Mercoledì 29 novembre
Ore 12,00. Omelia Santa Messa alla Casa di Maria -
Efeso
Il papa arriva ad Efeso ed incontra il “piccolo gregge di
Cristo” che vive in Turchia, “per incoraggiarlo e manifestargli
l’affetto della Chiesa intera”. Nel santuario di Meryem Ana Evì, la
celebrazione della Santa Messa alla presenza di 2mila fedeli arrivati
dalle città vicine, tra cui Izmir, Mersin, Iskenderun e Antakia. Nella
sua omelia, Benedetto XVI riflette sulla figura della Madonna come Madre
della Chiesa e Madre dell’unità e prega per la pace tra i popoli,
soprattutto nella Terra che chiamiamo “santa”, e che tale è ritenuta sia
dai cristiani, che dagli ebrei e dai musulmani”. La richiesta di pace è
estesa a tutta l’umanità e di questa pace, spiega il papa, “la Chiesa è
chiamata ad essere non solo annunciatrice profetica” ma, più ancora,
“segno e strumento”. “Proprio in questa prospettiva di universale
pacificazione, - continua - più profondo ed intenso si fa l’anelito
verso la piena comunione e concordia fra tutti i cristiani”. L’omelia
del papa si conclude poi con il ricordo di don Andrea Santoro e l’invito
ai cristiani a non arrendersi. “Con questa visita – dice Benedetto XVI –
ho voluto far sentire l’amore e la vicinanza spirituale non solo miei,
ma della Chiesa universale alla comunità cristiana che qui, in Turchia,
è davvero una piccola minoranza ed affronta ogni giorno non poche sfide
e difficoltà”. “Maria ci insegna che fonte della nostra gioia ed unico
nostro saldo sostegno è Cristo, e ci ripete le sue parole: “Non temete”
(Mc 6,50), “Io sono con voi” (Mt 28,20). Al suo braccio potente noi ci
affidiamo (cfr Lc 1,51)”.
29/11/2006 Il papa ai cristiani di Efeso: non temete piccolo gregge
Il testo integrale.
Ore 20,00: Saluto al patriarca ecumenico - Istanbul
Un
incontro “ripieno di autentica volontà e di significato ecclesiale”.
Benedetto XVI definisce così il primo appuntamento ufficiale con il
patriarca ecumenico Bartolomeo I. Nella chiesa di San Giorgio al Fanar,
la preghiera e un breve saluto in attesa della Divina Liturgia della
festa di Sant'Andrea. Il papa ripercorre le tappe del dialogo ecumenico
degli ultimi 40 anni e ricorda gli incontri tra i suoi predecessori e i
patriarchi di Costantinopoli, ricordando che nuove relazioni tra le
Chiese devono essere realizzate su un “fondamento di reciproco amore”.
Ma il pensiero di Benedetto XVI abbraccia anche le origini cristiane
della Turchia. “Penso alle esortazioni di san Pietro alle primitive
comunità cristiane, - ricorda il papa - e la ricca messe di martiri, di
teologi, di pastori, di monaci, e di santi uomini e donne che queste
Chiese hanno generato attraverso i secoli”. E ancora: “In questa parte
del mondo orientale si sono tenuti i sette Concili Ecumenici che
Ortodossi e Cattolici riconoscono come autorevoli per la fede e la
disciplina della Chiesa. Essi costituiscono permanenti pietre miliari e
guide lungo il cammino verso la piena unità”. Infine, una speranza: “Che
questo incontro rafforzi il nostro mutuo affetto e rinnovi il nostro
comune impegno a perseverare nell'itinerario che porta alla
riconciliazione e alla pace delle Chiese”.
29/11/2006 Il papa a Bartolomeo I: le relazioni tra le nostre Chiese siano fondate sull'amore
Il testo integrale.
Giovedì 30 novembre
Discorso Divina Liturgia al patriarcato ecumenico - Istanbul
Dichiarazione congiunta con il patriarca ecumenico - Istanbul
Saluto al patriarca armeno apostolico - Istanbul
Venerdì 1 dicembre
Omelia Santa Messa nella cattedrale dello Spirito Santo - Istanbul
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