L' Università Verde e Quelli del Laghetto hanno sempre partecipato al grande progetto SALVIAMO IL NOSTRO MARE, portando avanti varie iniziative fra le quali quella di una passeggiata dal porto al laghetto, quella di un accesso libero al laghetto, quello della pulizia delle spiagge del laghetto. I due gruppi seguiranno con attenzione tutte le altre attività riguardanti le spiagge del laghetto
Già sette anni fa, presso l' Università Verde, si parlò della costa torrese che in alcune zone sembra un piccolo paradiso con una biodiversità invidiabile e si ricordarono i progetti riguardanti il laghetto
Relatori il biologo Mario Carotenuto ed il geologo Aldo Urciuoli docente di scienze, due dei maggiori frequentatori della zona del "laghetto" che si interessano di sport, ecologia, canoa, immersioni, servizi fotografici dei fondali.
Come tutti sanno, la zona del "laghetto" è compresa nell' area di balneabilità "Torre di Bassano" che rappresenta una delle zone più balneabili di Torre del Greco, insieme alla zona Calastro.
Secondo i dati riepilogativi dell' Arpac, infatti, Torre di Bassano e Calastro sono le migliori zone di Torre del Greco, mentre la zona Santa Maria la Bruna è la peggiore.
Per il laghetto vi sono vari progetti da portare avanti come quello di permettere il raggiungimento della zona senza passare per proprietà private e quello di adottare una piccola spiaggetta non raggiungibile al momento anche per misure di inquinamento.
Questa una proposta avanzata degli attivisti:
Dal ponte di Gavino vicino alla Gabella del pesce, la zona della scogliera fu riempita con dei massi ed i camion procedevano verso il laghetto creando un percorso che permetteva di raggiungere agevolmente la zona. Questo percorso è stato rovinato dal mare e sono rimaste solo delle scogliere sulla sabbia su cui è rischioso camminare.
Si potrebbe proporre di costruire una stradina sugli scogli che sono sulla sabbia, dal ponte di Gavino fino al lido Smeraldo, permettendo di raggiungere tutti i tratti sabbiosi. Sarebbe, però, necessario proteggere con delle scogliere aggiuntive questo percorso
Una delle spiaggette potrebbe essere adottata dall' Università Verde che si interesserebbe della gestione utilizzandola anche per creare un piccolo centro di ricerca marina.
Permane al momento il grosso problema della difficoltà di raggiungimento della zona laghetto la cui spiaggia è particolarmente sporca a causa della difficoltà di portare fuori i rifiuti.
L' Università Verde descrive l' ultima azione di pulizia della spiaggia del Laghetto:
Azione di pulizia della Spiaggia del Laghetto.
Plastica, vetro, retini delle coltivazioni di mitili, tappi di bottiglia, cannucce per bibite, bastoncini di lecca-lecca e di cotton fioc, contenitori monouso, cicche, etc.
Il tutto mischiato alla sabbia e alle tantissime, bellissime conchiglie di cui è ricca la spiaggia.
La Spiaggia del Laghetto ha, negli ultimi tempi, modificato la sua morfologia in conseguenza delle mareggiate, creando due tratti separati di spiaggia.
Un tratto del nostro litorale stupendo, acque limpide e fondali interessanti, oltraggiato dai rifiuti lasciati sulla spiaggia da incivili o riportati dalle mareggiate.
Quello direttamente raggiungibile è costantemente curato e pulito dai nostri volontari e dal gruppo dei frequentatori abituali del gruppo Quelli del Laghetto di Torre del Greco.
L‘altro tratto è stato possibile raggiungerlo e pulirlo grazie alla partecipazione degli amici Canoisti Anonimi
Ogni azione di pulizia di un tratto di spiaggia, fondale, bosco o parco urbano ha valore prevalentemente simbolico, perché punta a creare sensibilizzazione, partecipazione e coinvolgimento nell’azione di tutela del territorio e della Natura, educando al concetto di “BENE COMUNE”.
È, altresì, un richiamo alle responsabilità di chi amministra il territorio.
Non è stato possibile pulire tutto il tratto di spiaggia per la quantità enorme di rifiuti, pertanto occorrerebbero ulteriori interventi di cleanup, ma una cosa possiamo fare tutte e tutti subito: ridurre a monte i rifiuti.
