Il sito ufficiale del ministero degli Affari
Esteri (http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it),
in questo momento, non riporta alcuna raccomandazione specifica
legata agli attentati in Turchia. Ci sono indicazioni generali sulle
precauzioni standard, ma l'ultimo aggiornamento è dello scorso 9 agosto. È
quanto dichiara l'Aduc, alla quale giungono molte segnalazioni da parte di
turisti o parenti di coloro che sono in viaggio in Turchia che chiedono come
comportarsi.
"Dal punto di vista contrattuale - sottolinea l'Aduc
- non esistendo alcuna presa ufficiale di posizione che dia
indicazioni di non partire per quel Paese, i contratti stipulati per gli
specifici viaggi hanno valore al 100%. Questo non esclude, però, che
l'operatore turistico possa decidere in modo diverso e più favorevole al
consumatore, sia per l'interruzione del viaggio che per la non partenza; per
cui è conveniente comunque chiedere al tour operator cosa pensa di fare in
questa situazione".
L'associazione consiglia anche, nel caso fosse stata stipulata
una specifica assicurazione, di farla valere in questo contesto.
Infatti, spiega l'Aduc, se nel frattempo il ministero degli Affari Esteri
prende una qualche decisione e inserisce la Turchia fra i Paesi
sconsigliati, è diritto del turista, per chi è in viaggio, tornare in Italia
e avere il rimborso di quella parte dei servizi di cui non ha usufruito;
mentre chi avrebbe dovuto partire ha diritto al rimborso ed, eventualmente,
a scegliere un'altra destinazione usufruendo del medesimo importo che aveva
versato, aggiungendo altri soldi se il costo è maggiore o usufruendo del
rimborso della differenza se il costo è minore.
Infine, l'ultimo consiglio di Aduc è quello di rivalersi nel caso
in cui l'operatore turistico non fosse disponibile a ciò che invece
è diritto del turista, con una raccomandata A/R di messa in mora. Sul sito
dell'associazione si può trovare una scheda pratica che spiega come
impostarla e come scriverla:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051
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