10 PASSI VERSO RIFIUTI ZERO, così come definiti dalla CARTA INTERNAZIONALE DI NAPOLI della ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE (febbraio 2009). La strategia Rifiuti Zero non solo è un metodo che mira a raggiungere il riciclaggio del cento per cento dei rifiuti, ritirando dal commercio i prodotti che non sono riciclabili, ma funziona in ogni agglomerato urbano.

Egli ci illustra in definitiva un percorso  sostenibile e facilmente applicabile per cambiare il nostro stile di vita a favore dell’ambiente e della sostenibilità.

Questi i 10 punti illustrati:1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata in quanto la gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale. E naturalmente è necessaria tanta informazione nelle piazze e nelle scuole.

2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, adattata ai vari quartieri. Questo è l' unico metodo efficace per raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro o cinque contenitori in funzione della ditta di riciclo per carta-plastica+metallo, vetro, organico, residuo secco, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. Oltre alle frazioni singole come il vetro, l' organico, il secco può essere prevista una frazione multimediale come a Torre del Greco (plastica+metallo+polistirolo, carta+tetrapack), a Paestum (carte+plastica.+metallo+tetrapack+polistirolo), in alcuni Autogrill), ecc.







3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori. Dove possibile, è necessario realizzare il compostaggio domestico, condominiale o di quartiere, più facilmente controllabile. Leggi la proposta di compostaggio avanzata dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del Greco
  • Tutto sul Compostaggio

    4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

    5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili. La riduzione dei rifiuti è alla base della raccolta differenziata. Leggi qui le proposte avanzate dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del Greco
  • La riduzione dei rifiuti

    6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia. Leggi le proposte avanzate dall' Osservatorio Rifiuti Zero di Torre del greco
  • Centro di riparazione e riuso
  • Raccolta degli ingombranti e dei rifiuti speciali

    7. tariffazione puntuale e premialità: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli. La premialità serve ad indurre i cittadini a differenziare meglio ed a convincerli che si tratta di risorse e non di rifiuti.

    8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

    9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

    10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

    Un reportage di Riccardo Iacona a San Francisco dimostra come con la determinazione dei politici il problema può essere risolto e la spazzatura può addirittura diventare risorsa: sono arrivati al 78% di rifiuti differenziati con l'ambizione di arrivare nel 2020 al 100%. Alla faccia di quelli che dicono che la differenziata spinta non si può fare nelle grandi città, nella città della baia si arriva al 78%: tre bidoncini di fronte a case, uffici e grattacieli raccolgono e differenziano i rifiuti. Il comune impone agli esercenti e ai privati l'obbligo di usare materiali biodegradabili, e allora via i sacchetti di plastica, via i contenitori in polistirolo: tutta roba che bloccherebbe il ciclo dei rifiuti.

  • Video Strategia Rifiuti Zero applicata con successo a San Francisco
  • FOTO - 21/01/2013 Rifiuti Zero a Torre Annunziata
  • FOTO - 21/01/2013 Paul Connett - RIFIUTI ZeRo - Oplotiamo
  • Il power point utilizzato da Paul Connett nell'incontro del 21 gennaio su RIFIUTI ZERO a Torre Annunziata

  • Foto Rifiuti zero a Torre Annunziata

  • Foto Rifiuti zero a Torre del Greco

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