Il miglior rifiuto è quello non prodotto!
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IL “LAGHETTO” E DINTORNI...
Il “laghetto” è stato l’anticamera, unitamente ai lidi balneari, della nostra litoranea.
Al presente questo “sito” è accessibile dal lido “ex La Scogliera” (Per accedervi bisogna passare per il Cafè Street 45 (presso Public Beach Club ex Scogliera) dove sta il parcheggio (Via Alcide de Gasperi 127-139), precisamente dalla discesa del ristorante El Morisco, prima della Torre di Bassano, se si viene dal centro di Torre, e fare un lungo percorso a piedi in un stradina privata per poi accedere sulla spiaggetta.
) e da via San Giuseppe alle Paludi, ed è una spiaggia libera del tipo “mappatelle”, praticato da gente anziana, nuclei familiari e persone occasionali.
Carlo Boccia, ricercatore degli storici avvenimenti torresi, scrive:
“Ci incamminiamo per la vetusta strada di San Giuseppe alle Paludi, una lunga e, a tratti, via popolata da artigiani del corallo e cammei, pescatori e marittimi; rasentiamo l’omonima chiesa, fatta costruire in una sua masseria della zona, dal sacerdote napoletano Gennaro Di martino nel 1674.
La zona fu così etichettata perché dopo l’eruzione del 1631 fu letteralmente invasa da un materiale fangoso alluvionale, e gli spazi terrieri furono, in seguito, coltivati a orti (le padule o paludi; in torrese: ”parule”).
Arriviamo sotto il ponte di “Gildarella” (1910/1987), un “single” che viveva da queste parti, il quale col suo banchetto, vendeva “’u cazzabbocchio”, ghiaccio tritato, colorato con essenza di amarena, menta e orzo.
Il ponte non è altro che uno stretto passaggio della ferrovia dello Stato che nel 1842 inaugurò il terzo tratto (tronco) ferroviario d’Italia: Torre del Greco/Castellammare di Stabia.
Passiamo oltre le palazzine dei villeggianti napoletani, poi lo stabilimento degli Acampora è " ’a spiaggia ‘i Mastu Peppe”, raggiungiamo la battigia di “sott’ u Cavaliere”.
Dopo aver ancora costeggiato la ferrovia e superato agevolmente i “casciuni”, ci troviamo finalmente al mitico “laghetto”. "
Questo posto ha sempre suscitato nei torresi una grande attrazione, forse per la sua quiete e solitudine; un ambiente che emana fascino, nonostante sia disagevole arrivarci.
Il “laghetto”, per culto e tradizione, è
così chiamato per una sorgente di acqua dolce sotterranea di provenienza ignota, già conosciuta e sfruttata dai patrizi romani come testimoniato dai ruderi di un’antica terma, a fianco della Ferrovia (Terme Gymnasium).
Basta scavare un poco sulla sabbia per veder affiorare l’acqua dolce.
03/08/2016 Un pomeriggio d'estate 2016 al ''Laghetto'' n3. Tutto il percorso con VIDEO
VIDEO Il Laghetto di Torre del Greco estate 2013
VIDEO Il Laghetto di Torre del Greco estate 2013 - seconda parte
VIDEO Laghetto di Torre del greco, maggio 2020
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L’università Verde di Torre del Greco è un’associazione culturale per l’ambiente, apartitica e senza scopo di lucro.
E’ nata nel 1988 ad opera di un gruppo di volontari.
Essa si propone di divulgare le conoscenze in campo ecologico e di diffondere l’educazione ambientale attraverso incontri settimanali con i soci e i cittadini interessati con laboratori di riciclo e riuso, conferenze e dibattiti.
Opera su tutto il territorio di Torre del Greco, ma punta anche al coinvolgimento degli altri comuni dell’area vesuviana.
Nel corso degli anni l’Università Verde è andata progressivamente ampliando il suo impegno affiancando, ad interventi di tipo culturale vasti ed organici, iniziative concrete ed incisive rispetto alla realtà territoriale.
Alcune attività sono state e vengono svolte in collaborazione con altre associazioni e dell’Amministrazione Comunale allo scopo di coinvolgere e responsabilizzare anche le istituzioni preposte alla gestione del territorio.
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