La redazione di HelpConsumatori ha riaperto i
battenti, dopo le due settimane di vacanza, con un riepilogo delle
notizie principali del periodo di chiusura. Segnaliamo prima di tutto
l'attività dell'Antitrust, l'Autorità Garante della concorrenza e del
mercato. L'8 agosto 2008 l'Antitrust ha sanzionato 23 banche
per pratiche commerciali scorrette in materia di portabilità gratuita dei
mutui. Le istruttorie erano state avviate il 24 aprile, il 5 e il 9 maggio
2008, alla luce di una segnalazione inviata dall'associazione Altroconsumo e
di ulteriori denunce, pervenute anche tramite il Call Center dell'Autorità,
di singoli consumatori, che evidenziavano la mancata applicazione, da parte
di molte aziende bancarie, delle norme in materia di portabilità gratuita
dei mutui. Alcune banche hanno orientato il cliente a scegliere la più
costosa opzione della sostituzione; altre hanno fatto pagare al cliente
oneri non previsti dalla legge; altre ancora hanno adottato entrambi i
comportamenti a danno del consumatore.
Le pratiche commerciali scorrette accertate dall'Autorità
riguardano: la sostituzione del mutuo in luogo della surroga, la
surroga attiva ma con oneri a carico dei consumatori, la sostituzione del
mutuo in luogo della surroga e surroga onerosa. Violati anche i doveri di
corretta informazione previsti dal Codice del Consumo. L'ammontare delle
sanzioni ha raggiunto nel complesso 9 milioni e 680mila euro.
Il 12 agosto 2008 l'Antitrust ha inviato alla Procura della
Repubblica di Roma la documentazione relativa ai messaggi con i
quali diverse società, residenti all'estero, invitano professionisti,
istituzioni e piccole e medie imprese ad inserire su guide internet il loro
nominativo. Si tratta di comunicazioni ripetutamente dichiarate ingannevoli
dall'Antitrust: chi le riceve viene infatti indotto dai caratteri poco
chiari a sottoscrivere un modulo, che sembra finalizzato all'aggiornamento
gratuito dei dati della società o dell'ente, mentre è un costoso contratto
di inserimento nella guida. La decisione dell'Autorità è arrivata a seguito
di centinaia di segnalazioni da parte di imprese, professionisti e
imprenditori che hanno sottoscritto tali ingannevoli moduli e che si sono
visti intimare il pagamento per l'iscrizione nelle guide, pari mediamente a
circa 1000 euro. L'Antitrust ha ricordato che i destinatari delle richieste
di pagamento possono presentare formale querela alle Autorità giudiziarie
competenti e che la comunicazione ingannevole può rappresentare motivo di
invalidità del contratto.
Il 14 agosto 2008 l'Antitrust ha pubblicato i risultati di
un'indagine conoscitiva sui rifiuti riciclabili da imballaggio
raccolti su suolo pubblico. Dall'analisi dell'Autorità è emerso che i Comuni
non riescono a sfruttare questa grande risorsa economica che potrebbe invece
garantire ai cittadini un servizio di raccolta migliore e tariffe più basse.
Le misure proposte dall'Antitrust per superare questa situazione di costi
elevati a carico degli utenti e di scarsa concorrenza nel settore, sono le
seguenti: è necessario porre i Comuni nelle condizioni di poter direttamente
negoziare la vendita dei prodotti da riciclare con le imprese che operano
nel settore del recupero. Mantenendo la proprietà della raccolta
differenziata, i Comuni potrebbero ricevere introiti da impiegare nel
finanziamento delle attività di raccolta e in possibili alleggerimenti della
tariffa applicata ai cittadini per il conferimento dei rifiuti solidi
urbani; è necessario, inoltre, ridurre l'area delle attività dei Consorzi
che riduce ulteriormente il grado di concorrenza del settore, sottraendo al
mercato una quota di prodotti che dovrebbe invece essere lasciata al
rapporto diretto tra chi produce il rifiuto e le imprese di smaltimento.
Il sistema consortile costituito tra i produttori dei rifiuti da
imballaggio che raggruppa al suo interno i consorzi delle varie
filiere (vetro, carta, alluminio, acciaio, legno, plastiche), ha costituito
una risposta efficace alle prime necessità organizzative di numerose
industrie poste di fronte al principio legislativo di matrice comunitaria
"chi inquina paga"; ora ha bisogno di una revisione. I Comuni devono
ricorrere ad affidamenti diretti dei servizi di raccolta e smaltimento dei
rifiuti, con modalità trasparenti e non applicazioni distorte della modalità
c.d. in house o del partenariato pubblico-privato, ad esempio, ad imprese ex
municipalizzate partecipate dai medesimi enti. L'Antitrust ha segnalato,
infine, modalità non trasparenti di assegnazione dei materiali nei rapporti
tra i consorzi di filiera, in particolare quelli di carta e vetro, e le
imprese che recuperano e riciclano la raccolta per nuove produzioni.
L'alternativa concorrenziale alle modalità attuali, potrebbe essere la
soluzione adottata dal consorzio della plastica, che per l'assegnazione dei
rifiuti da imballaggi di propria competenza provvede a mezzo di aste.
