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09/09/2014 Assemblea Rifiuti Zero in villa comunale, Nasce il gruppo dell' Osservatorio Rifiuti Zero

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04/09/2014 Nasce il gruppo dell' Osservatorio Rifiuti Zero

Il gruppo Osservatorio Rifiuti Zero nasce per coordinare al meglio le iniziative che saranno promosse dall’osservatorio sui rifiuti e per dare a tutti la possibilità di seguire la questione rifiuti. Uno strumento che farà da collante tra istituzioni e cittadini per trovare soluzioni adatte a risolvere tutte le questioni ambientali.





Fra un mese vi sarà la prima convocazione ufficiale per eleggere i referenti che dovranno interfacciarsi con assessore e sindaco e subito dopo partirà il confronto e lo studio di soluzioni condivise.

Gli attivisti tutti hanno però deciso di continuare a vedersi tutte le settimane con le loro assemblee per iniziare a discutere delle prime questioni da affrontare. Le assemblee sono a partecipazione libera.







09/09/2014 Assemblea Rifiuti Zero in villa comunale

Nel corso dell' assemblea sono state illustrate le difficoltà trovate dai centri di raccolta di realizzare degli utili dalla vendita dei prodotti e si è discussa la possibilità di creare delle cooperative con addetti di Torre del Greco sia per la raccolta dei rifiuti sia per i centri di riparazione e riuso. Si è anche evidenziata la possibilità di collaborare direttamente con l' EdilCava, si è discussa la partenza del porta a porta sperimentale e delle tante proposte avanzate nel corso dell' assemblea. E' stato letto ed approvato il documento leggermente modificato per l' Osservatorio in sintesi. La discussione ha poi interessato le perplessità sorte dopo le affermazioni dei politici durante l' assemblea del 2 settembre e per chiarire la posizione degli attivisti prima dell' incontro decisivo di fine mese. E' stato letto a questo proposito un documento riepilogativo presentato da Enzo Sforza

Questo è il documento :

Torre del Greco: Luci e ombre su “rifiuti zero”.
Il previsto incontro tra l’amministrazione comunale e i promotori della campagna cittadina: ”Ricomincio da (rifiuti) zero” per discutere della costituzione dell’ “osservatorio permanente sui rifiuti” si è regolarmente svolto martedì 2 settembre nel palazzo baronale. L’incontro ha registrato qualche luce e molte ombre sulle reali convinzioni dell’amministrazione cittadina di attuare il protocollo “rifiuti zero” nella sua interezza.

Se da un lato l’esito dell’incontro costituisce un aspetto positivo nell’atteggiamento dell’amministrazione verso le rappresentanze cittadine, espresso dalla volontà di costituire l’osservatorio, dall’altra sono emerse differenze notevoli sul ruolo che l’osservatorio è chiamato a svolgere. Nelle parole dell’assessore all’ambiente, che vede l’organismo come “amplificatore” sul territorio delle azioni dell’amministrazione, si può cogliere una visione dell’osservatorio come appendice dell’amministrazione, mentre la sua funzione dovrebbe essere quella di “organismo” assolutamente indipendente dall’amministrazione, anche se di esso sono chiamati a farne parte rappresentanti della stessa, strumento di monitoraggio, in tempo reale della situazione rifiuti in città, di informazione della cittadinanza, di rilievo dellecriticità e di elaborazione di proposte per il miglioramento e l’attuazione della strategia rifiuti zero.

Ci auguriamo pertanto, che il percorso di attuazione concordato possa concludersi con l’elaborazione di uno statuto dell’osservatorio che recepisca appieno le sue funzioni, come previste nel protocollo rifiuti zero.

Ma, gli interventi dell’Assessore e del Sindaco hanno evidenziato posizioni, a parer nostro, molte lontane dalla cultura rifiuti zero. Se infatti il proposito di avere, finalmente una città pulita, è chiaramente emerso (dovere minimo di un’amministrazione degna del nome) e ovviamente condiviso, la mancanza di volontà di procedere speditamente sull’attuazione di azioni per la realizzazione delle 2 R, (che precedono la raccolta differenziata nella strategia rifiuti zero, cioè la riduzione a monte e il riuso /riparazione, che pongono il problema rifiuti su un piano culturale più vasto del limite cittadino, e che guardando dal punto di vista della sostenibilità ambientale il problema rifiuti lo inseriscono in una visione di riduzione dell’ammontare globale della produzione di merci e di energia, e non solo recupero della materia prima attraverso il riciclo); rivela limiti notevoli sull’adesione ad un corretto approccio al problema.

Tali limiti sono emersi anche dall’insistenza sulle cosiddette “isole ecologiche” (discariche a cielo aperto) che l’amministrazione intende allargare, invece di prendere in considerazione la raccolta differenziata porta a porta che si è rivelata la migliore scelta in vista della produzione di rifiuti di qualità e quantità per un efficace riciclo. L’intenzione di avviare, anche in fase sperimentale in alcune realtà, il porta a porta, va invece sostenuta con forza e fortemente pubblicizzata, così come il lancio del compostaggio domestico da giardino che va incentivato fornendo le compostiere a richiesta e andrebbe presa in considerazione l’opportunità di dotarsi di un impianto centralizzato di compostaggio. Il problema degli impianti va affrontato in senso generale (compreso il dotarsi di un TMB) e in relazione con la costituzione del previsto ATO sui rifiuti e con la istituenda città metropolitana. Pertanto riteniamo opportuno che tutti gli aderenti alla campagna “Ricomincio da Rifiuti zero” si mobilitino sui cinque punti della proposta, in particolare nell’elaborazione dello Statuto dell’osservatorio e lavorino all’elaborazione di nuove proposte a partire dall’istituzione del porta a porta spinto in tutta la città.

A margine dell' assemblea è stato chiesto di iniziare altre due discussioni, sull' acqua pubblica e sulla Città Metropolitana 09/09/2014 Proposta di riprendere il discorso sull' acqua pubblica

https://www.facebook.com/media/set/?set=oa.669369803159185&type=1

09/09/2014 Proposta di discussione della CITTA' METROPOLITANA

La città metropolitana è un ente locale previsto per la prima volta dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 (artt. 17-21) sulla riforma dell'ordinamento degli Enti locali. All’interno di questa norma si delineavano due livelli di amministrazione locale, la città metropolitana e i comuni, e si individuavano come organi della città metropolitana il consiglio, la giunta e il sindaco metropolitano. Si stabiliva, inoltre, che le nuove delimitazioni amministrative delle città metropolitane sarebbero state individuate entro un anno dall’approvazione della legge.

http://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_metropolitana

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