La Cassazione ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani
è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l’iva su
un importo dove non doveva essere applicata in quanto appunto “tassa”. Pertanto
tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi;
inoltre controllando sul sito “Federconsumatori” si
evince che chi richiede il rimborso (che come al solito arriverà, lentamente ma
arriverà) bloccherà di fatto l’iva sulle prossime fatture.
Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come
capita solo in Italia, gente come anziani o fasce inferiori che non conoscono i
loro diritti non ne usufruiscono “in automatico”, ma solo se se ne accorgono e
fanno richiesta.
Pertanto vi allego il modulo che contiene le spiegazioni per la compilazione.
Fate girare comunque tale comunicazione perché, come spesso avviene, i mezzi
di comunicazione non ne parlano sufficientementemente.
Modulo
Tarsu Oggetto: richiesta di rimborso dell’IVA relativa al
pagamento della Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.
Il/la sottoscritto/a ………………………………………, nato/a a ………………………………………….. il
../../…., C.F.: ……………………………………….. e residente in ……………………………., Via ………………………
numero … CAP ………, in qualità di : proprietario/ dell’immobile sito in ………………,
Via …………….. n. …, iscritto al Catasto del Comune di …………………….., Sezione ….,
Foglio …., Pratica ………………;
PREMESSO CHE
ha regolarmente corrisposto per i/il suddetti/o immobili/e la TARSU
comprensiva di Iva al 10%, come da fatture allegate alla presente.
Con la Sentenza numero 238/2009 la Corte Costituzionale nel rilevare la
natura tributaria di TARSU e TIA, in particolare: “7.2.3.6. – […] Non esiste,
del resto, una norma legislativa che espressamente assoggetti ad IVA le
prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti […]. Se, poi, si considerano
gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della TARSU che della
TIA, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti,
canoni, contributi» che la normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo
1, primo periodo, della Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre
2006; come ribadito dalla sentenza della Corte di giustizia CE del 16 settembre
2008, in causa C-288/07) esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA,
perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che esercitano
in quanto pubbliche autorità» ha di fatto inequivocabilmente escluso
l’imponibilità ai fini IVA di codesta Tassa o Tariffa.
Ne consegue che l’Iva addebitata al sottoscritto e documentata dalle fatture
in allegato risulta indebitamente corrisposta quindi
CHIEDE
Il rimborso di quanto versato e non dovuto come da tabella riepilogativa
allegata, con riferimento agli ultimi dieci anni, oltre agli interessi legali
decorrenti dal giorno dei singoli pagamenti;
l’immediata cancellazione dalle future fatture e dai ruoli della suddetta
voce nonché la comunicazione alla società di riscossione ai fini dell’eventuale
sgravio.
Si rimane in attesa di un Vostro riscontro, entro e non oltre novanta giorni
dal ricevimento della
presente, con l’avvertimento che, decorso inutilmente tale termine, il
sottoscritto si vedrà costretto ad adire la competente Autorità Giudiziaria per
la tutela dei propri diritti.
La presente vale ad ogni effetto di legge quale formale diffida e messa in
mora, anche ai fini interruttivi della prescrizione.
In fede,
Riepilogo Fatture:
Anno
Fattura n.
Importo totale fattura
IVA versata
Totale IVA versata
Allegati:
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../………
—————————————————————————————————————————-
modulo rimborso IVA *
Spett.le Comune di________________________
_________________________________ _________________________________ Raccomandata
A/R
Spett.le_________________________________ _________________________________
_________________________________
Raccomandata A/R
Oggetto: richiesta di rimborso dell’IVA relativa al pagamento della Tariffa di
Igiene Ambientale/ Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.
