Il nuovo
Codice del consumo regola, agli articoli dal 45 al 68, i
contratti conclusi al di fuori degli esercizi commerciali (o per
strada o in alberghi o su autobus) e i contratti a distanza. Le
normative sono molto simili, ma con delle distinzioni. Sono
comunque contratti particolari per i quali vale il diritto di
recesso entro 10 giorni, previsto a garanzia dei soli
consumatori privati (acquisti senza partita iva), che si
differenziano da quelli conclusi recandosi in un negozio ad
acquistare un capo d'abbigliamento o firmando nella sede di una
scuola per frequentare un corso d'inglese. E' per questo motivo
che molte societa' attrezzano lussuose sedi in cui portare i
potenziali clienti. Spesso il consumatore incantato dallo
sfarzo, pone poca attenzione a cio' che firma e il recesso non
si puo' esercitare.
In questa scheda spieghiamo i contratti a distanza (conclusi
su Internet, per telefono, per fax, per posta o tramite
televisione), gia' regolati dal decreto legislativo 185/99.
Perche' sia applicabile
l'intero contratto deve essere effettuato tramite mezzi
elettronici, sino alla conclusione: nei casi in cui, quindi, non
ci sia presenza fisica simultanea di venditore e consumatore.
Sono comunque esclusi i seguenti contratti:
- relativi ai servizi finanziari;
- conclusi tramite distributori automatici o tramite locali
commerciali automatizzati;
- conclusi con gli operatori delle telecomunicazioni tramite
l'utilizzo pero' di telefoni pubblici (invece che dal proprio
apparecchio);
- relativi a costruzione e vendita (nonche' ad altri diritti
relativi a beni immobili), locazione esclusa;
- conclusi in una vendita all'asta.
Il consumatore deve ricevere,
prima della conclusione del contratto, le seguenti informazioni:
- identita' del fornitore (e suo indirizzo nel caso sia previsto
il pagamento anticipato);
- le caratteristiche essenziali del bene, o del servizio;
- il prezzo (compresa l'indicazione di tasse ed imposte);
- eventuali spese di consegna;
- modalita' di pagamento e di consegna del bene;
- esistenza od esclusione motivata del diritto di recesso;
- modalita' di restituzione e ritiro del bene in caso di
recesso;
- costi dell'utilizzo della tecnica di comunicazione;
- durata della validita' dell'offerta e del prezzo;
- durata minima del contratto nel caso si tratti di fornitura di
prodotti o servizi, ad esecuzione continuata o periodica.
Tali informazioni devono essere dettagliate in maniera chiara.
IMPORTANTE E' ANCHE il fatto che il consumatore deve ricevere
conferma per iscritto (o su altro supporto) su tutte le
informazioni di cui sopra. E cio' deve avvenire prima od al
momento della stipula del contratto. In alcuni casi potrrebbe
essere difficile dimostrare di non aver ricevuto prima od al
momento della stipula tale documentazione, per cui e' sempre
bene ricordarsi di richiederla.
Al momento del contratto
devono essere fornite anche le seguenti informazioni:
- condizioni e modalita' per l'esercizio del diritto di recesso;
- indirizzo (geografico) della sede del fornitore, per eventuali
reclami;
- informazioni su servizi di assistenza e su garanzie
commerciali.
Queste informazioni -fatto salvo l'indirizzo geografico- non
devono essere comunicate nel caso in cui l'esecuzione dei
servizi oggetto del contratto, sia effettuata mediante tecnica
di comunicazione a distanza, qualora tali servizi siano forniti
in un'unica soluzione e fatturati dall'operatore della rete di
comunicazione (stiamo parlando di collegamenti telefonici).
L'ordine deve essere eseguito
dal fornitore entro 30 giorni (salvo diversi accordi), a
decorrere da quello successivo alla trasmissione dello stesso.
Nel caso di indisponibilita' -anche temporanea- del bene, che
porti ad un ritardo nella consegna entro il termine previsto, il
fornitore informa il cliente e provvede al rimborso delle somme
percepite per il pagamento. Una fornitura diversa, anche se di
valore superiore, non puo' essere consegnata in sostituzione di
quella mancante, se non con il consenso del compratore (da
prestarsi al momento della conclusione del contratto).
Esclusioni
Non sono necessarie le indicazioni su identita' fornitore,
caratteristiche bene, etc, neppure per iscritto, ne' e'
possibile esercitare il diritto di recesso e l'obbligo di
consegnare entro i 30 giorni nei seguenti casi:
- contratti di fornitura di generi alimentari, bevande ed altri
beni per uso domestico di consumo corrente (forniti presso il
proprio domicilio da distributori che effettuino giri frequenti
e regolari);
- contratti di fornitura per servizi relativi ad alloggio,
trasporti, ristorazione, tempo libero, quando all'atto della
conclusione del contratto il fornitore si impegni a fornire tali
prestazioni ad una data determinata o ad un periodo
prestabilito.
