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19/04/2008 Il papa negli Stati Uniti. La quinta giornata (Mattia Bianchi - Angela Ambrogetti , http://www.korazym.org)

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Nella cattedrale della Grande Mela, il papa riflette sulle luci e sulle ombre della Chiesa e parla ancora dello scandalo pedofilia. Nel pomeriggio americano, l'incontro con i giovani e i seminaristi nel seminario di St. Joseph.

Seconda giornata a New York per Benedetto XVI, che incontra le realtà della Chiesa locale. In mattinata, la messa nella cattedrale di Saint Patrick, sulla Fifth Avenue, a cui partecipano i sacerdoti e i religiosi della East Coast. Nel pomeriggio, l'incontro con i giovani e i seminaristi nel seminario di St. Joseph a Yonkers, sobborgo di New York. Venerdì, la storica visita alle Nazioni Unite, gli incontri con gli ebrei e i leader cristiani.

GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA
 

Ore 18,00 (24,00 ita): L'INCONTRO CON I GIOVANI
L'esempio dei santi per testimoniare la fede, di fronte alle manipolazioni del cuore e dello spirito, nella consapevolezza che il cristianesimo non è un insieme di proibizioni e che la libertà non comporta un "disimpegno da", ma un "impegno per" scoprire la verità. Benedetto XVI invita i giovani a pensare in grande: li incontra negli spazi all'aperto del seminario di san Giuseppe a Yonkers, dove lo aspettano in 10mila, insieme a 300 seminaristi e un gruppo di ragazzi disabili, che il papa saluta in una sala interna. Di fronte al papa scorrono le immagini tipiche delle Giornate mondiali della gioventù: l'entusiasmo espresso con gli striscioni variopinti, gli applausi e i cori, e il canto di "Buon compleanno" in tedesco, particolarmente apprezzato. Su tutto però, la capacità di ascolto, aspetto non scontato per un discorso complesso, che tuttavia, scorre veloce (in pieno stile ratzingeriano), prendendo l'interlocutore quasi per mano. La riflessione del papa parte dalle immagini di santi e beati nordamericani poste davanti ai ragazzi: esempi di vita per rispondere ai comportamenti che "soffocano la speranza".


L'incontro con i giovani (Foto Reuters/Ap Photo)

Benedetto XVI lo sa bene e ricorda gli anni di quando era "teenager", rovinati dal nazismo, "regime infausto che pensava di possedere tutte le risposte". Un potere distruttivo che anche oggi rimane, sebbene sotto altre forme. Sono le tenebre del cuore (il dramma della droga, della povertà, del razzismo), ma anche quelle legate alla manipolazione della verità, al relativismo. E' per questo che chi scopre la verità (ovvero Cristo), ha il dovere di comunicarla. "A volte siamo considerati persone che parlano soltanto di proibizioni - dice - Niente potrebbe essere più lontano dalla verità! Un autentico discepolato cristiano è caratterizzato dal senso dello stupore. Stiamo davanti a quel Dio che conosciamo e amiamo come un amico, davanti alla vastità della sua creazione e alla bellezza della nostra fede cristiana". Un cammino da percorrere attraverso la preghiera, il silenzio e la carità, per dare risposta alle domande più profonde e capire che Gesù Cristo è "la speranza che mai delude".

Ai ragazzi disabili, infine, l'invito ad entrare nella prospettiva dell'amore incondizionato di Dio. "A volte - ha detto - è arduo trovare una ragione per quanto appare soltanto come una difficoltà da superare o un dolore da affrontare. Nonostante ciò la fede ci aiuta a spalancare l’orizzonte al di là di noi stessi e vedere la vita come Dio la vede". La cronaca
- Le parole del papa
- Il video




Il papa sulla Quinta Strada (Foto Reuters/Ap Photo)

Ore 14,00 (20,00 ita): PER LE STRADE DI NEW YORK E IL MESSAGGIO ALLA RADIO
Bagno di folla per Benedetto XVI, che ha attraversato Manhattan in papamobile, dopo aver pranzato in arcivescovado. Migliaia di persone aspettavano da ore per vederlo passare sulla Quinta Strada con cartelli augurali e bandierine biancogialle. I clacson che suonavano a causa del traffico bloccato si sono fusi alle grida di entusiasmo dei fedeli. Da segnalare anche la battuta del papa ai microfoni di Radio Sirius: "Tramite i media si puo' partecipare bene alla vita della Chiesa. I mass media mi aiutano a svolgere il mio compito, che è quello di annunciare il Vangelo". E ancora: "Ero venuto per confermarvi nella fede, siete voi che avete confermato anche me''.

