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05/11/2014 Il compostaggio proposto dal Comitato Promotore Rifiuti Zero ed elaborato dagli attivisti. Vedi se puoi ridurre la tua Tari con il compostaggio domestico

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Il compostaggio dei rifiuti organici (detti anche umido) è il miglior modo per smaltire in maniera sostenibile (economico, basso consumo energetico, minor impatto ambientale) questa categoria di rifiuti trasformandolo in “compost” (sostanza organica simile all’humus del terreno).

Il compostaggio dell’umido può essere effettuato in impianti appositi dove si può ottenere un compost di qualità se l’umido è pregiato, cioè non contaminato da sostanze non degradabili, che può essere utilizzato in agricoltura, dove consente di ridurre l’uso di altri concimi.

Tenendo presente che l’umido costituisce il 30% del totale dei rifiuti è evidente l‘apporto che il compostaggio può dare ad una soluzione sostenibile del ciclo dei rifiuti.

Ma il compostaggio può essere effettuato, con buoni risultati, anche a livello domestico: giardino, condominio, terrazza. Questa forma di compostaggio si rivela molto utile per l’apporto che può dare alla diminuzione del rifiuto umido negli impianti di compostaggio o ancora più utile se l’umido viene trasferito in discarica (pratica da evitare assolutamente per la formazione di percolato e biogas) o addirittura, previo trattamento negli inceneritori.





Le esperienze di diffusione del compostaggio domestico, di tutti i tipi indicati, sono ormai innumerevoli con ottimi risultati. Molte le amministrazioni che hanno implementato questa pratica senza sostenere costi eccessivi (la fornitura gratuita della compostiera viene compensata dalla minore quantità di rifiuto organico da smaltire) che si propongono di allargarla per gli evidenti vantaggi che ne derivano.

Per avviare il percorso del compostaggio domestico, proponiamo di limitarlo in una prima fase al compostaggio da giardino, cioè diretto a quelle utenze casalinghe, della ristorazione o del commercio che possono utilizzare uno spazio aperto dove collocare la compostiera. L’Amministrazione può partire allora con un bando in cui si chiede alla cittadinanza in possesso del requisito della disponibilità dello spazio l’adesione al progetto.

Il bando prevede la consegna gratuita di una compostiera da giardino con relativi attrezzi accessori e di un bidoncino per raccogliere l’umido. Il bando può prevedere un incentivo con la riduzione della tassa rifiuti di una certa % (fortemente consigliato).

L’Amministrazione deve prevedere l’organizzazione di incontri di formazione finalizzati all’acquisizione delle conoscenze generali e delle tecniche per effettuare un buon compostaggio e dell’uso della compostiera.

Infine devono essere previste forme di controllo degli utenti aderenti al progetto ai fini dell’applicazione dell’incentivo e del rispetto dell’impegno assunto con l’adesione al bando.







Questo il suggerimento per l’avvio del progetto. Solo un primo passo che può successivamente essere esteso al compostaggio da balcone o da terrazza, più complesso, sia per il numero di potenziali aderenti che per la più impegnativa gestione della compostiera, ma da prevedere per l’apporto certamente superiore che può dare in termini di utenza coinvolta.

Da valutare anche l’introduzione del compostaggio condominiale, laddove il condominio disponga di una spazio adeguato. Esempi di questa forma di compostaggio sono state realizzate in molte città europee (Zurigo) con ottimi risultati.

Le soluzioni anche diverse da quelle che abbiamo indicato non mancano e la letteratura in questo campo è vastissima. I risultati dipendono fortemente nella volontà delle amministrazioni e delle loro capacità di coinvolgimento partecipativo della cittadinanza.

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