Si puo' pagare con carta di
credito
(se cosi' previsto). Nel caso in cui la somma trattenuta fosse
superiore al prezzo pattuito, l'istituto di emissione
riaccreditera' le somme in eccesso, dopo che il consumatore
abbia dimostrato il mal tolto.
E' vietata la fornitura di beni o servizi che comportino un
pagamento prima dell'ordine del consumatore.
L'utilizzo di telefono, posta elettronica, fax od altri sistemi
automatizzati da parte di un fornitore, e' possibile dopo un
preventivo consenso del consumatore.
Oltre a questi mezzi, e' possibile utilizzarne altri sempre se
accettati dal consumatore.
Il diritto di recesso
si puo' effettuare senza alcuna penalita' e senza specificarne
il motivo entro 10 giorni lavorativi.
Per i beni
a partire dalla data del ricevimento degli stessi; se non si
fosse in grado di esercitare il recesso perche' non sono state
fornite modalita' dello stesso e recapiti del venditore, i 10
giorni decorrono a partire dal giorno in cui si avranno queste
informazioni, ricordandosi di non superare tre mesi dalla
consegna.
Per i servizi
dal giorno della conclusione del contratto (resta uguale il
discorso -come per i beni- della decorrenza posticipata nel caso
di assenza di informazioni per il recesso, e, anche qui, non
oltre i tre mesi dal contratto).
Non si puo' recedere dal
contratto
(salvo indicazione contrattuale contraria) nei seguenti casi:
- fornitura di beni e servizi il cui prezzo sia legato a
fluttuazioni dei tassi del mercato finanziario che il fornitore
non e' in grado di controllare;
- fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente
personalizzati o che -per loro natura- non possano essere
rispediti perche' rischierebbero di deteriorarsi od alterarsi;
- fornitura di prodotti audiovisivi e di software, venduti
sigillati ed aperti dal consumatore;
- fornitura di giornali, periodici e riviste;
- servizi di scommesse e lotterie.
Pena la validita', il diritto di recesso deve essere esercitato
con l'invio -presso la sede geografica- di una comunicazione
scritta inviata tramite raccomandata A/R (con avviso di
ricevimento).
In alternativa, e' possibile inviare entro il termine un
telegramma od un fax, il quale acquistera' validita', facendo
decorrere da quel momento la validita', solo se confermato
tramite raccomandata A/R entro 48 ore.
Nel caso in cui al momento dell'esercizio del diritto di recesso
la consegna del bene fosse gia' avvenuta, il consumatore e'
tenuto a restituirlo od a metterlo a disposizione del venditore,
secondo le modalita' previste dal contratto. Il termine per la
restituzione non puo' comunque essere inferiore a dieci giorni
lavorativi.
Le uniche spese dovute dal consumatore
sono quelle di consegna e di restituzione del bene al mittente.
Il venditore ha l'obbligo di rimborsare le somme gia' versate,
gratuitamente e nel minor tempo possibile (termine massimo: 30
giorni dalla data in cui il venditore e' messo a conoscenza
dell'avvenuto recesso).
Un eventuale contratto di credito
(necessario al pagamento, come un finanziamento) che fosse sorto
contestualmente al contratto principale, nel caso di risoluzione
di quest'ultimo, si intende risolto di diritto senza alcuna
penalita'. L'obbligo di comunicare al finanziatore il recesso,
e' a carico del venditore (il quale dovra' rimborsare le somme
gia' percepite), ma e' opportuno provvedere personalmente -ove
possibile- ad inviare raccomandata A/R alla Finanziaria o alla
Banca, comunicando l'avvenuto recesso e diffidandoli dal dare
seguito alla richiesta di finanziamento.
Il foro competente territorialmente e' quello del domicilio (o
residenza) del consumatore.
Sono irrinunciabili i diritti sopra indicati ed e' nulla
qualsiasi pattuizione in contrasto.
Salvi i casi in cui il fatto costituisca reato, il mancato
rispetto della normativa in materia di comunicazione dei dati,
recesso e consegna, comportera' per le ditte l'applicazione di
una sanzione amministrativa. La segnalazione delle violazioni
puo' essere fatta all'Ufficio provinciale dell'Industria e
dell'Artigianato dove ha sede l'operatore commerciale.
Come presentare le proprie richieste al venditore
Nel caso il venditore non volesse procedere secondo le
previsioni della legge (non restituisse la cifra pagata in caso
di recesso, non consegnasse la merce, ecc.) il consumatore deve
fare le sue richieste tramite una raccomandata A/R di
MESSA IN MORA.
aggiornato il 19-11-2005 a cura di Domenico Murrone
Archivio Truffe Raggiri
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