Tre anni, il cardinale Joseph Ratzinger veniva
eletto al soglio pontificio, come nuovo papa, dopo Giovanni Paolo II. Vi
proponiamo il bilancio tracciato da Giovanni Maria Vian sull'Osservatore
Romano.
La
testimonianza di Papa Benedetto
di Giovanni Maria Vian - Osservatore Romano del 19 aprile
Da tre anni Joseph Ratzinger è vescovo di Roma. L'anniversario della sua
elezione - una delle più rapide nella storia, in un conclave che mai era
stato così numeroso - ricorre mentre il Papa è negli Stati Uniti
d'America, e il significato di questa coincidenza può essere ritrovato
in una frase raccolta da "Usa today". Giovedì, il quotidiano più diffuso
nel Paese s'interrogava infatti sul fenomeno, fino a poche settimane fa
del tutto inaspettato, dell'interesse che ha suscitato la visita papale,
muovendo per l'occasione diverse decine di migliaia di persone da ogni
parte dell'Unione.
Un fenomeno spiegato da CeAnne Laramee con semplicità: "Il mondo - ha
dichiarato al giornale la donna, venuta appunto a Washington dalla
Florida con due figlie - ha bisogno di vedere l'amore che Gesù vuole
donare a noi tutti". Ecco, è proprio questo il significato essenziale
del servizio che, come successore di Pietro, Benedetto XVI sta svolgendo
con gentile mitezza: testimoniare l'amore di Cristo per renderlo
visibile e mostrarne la credibilità nel mondo di oggi. Come ora il Papa
sta facendo nel suo percorso americano, vero e proprio viaggio
missionario che è finalizzato ad annunciare, a un grande Paese e davanti
all'Organizzazione delle Nazioni Unite, Cristo nostra speranza.
A questa speranza, nella quale siamo salvati, Benedetto XVI ha dedicato
lo scorso autunno la sua seconda enciclica, per richiamare ciò che
davvero importa nel frastuono di tante voci: non un'ideologia e nemmeno
una morale che si aggiungerebbero a tante altre, ma l'incontro unico con
una persona che è in grado di cambiare la vita di ogni essere umano,
secondo l'affermazione iniziale dell'enciclica programmatica del
pontificato, dedicata a Dio che è amore. Ed è un annuncio quello del
Papa intenzionato a mostrare come sia possibile superare
l'individualismo, il relativismo e il materialismo che segnano le nostre
società e favoriscono l'ingiustizia, offuscando la speranza più profonda
del cuore umano e mettendo a tacere la stessa legge iscritta nelle
coscienze: quella ragione che permetterebbe invece a credenti e non
credenti di procedere insieme.
Da tre anni la predicazione di Benedetto XVI è così rivolta senza
stancarsi ad annunciare a donne e uomini del nostro tempo, e con il loro
linguaggio, la verità di Cristo. In continuità con la tradizione
cattolica, che è dinamica e vitale proprio perché rivolta al futuro,
alla venuta definitiva dell'unico Signore.
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