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27/04/2011 Non è affatto scongiurato il pericolo che si attui. E' quanto emerge da un confronto con la Rete Civica - Rete Civica Anti-Ecomostro: ultima riunione del 27 aprile (Mariacolomba Galloro, http://www.latorre1905.it)

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Depuratore industriale: il punto della situazione




Torre del Greco - Mercoledì 27 aprile, presso l’hotel Holiday di Torre del Greco, si è riunita una rappresentanza della Rete Civica Anti Depuratore Industriale per fare una disamina degli ultimi sviluppi della vicenda e programmare nuove strategie da attuare in merito.

Il primo punto che è emerso dal confronto è stato suggerito proprio dalla esigua partecipazione di liberi cittadini o comitati di quartiere all’incontro che era aperto a chiunque desiderasse parteciparvi. “L’opinione pubblica torrese è convinta che la querelle sulla costruzione del depuratore industriale da parte della Wisco sia risolta e che l’ecomostro non verrà posto in essere…”, queste le parole di Luigi Gallo, Giuseppe Stasio e Carlo Ceglia, attivisti della Rete Civica e promotori dell’incontro. La gente è rimasta disorientata dai manifesti, affissi negli ultimi tempi sui muri cittadini, in cui alcuni esponenti politici locali proclamavano una felice risoluzione della questione depuratore. Ma è davvero così? Dai dati presentatai dalla Rete, sembrerebbe tutt’altro. Per prima cosa, secondo indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, a breve dovrebbe tenersi un incontro presso il Ministero dell’Ambiente, e per esso sarebbero state convocate rappresentanze di Provincia, Regione ed Arpac, ma, cosa alquanto anomala, non il Comune di Torre del Greco; tale incontro dovrebbe ratificare la validità del piano di attuazione presentato dalla Wisco, dandone approvazione definitiva.

Pertanto la Rete, in attesa di ulteriori dettagli relativi a tale incontro, divulgherà nei prossimi giorni la realistica ipotesi che il depuratore verrà costruito. Inoltre, tra le linee programmatiche della Rete, vi è l’intenzione di inviare una lettera al Sindaco di Torre del Greco (e, contestualmente, al Presidente del Consiglio Comunale, alla II e alla VII Commissione Consiliare), in cui si rinnoverà l’invito “ad espletare i successivi passi che occorrono a scongiurare la costruzione dell’Impianto da parte della società Wisco S.p.A.”. Nella bozza della lettera si sollecita , inoltre, “di essere aggiornati sullo stato di avanzamento dello studio di impatto ambientale. Di provvedere ad effettuare attraverso interventi ispettivi che il comune può sollecitare agli organi preposti o tecnici indipendenti dal Comune”.

Lo scorso 12 aprile, come documentato anche dal giornale “La Torre”, è stata costituita una commissione d’inchiesta, ai sensi dell’art. 8 dello Statuto e dell’art . 42 del Regolamento del Consiglio comunale, per verificare la regolarità e la correttezza elle procedure del’Ente comunale, per il rilascio dell’autorizzazione a costruire il nuovo depuratore per lo smaltimento di sostanze nocive e pericolose in zona Santa Maria La Bruna.

Infine, il confronto tra gli attivisti della Rete Civica ha richiamato l’esposto già presentato alla Procura di Torre Annunziata per denunciare gli aspetti poco chiari dell’iter procedurale e gli aspetti critici bypassati dalle relazioni tecniche di entrambi le parti in causa (Amministrazione Comunale e Wisco). In merito a tale esposto, la Rete se ne propone un’integrazione, alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda, dal momento che il nostro Comune avrebbe già stanziato circa 19.000 euro. per la consulenza di professionisti tecnici esterni.

http://www.latorre1905.it

27/04/2011 Continuano le trattative per l’ecomostro ma con l’assenza del comune di Torre del Greco (Giovanna D'Urso, http://www.lapilli.eu)

no_al_depuratore_logo    L’iter burocratico per la costruzione del depuratore tossico a Torre del Greco continua e a quanto sembra, secondo alcune indiscrezioni, a breve si riaprirà il tavolo delle trattative. Il tavolo di trattativa, indetto dal Ministero dell’ambiente, porterà all’approvazione definitiva della caratterizzazione della Wisco alla presenza dell’Arpac, della Regione Campania e della Provincia di Napoli. Grande assente è il Comune di Torre del Greco, proprio dove sarà realizzato il depuratore industriale, e questo spaventa non poco la Rete civica anti-depuratore, che ha ripreso la lotta contro il depuratore.  

 