In una nota del 21 agosto 2008 l'Antitrust ha annunciato che da
martedì 26 si avvieranno verifiche a campione, da parte delle Unità
Speciali della Guardia di Finanza, nelle librerie di 8 città italiane per
monitorare i costi dei libri scolastici. Il controllo dovrà valutare le
modifiche intervenute sul mercato dopo gli impegni presentati dagli editori
e resi vincolanti dall'Autorità nell'aprile scorso. La maggior parte degli
editori si è infatti impegnata a sfruttare strumenti informatici per operare
una trasposizione su supporto digitale di parte dei contenuti prima diffusi
solamente su carta, in modo da poter ottenere un contenimento della
foliazione dei testi stampati e una conseguente riduzione dei costi di
produzione: buona parte dei risparmi così ottenuti si sarebbe dovuto
tradurre, in base agli impegni, in un contenimento dei prezzi di copertina,
a beneficio dei consumatori.
L'iniziativa dell'Antitrust è stata vista positivamente da
Altroconsumo che si è dichiarata favorevole al trasferimento sul
web di una parte dei contenuti dei testi, sia per assottigliare la spesa che
per alleggerire il peso (fuor di metafora) dei libri sulle spalle degli
studenti. L'associazione dei consumatori ha poi suggerito una serie di
consigli pratici alle famiglie italiane per risparmiare anche oltre il 50%
del prezzo di copertina nell'acquisto dei testi scolastici. I suggerimenti
sono stati tratti dalla campagna Boicotta il carovita, consultabile
sul sito dell'associazione. Tra le opzioni consigliate ci sono il
mercato dell'usato, quello dello scambio di libri che spesso si rifà a
bacheche virtuali, come
www.studenti.it, la prenotazione dei libri negli ipermercati che
arrivano a fare sconti del 20% sul prezzo di copertina.
Negativa è stata invece la reazione dell'AIE, Associazione
Italiana Editori, che si è detta "sorpresa" dell'annuncio
dell'Antitrust. Il presidente dell'AIE, Federico Motta ha dichiarato di "non
capire la logica dell'Autorità". "Gli impegni presi dagli editori
nell'aprile scorso - ha spiegato Motta - potevano avere effetto solo per i
testi da utilizzare nell'anno scolastico 2009 - 2010 e non per l'anno
scolastico 2008 - 2009 in quanto in quella data i libri sono già stampati e
il prezzo è già determinato e non può essere modificato. Che senso può avere
quindi fare controlli adesso? Diciamo chiaramente che questa volta è
l'Antitrust che sta buttando via i soldi dei contribuenti". Motta ha
ricordato, in un comunicato, che "il 28 agosto a Milano (Centro svizzero di
via Palestro 2 - ore 11) verrà presentata in una conferenza stampa la realtà
della situazione dei prezzi in base all'indagine affidata all'Ispo di Renato
Mannheimer, in cui i prezzi di listino dei libri scolastici per le scuole
secondarie di I e II grado nel 2008 sono stati confrontati con quelli del
2007". "Lì - ha concluso Motta - dimostreremo che l'incremento dei prezzi
non è quello che da tutte le parti si dichiara ed è ampiamente sotto il
livello inflattivo. Ci auguriamo che il presidente Catricalà, che già a fine
luglio era stato informato di questa iniziativa, partecipi".
Altra decisione dell'Antitrust, resa pubblica il 22 agosto 2008,
è stata quella relativa agli impegni assunti da Telecom Italia che, secondo
l'Autorità, rimuovono gli effetti pregiudizievoli per i consumatori e i
profili anticoncorrenziali, risolvendo così il procedimento di infrazione
avviato contro la società il 13 dicembre 2007. Telecom Italia non potrà più
subordinare l'attivazione di una nuova utenza al pagamento delle bollette
insolute intestate ad altro cliente. L'azienda potrà richiedere il pagamento
delle morosità pregresse, in caso di domanda di attivazione di una nuova
utenza, soltanto al cliente debitore e non, come in precedenza, anche ai
soggetti con legami societari o personali con il cliente moroso. Telecom ha
inoltre riformulato, nelle Condizioni Generali di Abbonamento, le condizioni
di subentro, chiarendo esplicitamente che il subentrante assume la medesima
posizione giuridica del precedente intestatario, succedendo in tutti i
crediti ed accollandosi tutti i debiti derivanti dal rapporto contrattuale,
inclusi eventuali debiti relativi a prestazioni già eseguite. Chi chiede
dunque una nuova attivazione (con diverso numero telefonico) non sarà tenuto
a pagare arretrati di terzi. Chi invece intende mantenere lo stesso numero
potrà, ovviamente, essere chiamato a saldare il debito del precedente
titolare.
Infine,
l'Autorità per l'energia ha aggiornato i prezzi minimi garantiti
per l'energia elettrica prodotta, nel 2008, da impianti mini-idro. I nuovi
corrispettivi pagati ai produttori assumono valori incentivanti e tali da
sostenere la quota di energia elettrica assicurata dalle fonti rinnovabili
idroelettriche di piccola taglia. A questo scopo e per remunerare anche le
piccolissime produzioni, è stata pure prevista l'introduzione di un nuovo
scaglione fino a 250.000 kWh. Si assicura così la remunerazione anche degli
impianti di produzione mini-idro (di potenza fino ad 1 MW) che non avessero
i requisiti e le capacità di accedere direttamente al mercato. La delibera
dell'Autorità ha l'obiettivo di non trascurare i benefici assicurabili da
tali impianti a fonte rinnovabile, in termini di tutela ambientale, sviluppo
delle risorse marginali o residuali e diversificazione delle coperture
energetiche.
Per approfondimenti sull'attività dell'Antitrust cliccare qui
http://www.helpconsumatori.it
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