A distanza di quattro anni l’Agcom ci riprova. E’ stato emesso un
nuovo provvedimento ufficiale per tentare di arginare le truffaldine
attivazioni di servizi tlc tramite i call center dei gestori telefonici (da
Telecom Italia a Sky, da Tele2 a Fastweb, da 3 a Wind e a tutti gli altri
operatori “minori”).
Lo stillicidio di piccole e grandi vessazioni e costi per la clientela e’ un
fenomeno che va avanti da anni e che tanti danni ha prodotto agli utenti. Il
nuovo regolamento dei contratti a distanza per servizi di telecomunicazione
(telefonia, accesso a internet, ecc.) da’ maggiori garanzia ai potenziali
clienti di servizi di telecomunicazione (telefonia, accesso a internet,
ecc.).
http://www.agcom.it/comunicati/cs_241106b.htm
Le novita’ piu’ rilevanti sono:
- il nuovo servizio non potra’ essere attivato se prima il potenziale
cliente non avra’ ricevuto conferma scritta delle condizioni contrattuali;
- in caso di abusi, il gestore dovra’ ripristinare a sue spese la situazione
preesistente;
- non potra' mai essere sospeso il servizio a fronte di un ritardato o
mancato pagamento;
- le multe per i gestori possono arrivare a 2,5 milioni di euro.
Provvedimenti che vanno nella giusta direzione, ma …
Visto l’esempio che gli operatori telefonici hanno dato negli anni e’
possibile che trovino il modo di rendere vane le nuove regole. D’altronde
l’Agcom aveva tentato di risolvere la pandemia delle attivazioni non
richieste o non conformi gia’ quattro anni fa: un comunicato stampa del
3 ottobre 2002 era titolato Servizi non richiesti: disponibile sul sito
dell'Autorità il modello per le denunce. E poi L'Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni, in seguito all'avvio di una specifica attività
di vigilanza…
Le denunce sono arrivate, ma il problema si e’ incancrenito.
Per evitare il ripetersi di un nuovo buco nell’acqua suggeriamo all’Agcom di
puntare sui consumatori e dar loro la possibilita’ di autotutelarsi.
Utili allo scopo sarebbero periodiche campagne informative su radio, tv,
internet e giornali; campagne che raggiungano tutti i soggetti coinvolti,
anche quelli abitualmente meno informati (gli anziani, per esempio) e per
questo piu' colpiti da queste attivazioni truffaldine. Campagne in cui sia
chiaro che il diritto di recesso non vale per i contratti con partita Iva,
che lo stesso recesso va esercitato esclusivamente tramite raccomandata a/r,
comunicando l’indirizzo fisico e Internet dell’Agcom, ecc.
Infine, chiediamo all’Autorita’ di chiarire cosa implica il nuovo
regolamento rispetto ai contenziosi gia’ in essere, che sono migliaia.
Archivio Truffe Raggiri
|