Pubblichiamo questa intervista in cui sembra che essa non sia stata affatto forzata nel fornire le risposte
come, invece, ha affermato per telefono alla Rete Civica sul depuratore durante la riunione del 13 luglio, riunioni a cui la signora non partecipa da quanddo si
permise di diffondere dei manifesti in cui si diceva che la questione del depuratore era chiusa (cosa falsa) e che
tutto il merito era dell' IDV (in effetti l' IDV era solo uno di quei gruppi che aveva sottoscritto l' accordo con la rete civica)
(a) Torre del Greco - Più di un anno è passato
dalle elezioni regionali del marzo 2010. Tra tante promesse e aspettative,
ad oggi è però tempo di fare dei bilanci e chiedere un resoconto alla
consigliera Anita Sala.
Quali sono i traguardi effettivi che sente d’aver raggiunto
dall’inizio del mandato?
Da esponente dell’opposizione ho fatto richiesta alla Commissione ambiente
per la bonifica dell’area agro-nocerino sarnese, mi sono inoltre occupata
della discarica di Chiaiano ed è stata già votata la proposta di legge
contro le mutilazioni genitali femminili, un problema grave anche qui in
Italia. Un altro traguardo molto importante è stata anche la campagna
contro il depuratore industriale in programma a Torre del Greco.
Lei ha parlato del depuratore industriale. Da tempo la Rete
Civica chiede che le 6000 firme raccolte contro l’eco-mostro vengano
inviate alla Commissione Europea per le petizioni, come mai ciò non è
stato ancora
fatto?
Vorrei ricordare che la campagna e le firme sono state promosse dell’IdV.
Io le ho inviate all’assessore Romano e al sindaco di Torre, se vogliono
inviarle anche alla Commissione europea devo ricevere una richiesta
scritta.
Come può essere sicura che l’eco-mostro non verrà costruito?
Ogni 15 giorni mi reco alla Regione per seguire il caso del depuratore
industriale, non può essere costruito perché è scaduta la concessione ai
lavori, che durava 5 anni. Per rinnovarla si dovrebbe ricominciare tutto
daccapo, chiedendo il consenso al sindaco, che invece non è d’accordo.
In periodo di campagna elettorale, lei ha dichiarato in
un’intervista al nostro giornale che, qualora fosse stata eletta, avrebbe
devoluto parte del suo stipendio ad associazioni femministe e a centri
antiviolenza su tutto il territorio campano. Ha mantenuto tale impegno?
Ho contribuito a finanziare una manifestazione a sostegno
della cultura tenutasi il 5 marzo, per il resto noi sosteniamo anche le
varie sedi del partito. Non ho sostenuto nessuna associazione perché,
prima di devolvere parte del mio stipendio, vorrei che mi si presentasse
un progetto concreto e, ad oggi, non ne ho ricevuto nessuno.
Tuttavia una proposta è stata avanzata: Antonio Civitillo, direttore
del giornale “La Torre”, propone di devolvere,
come promesso, un terzo dello stipendio da consigliera regionale alla
causa dell’ospedale Maresca, andando
incontro alle necessità più basilari, come quella del pronto soccorso. Non
resta che vedere se Anita Sala ccoglierà il progetto e manterrà l’impegno
preso.
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