Il/la
sottoscritto/a____________________________________________________________,
nato/a a __________________________________, il________________________________,
C.F.:__________________________________e residente in__________________________,
Via/P.zza ____________________________________ numero________ cap.____________,
in qualità di *:
• _________________________ dell’immobile sito in __________________________,
Via/P.zza______________________________________________n.______________,
iscritto al Catasto del Comune di___________________________________,
Sezione___________________, Foglio___________, Particella_____________,
Sub___________, Zona____________, Categoria___________, Classe___________;
** PREMESSO CHE ha regolarmente corrisposto per i/il suddetti/o immobili/e la
TARSU/TIA comprensiva di Iva al 10%, come da fatture allegate alla presente. Con
la Sentenza numero 238/2009 la Corte Costituzionale nel rilevare la natura
tributaria di TARSU e TIA, in particolare: “7.2.3.6. – [...] Non esiste, del
resto, una norma legislativa che
Compilare alternativamente a seconda di chi vi ha fatturato la TARSU/TIA:
Comune, Gestore privato o azienda municipalizzata.
* (Per ogni immobile di cui si chiede il rimborso dell’Iva versata, indicate
la vostra qualifica (ad esempio proprietario, affittuario…) e riportate gli
estremi catastali dell’immobile che trovate sulla visura catastale o sugli atti
del notaio).
1
espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei
rifiuti [...]. Se, poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra
evidenziati, propri sia della TARSU che della TIA, entrambe le entrate debbono
essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la
normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo 1, primo periodo, della
Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006; come ribadito dalla
sentenza della Corte di giustizia CE del 16 settembre 2008, in causa C-288/07)
esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti
pubblici «per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche
autorità».”
ha di fatto inequivocabilmente escluso l’imponibilità ai fini IVA di codesta
Tassa o Tariffa. Ne consegue che l’Iva addebitata al sottoscritto e documentata
dalle fatture in allegato risulta indebitamente corrisposta quindi
CHIEDE 1. Il rimborso di quanto versato e non dovuto come da tabella
riepilogativa allegata, con
riferimento agli ultimi dieci anni, oltre agli interessi legali decorrenti dal
giorno dei
singoli pagamenti; 2. l’immediata cancellazione dalle future fatture e dai
ruoli della suddetta voce nonché la
comunicazione alla società di riscossione ai fini dell’eventuale sgravio.
Si rimane in attesa di un Vostro riscontro, entro e non oltre novanta giorni dal
ricevimento della presente, con l’avvertimento che, decorso inutilmente tale
termine, il sottoscritto si vedrà costretto ad adire la competente Autorità
Giudiziaria per la tutela dei propri diritti. La presente vale ad ogni effetto
di legge quale formale diffida e messa in mora, anche ai fini interruttivi della
prescrizione.
_________________________, lì _________________ Firma
*** Riepilogo Fatture:
****Allegati:
- copia fattura n._________ del __________; -
Anno
Fattura n.
Importo totale fattura
Iva versata
Elencate le fatture che allegate indicando l’anno di pagamento, il numero della
fattura, l’importo totale della stessa e l’Iva versata, inserendo il totale
nell’ultimo rigo della tabella, in corrispondenza della colonna relative
all’IVA.
Totale Iva versata
Elencare le copie delle fatture che si allegano riportandone il numero e l’anno
di versamento, ricordando di allegare tutte le fatture emesse nello stesso anno
in caso di pagamento frazionato.
* Compilare alternativamente a seconda di chi vi ha fatturato la TARSU/TIA:
Comune, Gestore privato o azienda municipalizzata.
** Per ogni immobile di cui si chiede il rimborso dell’Iva versata,
indicate la vostra qualifica (ad esempio proprietario, affittuario…) e riportate
gli estremi catastali dell’immobile che trovate sulla visura catastale o sugli
atti del notaio.
*** Per ogni immobile di cui si chiede il rimborso dell’Iva versata,
indicate la vostra qualifica (ad esempio proprietario, affittuario…) e riportate
gli estremi catastali dell’immobile che trovate sulla visura catastale o sugli
atti del notaio.
**** Elencare le copie delle fatture che si allegano riportandone il numero e
l’anno di versamento, ricordando di allegare tutte le fatture emesse nello
stesso anno in caso di pagamento frazionato.
http://www.aduc.it
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