Ore 10,00 (16,00 ita): LA MESSA IN CATTEDRALE
Luci e ombre della Chiesa, ma sguardo positivo rivolto al futuro. C'è questo nelle parole che il papa pronuncia durante la messa celebrata per i sacerdoti, i religiosi e le religiose americani nella cattedrale di St. Patrick, a New York. "Forse abbiamo perso di vista che in una società in cui la Chiesa a molti sembra essere legalista ed istituzionale la nostra sfida più urgente è di comunicare la gioia che nasce dalla fede e l'esperienza dell'amore di Dio", ha detto ricordando che "non è un compito facile in un mondo che può essere incline a guardare la Chiesa dal di fuori". Il mondo, dice il papa, "sente profondamente un bisogno di spiritualità, ma trova difficile entrare nel mistero della Chiesa", anche a causa "dei peccati e dalle debolezze dei suoi membri". L'invito è a "non cedere alla frustrazione, alla delusione e addirittura al pessimismo circa il futuro", perchè Dio trasforma ogni situazione umana, crea vita dalla morte e sa "rischiarare anche la morte più buia". Il papa si è anche soffermato sulle troppe divisioni all'interno della Chiesa: "Una delle grandi delusioni che seguirono il Concilio Vaticano II - ha detto penso sia stata per tutti noi l'esperienza di divisione tra gruppi diversi, generazioni diverse, e membri diversi della stessa famiglia religiosa". Per il papa, invece, il "rinnovamento spirituale" voluto dal Concilio può "rinforzare la Chiesa nella santità e nell'unità indispensabili per la proclamazione efficace del Vangelo nel mondo di oggi".


Il papa celebra la messa nella cattedrale di Saint Patrick (Foto Reuters / AP Photo)

Ma Benedetto XVI affronta anche, ancora una volta,  lo scandalo della pedofilia che ha travolto il cattolicesimo nord-americano: "Vorrei dire una parola circa gli abusi sessuali che hanno causato tanta sofferenza: ho già avuto modo - ha osservato - di parlare di questo e del conseguente danno per la comunità dei fedeli. Qui desidero semplicemente assicurare a voi, cari sacerdoti e religiosi, la mia vicinanza spirituale, mentre cercate di rispondere con speranza cristiana alle continue sfide presentate da questa situazione, e mi unisco a voi affinché questo sia un tempo di purificazione per ciascuno e per ogni singola Chiesa e comunità religiosa, sia un tempo di guarigione''. La cronaca
 - Le parole del papa
 - Il video

Intenso anche il saluto finale: “San Pietro era un uomo con difetti e limiti che è poi diventato la roccia per la Chiesa: grazie per il vostro amore per il successore di Pietro, le vostre preghiere lo aiuteranno nonostante i suoi limiti e la sia povertà spirituale ad essere papa in questo momento storico”. Così Benedetto XVI ha ringraziato il cardinale Bertone che a nome di tutti i cattolici ha fatto gli auguri al papa per i suoi tre anni di pontificato al termine della celebrazione della Messa a San Patrizio. In spagnolo ha ringraziato per i tre grandi doni di questi anni: le due encicliche sull’Amore e sulla Speranza e la meditazione Su Gesù di Nazareth. Un grazie anche per “il suo viaggio in questa terra impregnata di religiosità e santità”, ha detto il cardinale, e per la sua intenzione di mostrare l'intelligenza cristiana della fede, il giusto che separa il vero dal falso, in una appassionata proclamazione della verità e del bene. Grazie anche, ha concluso Bertone, per la sua tenerezza di padre universale: "Con amore filiale e fedeltà le diciamo: ad multos annos”. Più di un minuto di applauso dei duemila e più presenti ha sottolineato l’augurio.

Ore 09,30 (15,30 ita): L'ARRIVO IN CATTEDRALE
Benedetto XVI è giunto alla Cattedrale di San Patrizio, sulla Quinta Strada a Midtown Manhattan, dove celebrerà un messa davanti a circa 2.800 tra preti, diaconi, frati e suore, mentre i fedeli presenti sono circa 5mila. Il corteo papale ha percorso lentamente l'arteria centrale di New York, in senso contrario, da sud verso nord, prima di fermarsi all'altezza del Rockfeller Center. Il papa è stato accolto, tra gli applausi e le urla dei fedeli, sul sagrato della Cattedrale dall'arcivescovo di New York cardinale Edward Egan e dal sindaco della città Michael Bloomberg, che lo hanno accompagnato all'interno di San Patrizio, una basilica monumentale in stile neogotico che sembra perduta in mezzo ai grattacieli del centro di Manhattan. Benedetto XVI porta sulle spalle la tradizionale mantellina di ermellino bianco.

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