Partenza da Fiumicino e conferenza stampa in
aereo. Durante il viaggio per gli Stati Uniti, il papa parla dello
scandalo pedofilia tra il clero, ma anche di laicità e diritti umani.
Il papa è arrivato in aeroporto alle 11,30 con il seguito, composto
anche dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e da alcuni
cardinali americani che risiedono a Roma come il cardinale Francis
Stafford. Alle 12 precise l’aereo si muove dalla pista e si alza in volo
. Alcuni pensano che potrebbe essere l’ultimo viaggio siglato Alitalia e
fotografano le bandierine del Vaticano e dell’Italia che svettano per
qualche altro minuto sulla fusoliere.
Il papa arriva all'aeroporto di Fiumicino (Foto di Angela Ambrogetti/Korazym.org)
L'INCONTRO CON I GIORNALISTI. Alle 13, prima del
pranzo, la conferenza stampa del pontefice con i 70 giornalisti. Tra i
temi della conferenza, il problema della pedofilia. Benedetto XVI ha
confermato il suo impegno a fare "tutto il possibile" perché non si
ripetano i casi dei preti pedofili che hanno scosso la Chiesa cattolica
negli Usa. "I pedofili saranno completamente esclusi dal sacerdozio", ha
assicurato Benedetto XVI conversando in aereo."Ci vergognamo
profondamente e faremo tutto il possibile affinché questo non si ripeta
in futuro". Il papa ha assicurato che la Chiesa cercherà di selezionare
i candidati al sacerdozio "in modo che solo le persone davvero integre
possano esservi ammesse". "E' più importante avere buoni preti che avere
molti preti", ha sottolineato. Il papa ha ricordato che lo scandalo
degli abusi sessuali ha causato "gravi sofferenze" alla Chiesa negli
Stati Uniti.
"Se leggo le storie di quelle vittime - ha affermato - è difficile per
me comprendere come sia stato possibile che i sacerdoti abbiano tradito
in questo modo la loro missione di alleviare, di dare l'amore di Dio a
quei bambini". Il papa ha indicato tre linee di azione: a livello
giuridico, ha spiegato, ''la pedofilia è assolutamente incompatibile con
il sacerdozio'' (''Non parlo qui di omosessualità'', spiega). Il secondo
livello è ''quello di un impegno collettivo per aiutare le vittime''; il
terzo è quello della prevenzione nei seminari: ''qui ci deve essere - ha
ammonito - una profonda preparazione spirituale, umana e intellettuale
degli aspiranti sacerdoti''.
Il pontefice ha lodato anche il modello di laicità degli Stati Uniti, un
"concetto positivo" che nasce dare ''autenticità e libertà alla fede''.
''Certamente - ha aggiunto - non possiamo importarlo nel contesto
europeo; però bisogna osservarlo e prenderlo come esempio''. Quanto
all'incontro con il presidente Bush, Benedetto XVI ha annunciato che
parlerà del problema dell'immigrazione negli Stati Uniti, chiedendo ''un
maggiore impegno'' negli aiuti ai paesi latino-americani, anche per
fermare, nel lungo periodo, l'esodo da sud a nord. Sul discorso all'Onu,
invece, i contenuti verteranno sui diritti umani e i ''principi non
negoziabili''. ''Bisognare tornare - ha spiegato - ai valori della
dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, di cui ricorre quest'anno
il 60/o anniversario''. Essi, ha detto, costituiscono ''la coscienza
dell'umanita'''. La diplomazia internazionale deve così affondare le sue
radici ''nei diritti umani, valori non negoziabili, fondamento di tutte
le culture, iscritti nello stesso essere umano''.
Il papa sale sull'aereo (Foto Reuters)
I TELEGRAMMI. Dopo pranzo, ancora riposo e lavoro
per il papa e il seguito fino alle 22, ora di Roma. Come sempre, in
volo, il pontefice invia e riceve telegrammi ai capi di Stato dei paesi
sorvolati (in questo caso l'Italia e la Francia). Napolitano ha ricevuto
un saluto per tutti gli italiani e ha risposto a sua volta: "Santità -
ha scritto - desidero farle pervenire un sentito ringraziamento per il
messaggio che ha voluto cortesemente inviarmi alla partenza per il suo
viaggio apostolico negli Stati Uniti d'America. Ella si appresta a
visitare un paese che attribuisce un rilievo centrale ai nobili valori
della democrazia e della libertà e che è chiamato a svolgere un ruolo di
grande importanza nella vita internazionale. Sono certo che il suo
messaggio di pace e di solidarietà fra i popoli verrà accolto con
emozione e piena condivisione del suo alto e profondo valore. Alla
vigilia del suo genetliaco - conclude il Capo dello Stato - mi è gradito
rivolgerle i migliori auguri di benessere e serenità e rinnovarle i
sensi della mia profonda stima e considerazione".
All'arrivo a Washington, alla base di Andrews, sarà il presidente George
Bush a ricevere il papa alla scaletta, fatto insolito che sottolinea
l'importanza della visita. I vescovi americani hanno preparato una
notevole copertura mediatica, a cominciare dal sito internet della
Conferenza episcopale dove si potrà seguire la visita in streaming
video.
http://www.korazym.org
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