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17/04/2008  In Polonia scoppia il caso del vescovo Glodz. Ma prevalgono segnali di distensione (Mattia Bianchi,  http://www.korazym.org)

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Nei giorni scorsi, la probabile nomina di mons. Glodz come arcivescovo di Danzica aveva suscitato le proteste anche di Lech Walesa. Le indiscrezioni sono state confermate dalla decisione di Benedetto XVI.

Non è servita a nulla la polemica sollevata nei giorni scorsi in Polonia. Confermando le indiscrezioni della vigilia, il papa ha nominato mons. Slawoj Leszek Glodz, arcivescovo metropolita di Danzica. Una scelta vista come il fumo negli occhi da ampi settori dell’opinione pubblica che non perdonano al nuovo vescovo posizioni conservatrici. Contro la nomina, era sceso in campo anche l’ex presidente Lech Walesa, leader storico di Solidarnosc, con dichiarazioni che non lasciavano alcun margine di interpretazione: “Per la Chiesa di Danzica sarebbe una disgrazia”. Mons. Gloidz sarebbe troppo diverso dal predecessore, mons. Tadeusz Gloclowski, vescovo dal 1984, aperto al dialogo e convinto europeista.


Il vescovo uscente, mons. Tadeusz Gloclowski

Al contrario, mons. Glodz, per anni primo cappellano dell'esercito polacco, è noto per le sue simpatie per Radio Maryja, l'emittente ultraconservatrice e, secondo la stampa polacca, sarebbe vicino al partito dei gemelli Kaczynski (Pis), alla Lega delle famiglie polacche (Lpr) e a Samoobrona (Autodifesa) del leader populista Andrzej Lepper dei cattolici ultraconservatori. Proprio per questo, alcuni intellettuali polacchi, tra cui lo storico Aleksander Hall, avrebbero anche preparato una lettera al papa, poi non spedita, per chiedere il rispetto della “linea con cui la diocesi fu guidata dall'arcivescovo Goclowski”. Dall’episcopato locale non era arrivata alcuna reazione, se non l’invito a rispettare le decisioni del papa e a non intromettersi in una questione interna.

Del resto, la nomina ormai è definitiva e anche i critici sembrano lanciare segnali di distensione. Lo stesso Lech Walesa ha usato toni più diplomatici, dichiarando fedeltà alla Chiesa e osservando che ''le sfide dello Spirito Santo sono diverse''. Felice per la nomina si è detto invece padre Henryk Jankowski, il controverso ex capellano di Solidarnosc, allontanato dall'arcivescovo Goclowski dalla parocchia di Santa Brigida a Danzica per motivi di salute e la scarsa tolleranza dimostrata verso gli ebrei. ''E' una grandissima gioia, di colpo mi p tornata la salute'', ha detto.

Molto contento anche il cardinale di Cracovia Stanislaw Dziwisz, amico di Glodz. E' ''un uomo molto preparato che ha esperienza romana, - ha spiegato - parla le lingue e conosce bene il mondo''. Da parte sua, l'arcivescovo uscente di Danzica, mons. Goclowski ha invitato i fedeli ad accogliere in pace il suo successore, spiegando tuttavia che Glodz è una persona di ''carattere ben diverso'' dal suo e dovrà ''imparare a conoscere la Chiesa di Danzica''.

La foto: il nuovo arcivescovo di Danzica, mons. Slawoj Leszek Glodz

http://www.korazym.org
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