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01/06/2022 Caro gasolio, i pescatori di Torre del Greco con l’acqua alla gola: Costi raddoppiati con il gasolio a 1,20 euro al litro, mentre prima della crisi si pagava a 0,60 al litro

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Torre del Greco. Il caro benzina ferma i motopescherecci e solo le imbarcazioni di piccolo carico riescono ancora a portare avanti il loro lavoro ma con costi notevolmente cresciuti.

È l’effetto del caro benzina registrato a Torre del Greco, dove il mare e le attività legate al mare sono sempre state da traino per l’economia cittadina.

Per il numero di matricole marittime, la città vesuviana è in Italia seconda solo a Genova.

A Torre sorge la cooperativa Beato Vincenzo Romano, realtà che trae il nome del parroco della basilica di Santa Croce, diventato poi santo il 14 ottobre del 2018, che raggruppa i piccoli pescatori non solo della zona ma anche dei comuni limitrofi e in alcuni casi della penisola sorrentina e dell’area flegrea.

Secondo Antonio Porzio:

"Sono in tutto 45 unità e vi è un solo motopeschereccio i cui responsabili sono fermi nelle loro attività da una settimana.

Per il resto i nostri associati sono proprietari di motobarche, che continuano a solcare i mari regolarmente, anche se i costi legati al carburante sono praticamente raddoppiati: oggi il gasolio costa 1,20 euro al litro, mentre prima della crisi si pagava a 0,60 al litro.

Arriveranno a promettere qualche rimborso che forse giungerà tra qualche mese, quando cioè sarà troppo tardi. Nel frattempo i pescatori per continuare a lavorare si saranno indebitati.

Fermarsi? Dalle nostre parti, dove notevole è il fenomeno dell’abusivismo, bloccare le attività significa dare possibilità agli irregolari di invadere ancora di più il mercato.

Con buona pace di coloro che invece sono in regola”.

Non va meglio a Napoli, dove la protesta dei pescatori rischia di ripercuotersi sulle tavole di famiglie e dei ristoranti campani perchè inizia a scarseggiare il pesce fresco di ‘paranza’, come triglie, sogliole, alici, cefali e saraghi e in alcune pescherie sono schizzati i prezzi di alcuni prodotti.

Continua lo sciopero dei pescatori a Napoli o al Porto del Granatello di Portici, dove da circa una settimana, i titolari degli otto pescherecci sono fermi nel Porto contro il caro gasolio che sta mettendo in ginocchio la categoria dei pescatori.

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