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18/11/2005 Emergenza Cina. Nuova Investigazione, condotta da Swiss Animal Protection e EAST International (www.infolav.org)
Una nuova investigazione, condotta da Swiss Animal Protection e EAST
International, ha portato alla luce orrori inimmaginabili
all’interno degli allevamenti di animali da pelliccia in Cina:
animali rinchiusi in anguste gabbie di rete metallica, completamente
spoglie e senza riparo. Una prigionia che provoca gravi effetti sul loro
comportamento: stereotipie, passività, automutilazione, problemi di
riproduzione, fino all'infanticidio.
Al momento dell’uccisione gli animali, portati nei mercati all’ingrosso
dove le grandi compagnie vanno ad acquistare le pelli, vengono
storditi con ripetuti colpi alla testa, inferti con un bastone, con
una barra metallica, oppure prendendo gli animali dalle zampe posteriori
e sbattendoli a terra con violenza. Gli animali lottano, hanno
convulsioni, infine giacciono tremanti a terra: molti rimangono vivi.
Poi arriva l’accetta, ma non per finirli, per mutilare la zampe. La
scuoiatura avviene quando molti sono ancora coscienti; anche alla
fine respirano ancora e il cuore continua a battere, i movimenti del
corpo e degli occhi sono evidenti per altri 5/10 minuti.
Tutto questo è documentato da foto, filmati e rapporti.
Puoi vedere con i tuoi occhi se te la senti:
www.nonlosapevo.com
Si tratta di una breve riduzione per non turbarti troppo.
Dagli allevamenti cinesi provengono la maggior parte degli inserti
che vedi nei parka, nei guanti, negli stivali e perfino nei peluche che
affollano le vetrine. Articoli a basso costo e ad alto tasso di
crudeltà.
La campagna LAV
La LAV, a fianco delle associazioni SAP e EAST INTERNATIONAL, sta
sviluppando una forte campagna di sensibilizzazione ed informazione
dell’opinione pubblica su quanto sta accadendo in Cina, grazie alla
complicità del mercato della moda.
Chiediamo al Governo Italiano di approvare al più presto un bando
nazionale che vieti l’importazione e la commercializzazione di pelli e
pellicce provenienti dalla Cina.
Puoi aiutarci
firmando la petizione e informando tutti i tuoi amici su quello che
succede ogni giorno in Cina: scarica e diffondi il video denuncia, o
invita i tuoi amici a visitare il sito
www.nonlosapevo.com
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