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17/03/2007  Il papa in Austria. I vescovi annunciano il programma della visita (Mattia Bianchi, http://www.korazym.org)

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Un pellegrinaggio di tre giorni per celebrare gli 850 anni di fondazione del santuario mariano di Mariazell. Si pensa già alla trasferta di Benedetto XVI in Austria, in programma dal 7 al 9 settembre.

Un pellegrinaggio di tre giorni per celebrare gli 850 anni di fondazione del santuario mariano di Mariazell. Nel giorno dell’annuncio ufficiale del viaggio in Brasile, si pensa già alla trasferta di Benedetto XVI in Austria, in programma dal 7 al 9 settembre. I vescovi del paese, al termine della plenaria della conferenza episcopale, hanno infatti annunciato i particolari della visita, già approvati dal pontefice. Benedetto XVI arriverà a Vienna nella tarda mattinata del 7 settembre e il primo atto che compierà sarà la preghiera alla colonna di Maria, nel centro della città. A seguire, l’incontro con le autorità politiche e il corpo diplomatico, nel palazzo Hofburg. Il giorno successivo, appuntamento al santuario di Mariazell, dove è prevista una Santa Messa per l’850mo anniversario, mentre nel pomeriggio il papa presiederà la recita dei Vespri con i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i diaconi nella basilica di Mariazell. Domenica 9 settembre, Santa Messa a Vienna, nella cattedrale di Santo Stefano e recita dell’Angelus nella piazza antistante dove si riuniranno almeno 25mila giovani. Nel pomeriggio, infine, è in programma un incontro con il mondo del volontariato della Chiesa e della società. Un’occasione di confronto, prima del rientro a Roma in serata.

Il santuario di Mariazell

Stando a quanto tramandato nel corso dei secoli, Mariazell fu fondata il 21 dicembre 1157. La prima menzione di Cell in un documento ufficiale risale al 1243. Nel 1330 la chiesa della Nostra Signora di Zell viene citata in un breve atto d’indulgenza dell’arcivescovo di Salisburgo Friedrich III come un luogo di pellegrinaggio molto frequentato. Di grande importanza per Mariazell fu il conferimento dell’indulgenza completa nel 1399 da Papa Bonifacio IX per la settimana dopo l’ottava dell’Assunzione della Vergine; portò allo sviluppo di riti di penitenza e di processioni che anche dopo la revoca dell’indulgenza restarono vivi e sono documentati fino all’età barocca. L’affluenza dei pellegrini aumentò in continuazione. Intorno al 1400 Mariazell era un luogo di pellegrinaggio conosciuto anche all’estero: già allora pellegrini provenienti dalla regione dell’odierna Baviera, dalla Boemia, dalla Francia, dall’Italia, dalla Croazia, dalla Polonia, dalla Germania, dalla Svizzera e soprattutto dall’Austria e dall’Ungheria cercavano aiuto presso la Madonna delle Grazie di Mariazell.

Oggi, Mariazell è meta anche dei pellegrini provenienti dagli stati limitrofi orientali e meridionali confinanti con l’Austria così che questa piccola cittadina di meno di 2mila abitanti ospita ogni anno più di un milione di pellegrini e visitatori. La chiesa gotica, risalente al sec. XIV fu ampiamente modificata nel 1644-83 da Domenico Sciassia, che elevò sulla facciata le due torri a fianco della preesistente torre gotica e costruì le cappelle laterali e la grande navata trasversale con cupola centrale. Un portale gotico a rilievi immette nel grandioso interno a tre navate e gallerie, trasformato dal barocco; al centro, prima del transetto ed isolata, la Gnadenkapelle, cappella miracolosa ove è venerata la statua romanica della Madonna del sec. XII detta Magna Mater Austriae, racchiusa entro un fastoso altare d’argento disegnato da Ficher von Erlach il giovane ed eseguito ad Augsburg. Secondo un’antica tradizione, la statua lignea viene abbellita con vestiti che sono per la maggior parte doni di donne nobili. La statua nello sua stato originale (vedi accanto, su un francobollo) è possibile ammirarla solo il giorno della festa del santo patrono, 8 settembre Nascita di Maria ed il 21 dicembre, giorno della fondazione della Basilica di Mariazell. Dietro la cappella, è l’ altare maggiore, una grandiosa opera d’arte dedicata alla Santissima Trinità.

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