L' Università Verde di Torre del Greco ha diffuso un interessante decalogo sull' acqua scrivendo:
L'acqua potabile è un diritto per tutti i popoli della terra, ma oggi, a livello globale, sta crescendo il ricorso a forme di privatizzazione, per cui l'acqua è considerata un business, un semplice bene economico da scambiare e perfino quotare in Borsa.
L'acqua è un diritto umano, che appartiene a tutti gli esseri umani e come tale va tutelato e garantito, lontano da ogni tipo di speculazione..
Si pensi alle falde acquifere che spesso sono gestite irresponsabilmente, ignorando il loro valore di polmoni idrici della natura e di riserve per prevenire la siccità, già di per sé aggravata dai cambiamenti climatici..
Indispensabile, pertanto, è l'impegno di tutte e tutti noi per la difesa dell'Acqua, perché diventi Bene Comune e diritto di tutti , soprattutto considerando che oggi, nel 21° secolo, 2,2 miliardi di persone vivono senza garanzia di accesso all’acqua potabile e 4,5 miliardi senza servizi igienici di base..
Il 22 marzo viene celebrata la Giornata mondiale dell'acqua: oltre un miliardo di persone al mondo non ha accesso all'acqua pulita e due miliardi e mezzo vive in aree prive di servizi igienico-sanitari.
Da qui la necessità di avviare un consumo responsabile, una delle parole chiave che deve essere promossa ogni volta per salvare "Sorella Acqua" poichè la risorsa-acqua che non può di certo essere considerata inesauribile.
La giornata mondiale dell'acqua è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio.
Le agenzie promotrici e le organizzazioni non governative hanno messo in luce il fatto che un miliardo di persone non hanno accesso all'acqua pulita e la struttura patriarcale, dominante in certi Paesi, che determina la priorità nella fruizione dell'acqua disponibile.
Sorella Acqua: l' Acqua, un Bene prezioso
L'acqua, come la religione e l'ideologia, ha il potere di muovere milioni di persone. Sin dalla nascita della civiltà umana, i popoli si sono trasferiti in prossimità dell'acqua.
I popoli si spostano quando l'acqua è troppo scarsa e quando ce n'è troppa. (Gorbaciov)
Un tempo - erano gli anni della guerra fredda - si annunciava il possibile arrivo a Roma degli odiati cosacchi sovietici pronti ad abbeverarsi all’acqua delle fontane di piazza San Pietro. Ora invece - sotto la minaccia di una reale crisi idrica - dovrebbe essere il mondo occidentale a bere l’acqua della Russia.
Le previsioni, infatti, sono per noi pessime. Si dice che siamo agli sgoccioli, mentre Mosca fa sapere, con orgoglio, che le sue risorse idriche sono eccezionali perchè l’immenso territorio che va dal Baltico al Pacifico rappresenta uno dei polmoni verdi della terra, con una vastissima estensione di foreste boreali e altrettanti giganteschi bacini di fiumi di portata continentale. E mentre gli esperti di Putin annunciano che il Cremlino potrà, senza difficoltà alcuna, inserirsi nella prevedibile “corsa all’acqua” dei prossimi 15-30 anni, si comprende subito che oltre ai tubi del gas siberiano ci dovremo attaccare anche a quelli che portano acqua che arriva dal freddo.
C’è, infatti, un allarme generale che viene lanciato a livello dell’Onu e che riguarda la situazione delle risorse idriche mondiali. Le previsioni, secondo gli esperti, annunciano che nei prossimi venti anni saranno due miliardi le persone che vivono nelle regioni più aride della Terra a rimanere prive di acqua, mentre due terzi dell’intera popolazione del pianeta non avrà acqua a sufficienza.
Info Acqua
|