Nel Lazio un ombrellone e due lettini possono arrivare a costare fino a
30 euro al giorno. E' il risultato di una ricerca del Portale del
consumatore.
Si preannuncia un'estate caliente per amanti del
litorale laziale. E non ci riferiamo all'aumento delle temperature
ma a quello di lettini e ombrelloni, il cui prezzo registra un + 13%.
Secondo un'indagine condotta dal Portale del consumatore, per una giornata
in spiaggia quest'anno si potrà arrivare a spendere fino a 30 euro. E ciò
nonostante il congelamento temporaneo dei canoni demaniali. Costi che
incidono sul portafogli, considerato anche il costo di parcheggi e bar
presso gli stabilimenti balneari. Dure le reazioni delle associazioni dei
consumatori, che invitano i cittadini a prediligere gli arenili gratuiti.
Ombrellone e due lettini? Possono costare dai 15 euro
giornalieri di Ostia fino 25/30 euro di Sperlonga. Aumenti che sono ben al
di sopra del tasso attuale di inflazione. Il caro-spiaggia nel Lazio diventa
ancora più evidente per gli abbonamenti settimanali (150-210 euro) e mensili
(400-750). Sono prezzi che pongono la regione fra le zone più care d'Italia,
dopo Liguria e Toscana. Se si aggiungono le quote da pagare per il
parcheggio ed il bar, ecco che la vacanza si fa veramente "salata".
Gli operatori del settore si giustificano con diverse
argomentazioni. C'è "chi ammette - afferma il Portale dei
consumatori - aumenti del 10% circa e chi inventa nuove strategie come la
formula dell'happy-hour per attrarre più clienti e ancora tariffe diverse
per ingressi differenziati. Ma c'è anche chi, orgoglioso, ci tiene a
ribadire che i prezzi sono rimasti invariati. Sul sito
(www.portaleconsumatori.it) si può trovare una tabella dei prezzi aggiornata
senza dimenticare un riferimento a quelli che sono i diritti dei bagnanti
che, in tanti, hanno deciso di difendersi dal caro prezzi scegliendo la
spiaggia libera".
Le associazioni dei consumatori reagiscono al fenomeno
consigliando di "boicottare" gli stabilimenti. «I balneari - dichiarano le
associazioni - hanno sottoscritto un accordo con l'ex ministro del Turismo,
Francesco Rutelli, con il quale si impegnavano a non aumentare i prezzi, in
cambio del raddoppio della durata delle concessioni (da 10 a 20 anni). Con
quali scuse possono giustificare ora questi nuovi rincari?». L'Adoc presto
divulgerà un prontuario con tutti gli arenili gratuiti del Lazio, mentre il
Codacons propone ai Comuni marini di imitare il modello francese: ossia
rendere possibile l'apertura di chioschetti ai privati sulle spiagge libere,
in cambio della pulizia dell'arenile.
http://www.helpconsumatori.it
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