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25/05/2007 Auto in condivisione (www.verdi.it)

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Il ministero dell’Ambiente ha stanziato fino ad oggi 19 milioni e 300 mila euro per la promozione del Car sharing in Italia, l’auto in condivisione che si paga solo per l’utilizzo che se ne fa, e ha creato una struttura di coordinamento in grado di valutare e armonizzare i progetti di tutti i Comuni coinvolti, dando alle amministrazioni locali i servizi utili.

Lo rende noto il ministero, che presenta le iniziative in tal senso al forum della Pubblica amministrazione in corso alla fiera di Roma, presso cui è stato allestito uno stand di Iniziativa Car Sharing.

Si tratta di uno “strumento utile per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel nostro Paese”, dice in una nota il ministero, che “coniuga le esigenze di chi si sposta in auto e il rispetto per l’ambiente”.

I benefici per l’ambiente sono considerevoli. Un’auto del car sharing sostituisce circa 10 auto private. Sulla base di questi dati, attualmente in Italia circolano 3.500 auto in meno, con evidenti benefici in termini di riduzione di emissioni di Co2 nell’aria e dello smog nelle nostre città.

Inoltre, sulla base degli stessi dati la superficie di spazi pubblici utilizzati per la sosta si riducono di circa 52mila mq, vale a dire circa 10 campi da calcio. Si valuta che il car sharing nel nostro Paese contribuisce a limitare le percorrenze effettuate dalle auto private fino al 15%.

Attualmente il servizio è attivo a Torino, Milano, Padova, Venezia, Parma, Genova, Modena, Bologna, Rimini, Firenze, Roma e Palermo.

“Il car sharing – ha detto il ministro Alfonso Pecoraro Scanio – è uno strumento utile per lo sviluppo della mobilità sostenibile e per la riduzione la circolazione di automobili private e pertanto puntiamo a diffonderlo in tutta Italia. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che, in Europa, l’Italia ha il più alto rapporto tra numero di cittadini e di automobili e che i preoccupanti dati sull’inquinamento nelle nostre città, secondo l’ultimo rapporto dell’Apat, sono da addebitarsi soprattutto al trasporto su gomma”.

Si calcolano, infatti, oltre 500 autovetture ogni mille abitanti. A Roma addirittura oltre 700 ogni mille abitanti. La diffusione del car sharing contribuisce a diminuire notevolmente il numero delle auto in circolazione, “andando nella direzione indicata dal Protocollo di Kyoto”, aggiunge il ministro.

È utile quindi “sostenerlo, lavorando, al tempo stesso, ad un incisivo piano della mobilità sostenibile, che includa un forte potenziamento delle linee metropolitane, della quota dei mezzi pubblici alimentati con carburanti alternativi e dell’intermodalità dei sistemi di trasporto”, conclude Pecoraro.

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