Intanto la Rete civica ha ultimato una lettera (da inviare al sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello, al Presidente del consiglio comunale Michele Polese, alla 2 Commissione di Urbanistica e alla 7 di Trasparenza e infine alla Commissione d’inchiesta ), in cui si chiede di seguire i lavori della Commissione d’inchiesta, istituita durante il consiglio comunale del 12 aprile scorso, anche attraverso atti e documenti e di essere aggiornati sugli sviluppi dello studio d’impatto ambientale, affidato oltre 4 mesi fa al professor Esposito.  Inoltre si cercherà di dire no all’ecomostro sollecitando l’amministrazione comunale a effettuare controlli sullo stato d’inquinamento dei sette pozzi e della falda superficiale nelle officine Trenitalia, poiché se è presente un alto tasso d’inquinamento, prima di avviare i lavori per il depuratore, è indispensabile un’operazione di bonifica. La voce della rete civica, però, si alza anche “per denunciare il forte sperpero di denaro pubblico e la condizione di stasi del Comune. Sono stati spesi già 19.500 euro per uno studio ambientale di cui da mesi non si sa nulla e per di più già richiesto anni fa sia dal Ministero dell’Ambiente sia dalla Regione, 8 mila euro per un team di avvocati che ha soltanto accertato la scadenza dell’autorizzazione paesaggistica per i lavori della Wisco e nuovi soldi sono stati stanziati per la Commissione d’inchiesta, che non fa altro se non occuparsi di questioni già analizzate dalla Seconda  e Settima commissione comunale. Tutti soldi che non sono serviti finora a fornire risposte concrete mentre l’iter continua a procedere". La battaglia della Rete civica anti-depuratore contro l’ecomostro continuerà a informare l’intera città corallina attraverso nuovi manifesti e incontri pubblici nelle varie zone cittadine a cui sono invitati ad aderire comitati di quartiere e associazione per creare un movimento di protesta sempre più ampio e forte.

Per contattare le Rete civica reteantidepuratoretossico@gmail.com

http://www.lapilli.eu

Rete Civica Anti-Ecomostro: ultima riunione del 27 aprile (Giuseppe Stasio)

La Rete Civica Anti-Ecomostro, durante l'ultima riunione del 27 Aprile 2011, ha analizzato gli sviluppi della questione depuratore industriale; sono sempre maggiori i punti oscuri di questa vicenda. Sembrerebbe infatti che il nuovo studio ambientale, per il quale è stato incaricato il Prof. Giovanni Esposito, si sia arenato per due motivi: sono scomparsi dei documenti e non sono stati stanziati i soldi per la duplicazione di tutti gli atti necessari al proseguimento ed alla conclusione di tale studio.

La Rete civica è fortemente delusa e contrariata per la lentezza con la quale l'amministrazione comunale del sindaco Dott. Ciro Borriello procede sulla vicenda; lo studio ambientale, iniziato ben 5 mesi fa ed in grande ritardo rispetto alle richieste della Regione Campania e del Ministero dell’Ambiente, non ha prodotto ancora nulla anche se dalle casse del comune sono già stati stanziati soldi della collettività (8.000,00 € per gli avvocati, più 19.500,00 € per lo studio ambientale ed ora anche i soldi per una commissione straordinaria sul depuratore che rappresenta un inutile duplicazione del lavoro che già svolgevano le commissioni ordinarie con cui la Rete stava collaborando).
Inoltre, secondo indiscrezioni, sembrerebbe che a breve, presso il Ministero dell'Ambiente, si terrà un incontro per l'approvazione definitiva del piano di caratterizzazione della WISCO; a tale incontro parteciperanno l'Arpac, la Regione Campania e la provincia di Napoli. La rete si chiede perché non sia stato invitato l’attore principale: il comune di Torre del Greco.

La rete civica nei prossimi giorni invierà un ennesimo appello al sindaco, al presidente del consiglio comunale di Torre del Greco, alla II commissione consiliare (urbanistica, lavori pubblici), alla VII commissione consiliare (trasparenza) ed alla commissione d'inchiesta, con la quale si chiederà:
-aggiornamenti sullo studio di impatto ambientale partito ben 5 mesi fa;
-provvedere all’effettuazione di interventi ispettivi dei pozzi ed in prossimità dello scarico a mare, per capire il livello di inquinamento delle acque da idrocarburi ed altri inquinanti;
-di poter seguire e prendere parte con una propria rappresentanza, ai lavori della commissione d’inchiesta approvata lo scorso 12 Aprile dal consiglio comunale.

La rete civica cercherà con tutti i suoi mezzi, legali ed informativi, di scongiurare la costruzione dell’ecomostro, che rischia di essere uno scempio per tutto il territorio vesuviano.

Rete Civica Anti-Ecomostro

Comunicato stampa 14/04/2011

La Rete Civica Anti-Ecomostro, attiva da mesi sul territorio per scongiurare la costruzione del mega-impianto dei veleni, durante l’ultima riunione del 14 Aprile 2011 ha deciso di riprendere con maggiore forza la campagna d'informazione e sensibilizzazione verso tale problematica.

Durante tale incontro si è deciso di formare un coordinamento organizzativo che sarà composto da singoli cittadini e dai rappresentanti di gruppi, associazioni e partiti, per ora così composto (ma sempre aperto a tutti): Giovani Democratici di Torre del Greco, Associazione per il rilancio di Torre del Greco, Movimento 5 stelle Campania, Associazione Università Verde.

L’istituzione della commissione d'inchiesta sulle problematiche ecomostro-ospedale Maresca, avvenuta durante l'ultimo consiglio comunale del 12 Aprile, dimostra come l'incubo del depuratore industriale dei veleni non sia mai terminato malgrado qualcuno abbia cantato vittoria nei mesi scorsi.

Nei prossimi giorni ci faremo carico di chiedere all'amministrazione comunale di Torre del Greco di seguire e prendere parte, con una nostra rappresentanza, ai lavori della commissione d'inchiesta; in più chiediamo di essere aggiornati sullo stato di avanzamento dello studio di impatto ambientale partito da più di quattro mesi e del quale non si ha alcuna notizia in merito.

La rete civica continuerà a lottare, sperando che la cittadinanza tutta continui ad essere al nostro fianco in questa importante battaglia per la difesa del diritto alla salute.

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