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05/01/2022 Capri adotta i suoi gatti, il Sindaco: «Sono cittadini a tutti gli effetti»
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Il Comune si farà carico dell’acquisto di alimenti e farmaci per i gatti liberi, un provvedimento nato per aiutare gli «abitanti animali capresi».
Il sindaco di Capri, Marino Lembo, spiega a Kodami i motivi che hanno spinto il Comune ad adottare le sue colonie feline:
«I gatti sono capresi a tutti gli effetti, sono abitanti animali e come tali abbiamo il dovere di provvedere anche a loro, il Comune si farà carico dell’acquisto di alimenti e medicinali per i suoi gatti liberi, un provvedimento nato per aiutare i referenti delle oltre 10 colonie feline censite sull'isola. Oltre a ciò distribuiremo appositi kit per il soccorso e la cura degli animali d'affezione liberi, gatti soprattutto. Un modo per aiutare i capresi, tradizionalmente amanti degli animali e soprattutto dei gatti, e compiere queste azioni in modo igienicamente corretto».
Riteniamo la sterilizzazione dei gatti liberi un passaggio fondamentale per la corretta gestione delle colonie sul territorio, da questa esigenza è nata due anni fa la convenzione con i medici veterinari presenti sull'isola. Si tratta di un canale utile anche alle famiglie con gatti che non hanno le possibilità economiche per sterilizzare privatamente.
In questo periodo ci sono molti gatti raffreddati, hanno bisogno come noi di cure e attenzione, pur mantenendo la loro libertà, ma per farlo nel modo corretto i referenti devono essere aiutati. Per questo abbiamo pensato di aiutare i volontari e i referenti delle colonie dando la possibilità di coordinarsi col Comune.
Il Comune ha adottato la gatta Hyppo che gira liberamente tra gli uffici e che è facile vedere tranquilla tra i faldoni e sulle scrivanie. Si è stabilita qui quando c'era ancora il comando dei vigili urbani, quando loro sono andati via ha scelto di restare e noi l'abbiamo accolta», un'eredità che il Sindaco e i suoi collaboratori sono stati ben felici di ricevere.
Se si ha una sensibilità pregressa queste azioni si fanno meglio. Durante il momento più buio del primo lockdown ho emanato un permesso per consentire ai cittadini di uscire per curare gli animali liberi.
La cultura che esiste sul nostro territorio è da sempre votata alla tutela dell'ambientale e degli animali, una componente molto radicata nella nostra tradizione.
Il rispetto per gli animali non rappresenta però solo un retaggio del passato, ma una abitudine viva nella piccola comunità della provincia di Napoli. Avere un animale in casa significa avere un affetto in più e, in questi tempi di emergenza pandemica, si tratta di una vera e propria pet therapy. Vedo che con il tempo la consapevolezza è aumentata. Mentre prima si entrava in un casa e si vedeva un animale si chiedeva "Perché lo hai preso?", adesso la gente entra e cerca automaticamente un compagno a quattro zampe».
Appena possibile inizieremo un ciclo di lezioni rivolte ai bambini incentrate sulla conoscenza degli animali. È fondamentale che acquisiscano fin da subito gli strumenti per approcciarsi nel modo corretto con cani, gatti e tutti gli animali nelle case. Anche per questo in occasione dell'ultima sagra non abbiamo fatto intervenire rivenditori di animali, vogliamo lanciare il messaggio che certi affetti non possono essere acquistati.
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