██ Stati che adottano il cambio d'ora.
██ Stati che hanno utilizzato il cambio d'ora in passato.
██ Stati in cui non vi è mai stato il cambio d'ora.
L'ora legale[1][2]
è la convenzione di avanzare di un'ora le lancette degli
orologi
durante il periodo
estivo, in
modo da prolungare la luce solare nel tardo
pomeriggio a scapito del primo
mattino.
Nei paesi dell'Unione
Europea l'ora legale inizia l'ultima domenica di
marzo e
termina l'ultima domenica di
ottobre.
Alle stesse convenzioni si attiene la
Svizzera,
pur non facendo parte dell'unione.
Per essere precisi al cambio d'orario dovremmo semplicemente dire che
l'ora legale "cambia"; cambia da GMT+1 (ora legale invernale) a GMT+2 (o ora
legale estiva). L'ora solare sarebbe tecnicamente diversa in ogni punto del
globo terrestre in quanto riferita alla posizione del sole.
Solitamente quando l'orario coincide con quello del fuso orario di
riferimento esso prende in Italia il nome di «ora
solare» o «ora civile convenzionale». In alcuni paesi l'ora solare è di
fatto sospesa, e si adotta l'ora legale per tutto l'anno.
Si noti che in molti paesi si utilizza una terminologia più diretta per
designare l'ora legale, ovvero «orario estivo». Una denominazione più
accurata perché riferita allo scopo del cambiamento d'orario e quindi
slegata dal riferimento alla stagione estiva, è quella di «orario di
risparmio della luce diurna» (dall'americano «daylight saving time»).
Storia
Già nel 1784
l'inventore del
parafulmine
Benjamin Franklin pubblicò un'idea sul quotidiano francese Journal de
Paris. Le riflessioni di Franklin si basavano sul principio di
risparmiare
energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo, nel
1907, l'idea
venne ripresa dal costruttore
inglese
William Willet, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle
esigenze economiche provocate dalla
Prima guerra mondiale: nel
1916 la
Camera dei Comuni di
Londra
diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo
spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti paesi
imitarono la
Gran
Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una
priorità.
Adozione
dell'ora legale
Per un elenco degli stati che adottano l'ora legale, si può vedere la
voce
fuso orario.
Europa
Dal 1996
tutti i paesi dell'Unione
europea più la
Svizzera
adottano lo stesso calendario per l'ora legale, nonostante le polemiche di
alcuni stati membri.
Il protocollo che regolamenta l'ora legale in Europa stabilisce che per i
tre
fusi orari, Europa occidentale (UTC)
Europa centrale (UTC+1)
Europa orientale (UTC+2),
il cambio dell'ora avvenga l'ultima domenica di marzo e l'ultima domenica di
ottobre allo scoccare delle ore 01:00 UTC, cioè dalle ore 01:00/02:00/03:00
alle ore 02:00/03:00/04:00 in marzo, e viceversa in ottobre. Per i paesi che
adottano il fuso orario dell'Europa centrale (UTC+1) quando scattano le ore
2:00 antimeridiane dell'ultima domenica di marzo a
Berlino
gli orologi vengono spostati avanti di un'ora, cioè l'ora che inizia alle
2:00 e termina alle 3:00 viene soppressa. Nel passaggio inverso (che avviene
l'ultima domenica di ottobre), quando scattano le ore 3:00 antimeridiane si
riporta l'orologio indietro di un'ora, cioè l'ora che inizia alle 2:00 e
termina alle 3:00 viene ripetuta due volte.
Questi orari sono stati scelti perché sono quelli in cui la circolazione
dei treni e degli altri mezzi pubblici è ridotta al minimo e quindi si
minimizzano i disallineamenti rispetto agli orari giornalieri programmati.
Si noti come l'ora legale scatti contemporaneamente in tutta l'Unione: se il
cambio avviene dunque fra le 2 e le 3 nell'Europa centrale, avviene fra
l'una e le 2 in
Gran Bretagna e in
Portogallo, e fra le 3 e le 4 in
Grecia.
Italia
In Italia
l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel
1916, tramite
il
decreto legislativo n. 631 del
25 maggio,
ed è rimasta in uso fino al
1920. Tra il
1940 e il
1948 fu abolita
e ripristinata diverse volte a causa della
Seconda guerra mondiale. Durante l'occupazione
jugoslava di
Trieste
l'esercito
titino la vietò per segnare anche cronograficamente il distacco della
città
giuliana dall'Italia.
Venne infine adottata definitivamente con una legge del
1965, in
periodo di crisi energetica.
L'ora legale stabilita da tale legge, applicata per la prima volta nel
1966, durava
quattro mesi, dalla fine di
maggio alla
fine di
settembre; tale durata venne estesa a sei mesi nel
1981, iniziando
l'ultima domenica di
marzo e
terminando l'ultima di
settembre.
Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel
1996, insieme
al resto dell'Europa:
l'inizio rimane fissato all'ultima domenica di
marzo mentre
la fine è spostata all'ultima domenica di
ottobre.
Anche in Italia il cambio ora avviene tra le 2:00 e le 3:00. Quando scattano
le ore 2:00 antimeridiane dell'ultima domenica di marzo gli orologi vengono
spostati avanti di un'ora, cioè l'ora che inizia alle 2:00 e termina alle
3:00 viene soppressa. Nel passaggio inverso (che avviene l'ultima domenica
di ottobre), quando scattano le ore 3:00 antimeridiane si riporta l'orologio
indietro di un'ora, cioè l'ora che inizia alle 2:00 e termina alle 3:00
viene ripetuta due volte.
Svizzera
In
Svizzera l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel
1981. Dal 1996
segue il calendario dell'Unione
europea pur non facendone parte.
Paesi equatoriali
In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l'ora legale, in
quanto la variazione delle ore di luce durante l'arco dell'anno è minima e
non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare
uno spostamento di lancette in avanti di un'ora per aggiungere luce alla
sera.
Emisfero australe
Nell'emisfero
australe, essendo le
stagioni
invertite rispetto all'emisfero
boreale, anche l'ora legale segue un calendario invertito: in
Australia
è in vigore da
ottobre a
fine marzo o
inizio aprile,
con possibili variazioni da stato a stato[3],
mentre in
Brasile si va dalla terza domenica di
ottobre
alla terza domenica di
febbraio.
Altri paesi
In Africa
l'ora legale è scarsamente usata. In
Russia dal
2011 è stata abolita l'ora solare mantenendo così tutto l'anno l'ora legale.
Tale decisione è stata presa da
Dmitrij Medvedev con la motivazione che il cambio d'ora in inverno è
portatore di stress. La
Bielorussia, vista la vicinanza politica alla
Russia ha
deciso di adottare lo stesso sistema mantenendo l'ora legale. In
Ucraina
inizialmente si è pensato di adottare il sistema russo, ma si è poi
preferito mantenere lo stesso sistema dell'Unione Europea.
Vantaggi e svantaggi
Lo scopo dell'ora legale è quello di consentire un risparmio energetico
grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. L'ora legale non può
ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior
sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "sprecate" a causa delle
abitudini di orario.
Si consideri ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle
7: d'estate il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l'ora
legale è possibile sfruttare l'ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di
un'ora l'accensione della luce elettrica alla sera.
Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di
energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ha stimato che tra il
2004 ed il
2007 l'adozione
dell'ora legale ha consentito un risparmio di oltre 2,5 miliardi di
kilowattora, per un controvalore di 300 milioni di
euro. Il
risparmio per il solo 2007 è stato di 645,2 milioni di kilowattora.[senza fonte]
Lo stesso risparmio
energetico si otterrebbe con l'adozione di uno stile di vita che abbia orari
"centrati" rispetto al mezzogiorno (cioè dormire dalle 20 alle 4 anziché
dalle 23 alle 7).[senza fonte]
Su questi argomenti si innescano però considerazioni psicologiche che non
sono sotto il controllo dell'amministrazione.
Nei giorni immediatamente successivi al "cambio dell'ora" (ossia al
passaggio da ora solare a legale e viceversa),
alcune persone lamentano
disturbi dovuti all'alterazione del ciclo sonno-veglia[senza fonte].
Si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano
in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari (il cosiddetto
jet lag);
in questo caso però l'effetto è minore perché il cambiamento di orario è di
una sola ora e molte persone non avvertono alcun disturbo.
Da un sondaggio condotto dal
Codacons
risulta che gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari
all'ora legale. La stessa inchiesta ha tuttavia rilevato che la maggior
parte degli intervistati è a favore dell'abolizione dell'ora solare. Questa
soluzione comporterebbe l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, eliminando
i fastidi legati al cambio di ora: il problema sarebbe che d'inverno, con
meno ore di luce a disposizione, uno slittamento in avanti di alba e
tramonto potrebbe fornire sì un'ora di luce in più alla sera, ma anche una
in meno ogni mattina, mentre le attività umane continuerebbero a svolgersi
con lo stesso orario.[4].
Note
- ^
Legge comunitaria sull'ora legale.
- ^
Neviani/ Feyles -"Geografia generale"
- ^
(EN)
Adozione dell'ora legale in Australia
- ^
Comunicato stampa Codacons.
Il Codacons chiede l'eliminazione dell'ora solare: favorevole l'80% degli
italiani. 25-03-2012. URL consultato in data 30-03-2008.
Voci correlate
Collegamenti esterni