A Napoli e Palermo arriva fuori
orario oltre la metà dei convogli. Poco distanti nella classifica
dell'attesa Milano, Bologna e Torino. Con la campagna Pendolaria, 2.400
convogli sotto esame dal 21 al 25 gennaio: i risultati del monitoraggio
di Legambiente in 14 città italiane
I treni dei pendolari arrivano con più
di 5 minuti di ritardo 3 volte su 10. A Napoli oltre la metà dei
convogli (53%) e la stessa sorte tocca ai pendolari di Palermo costretti ad
aspettare 1 volta su due (51%). Poco distanti nella classifica dell’attesa
Milano con il 39% dei treni che sforano i 5 minuti seguita da Bologna e
Torino con il 31%. È quanto emerge dai risultati di un’indagine di
Legambiente su oltre 2.400 treni “pendolari” in arrivo nelle stazioni di
Milano, Trento, Torino, Padova, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli,
Bari, Palermo, Catania, Capo d’Orlando, Messina. Dal 21 al 25 gennaio, nella
fascia oraria che va dalle 7 alle 10 del mattino, i volontari di Legambiente
hanno tenuto sotto controllo gli arrivi in stazione nell’ambito di
“Pendolaria 2008”, la campagna che punta i riflettori sui problemi di chi
viaggia in treno e sulla necessità di un rilancio del trasporto ferroviario
locale.
I dati sono stati rilevati prendendo come orario d’arrivo l’effettiva
discesa del passeggero dal treno, diversamente da quanto previsto dal
criterio applicato in tutta Europa per cui è l’orario d’arrivo del treno sul
marciapiede quello che conta. Il rilevamento però, coerentemente con quanto
previsto in ambito europeo e dalla stessa Carta dei Servizi sottoscritta
dalle associazioni dei consumatori ha preso in considerazione solo i ritardi
superiori ai 5 minuti. Ebbene dei 2.414 treni monitorati 718 sono arrivati
con oltre 5 minuti di ritardo. Primato negativo a Napoli con il 53% dei
convogli fuori orario seguita da Palermo con il 51%. Sempre in Sicilia le
città dove i treni si fanno attendere di più. A Capo d’Orlando arrivano
oltre l’orario previsto il 55% dei convogli mentre a Messina e Catania,
rispettivamente il 27% e il 26%. Problemi di puntualità anche per i treni in
arrivo a Genova, dove il 28% sfora i 5 minuti seguita da Roma con il 25%.
A fronte di tutto ciò il 2008 doveva essere un anno di svolta per il
trasporto pendolare italiano e invece l’ultima Finanziaria ha tagliato i
1000 nuovi treni promessi in primavera. Eppure proprio il trasporto su ferro
rappresenta una soluzione reale al traffico in città, alle emissioni di gas
serra, all’incidentalità stradale. Peraltro i 1000 treni in più avrebbero
aiutato la soluzione di un problema cronico per il pendolarismo italiano,
quello del sovraffollamento dei treni, tra le cause maggiori dei ritardi. E
infatti proprio a causa del sovraffollamento i tempi di fermata si
prolungano peggiorando le performance del trasporto su ferro.
«I dati raccolti evidenziano come la questione ferroviaria rimanga
una questione nazionale di primaria importanza – ha dichiarato Vittorio
Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – Per i pendolari –
quasi due milioni di persone nel nostro Paese - raggiungere le scuole, le
università, i posti di lavoro, è una battaglia quotidiana e nonostante le
continue proteste – aggiunge il presidente di Legambiente - il potenziamento
del trasporto ferroviario locale e regionale rimane un’esigenza inascoltata:
i finanziamenti più consistenti vanno a strade e autostrade, alle rotaie
solo le briciole. Mentre ci sarebbe un immensa necessità di treni puliti,
puntuali e di stazioni accoglienti per togliere le auto dalla strada.
L’Italia ha bisogno di un trasporto ferroviario locale efficiente per
combattere i mutamenti climatici, di nuovi treni per garantire a tutti i
cittadini il diritto ad una mobilità libera e sostenibile. È per questo che
Legambiente ha lanciato una petizione on-line per ritrovare e stanziare i
fondi per il trasporto locale su ferro promessi e cancellati dalla Legge
Finanziaria”.
“Pendolaria 2008” di Legambiente è iniziata la scorsa settimana con
il Trofeo Caronte, un’originale competizione tra tratte pendolari
confrontate con un percorso automobilistico: un modo per raccontare i disagi
di chi viaggia su ferro certo ma anche per dire che l’automobile è comunque
meglio lasciarla a casa, visto che anche il più lento dei treni è più comodo
e sicuro dell’ingorgo quotidiano che stringe d’assedio le città italiane. Il
prossimo appuntamento di Pendolaria è per venerdì prossimo a Milano dove
svolgerà l’Assemblea nazionale dei pendolari. Un incontro per discutere con
le parti interessate per far diventare la questione del trasporto
ferroviario una priorità nazionale. A partire dalle ore 14 presso la Camera
del Lavoro in Corso di Porta Vittoria, Sala Buozzi.
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