NUMERI 899 E BOLLETTE GONFIATE. CHI CANTA VIVA LA PAPPA COL POMODORO? E SCATTA L'ADDEBITO
DI 15 EURO
Firenze, 28 agosto 2007. Domande facili facili, un jackpot di 5 mila o 10
mila euro, un numero di telefono 899 a cui chiamare per indovinare al
costo di 15 euro. Sembra una lotteria, invece e' un banalissimo trucco (in
"onda" in televisione) per appioppare all'ingenuo telespettatore "ben" 20
loghi e suonerie per cellulari.
L'ultima trovata per spingere ad utilizzare i numeri 899 e' condito da una
bella e arzilla conduttrice che invita a indovinare chi canta famosissime
canzoni o risolvere banalissime equazioni numeriche. Il "giochino"
imperversa su molti circuiti di tv private (Canale Italia, Tele Capri,
La 9 e una miriade di altre). Ovviamente, il montepremi (in carte
prepagate?!?, non viene spiegato altro) e il quiz sono ben in evidenza,
pure i tre numeri 899 lo sono.
Molto meno visibile e' il costo della telefonata e la precisazione che la
stessa dara' diritto solo a partecipare ad una fantomatica estrazione e ad
acquistare 20 loghi e suonerie per cellulari. Il meccanismo e' poco
trasparente ed equivoco. Trattandosi di un acquisto a distanza, manca
l'indicazione che e' possibile recedere dal contratto entro 10 giorni come
previsto da codice del consumo.
I punti oscuri non si esauriscono qui. Come e' possibile che alla
domanda "chi canta Viva la pappa col pomodoro", le risposte mandate in
onda in una trasmissione su Canale Italia [1] spazzino da
Ornella Vanoni a Ombretta Colli, Gloria Guida e Rita Forte? E poi, Mina,
Lorella Cuccarini, ...
Eppure le voci delle telespettatrici appartengono a persone di una certa
eta' che dovrebbero ben conoscere Rita Pavone. Il sospetto che siano
telefonate pilotate e' piu' che legittimo.
Non e' tutto. La legge impone che chi compone un numero 899 venga
avvertito del costo della telefonata prima che scatti l'addebito. Le
segnalazioni che ci sono giunte descrivono modalita' differenti. Per
esempio, viene indicato un costo di 12 centesimi o addirittura nulla,
semplicemente cade la linea. Cio' spinge il telespettatore a rifare piu'
volte il numero, cosi' gli addebiti possono arrivare a centinaia di euro.
Abbiamo segnalato la specifica trasmissione [1] all'Antitrust,
perche' nelle informazioni fornite ai consumatori e' configurabile una
pubblicita' ingannevole. Speriamo, pero', che l'Autorita' presieduta da
Catricala' sfrutti i suoi nuovi poteri che le permettono di intervenire
d'ufficio. Visto le analoghe modalita' di "azione" e' presumibile
che dietro tante trasmissioni ci sia un unico o pochi promotori, e cio'
renderebbe agevole il lavoro dell'Authority.
Domenico Murrone, consigliere Aduc
Notiziario tlc UltimoMiglio.news –
www.aduc.it/dyn/tlc
Nota [1]: Il soggetto-promotore della vendita e della trasmissione
in questione, andata in onda oggi 28 agosto all'ora di pranzo, e' la
Pbu Natmar con sede legale a Radom, in Polonia. Il regolamento del
concorso a premi, presente all'indirizzo Internet
www.quizzone.info/index.html e' stato autorizzato dal ministero dello
Sviluppo economico il 31 maggio scorso. Il ministro Bersani non puo'
controllare tutto, ma autorizzare a cuor leggero un concorso cosi'
contorto e' per lo meno avventato. E inficia i pochi benefici che i suoi
decreti hanno portato ai consumatori in materia di telefonia. Caro
ministro Bersani, oltre ad autorizzare concorsi, ogni tanto guardi la
televisione, si rendera' conto di come sia difficile tutelare gli utenti e
che allo scopo non basta sbandierare intenzioni di principio.
Archivio Tutela Consumatore
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