La Rete Civica Anti-Ecomostro, attiva da mesi sul territorio per
scongiurare la costruzione del mega-impianto dei veleni, durante
l’ultima riunione del 14 Aprile 2011 ha deciso di riprendere con
maggiore forza la campagna d'informazione e sensibilizzazione verso
tale problematica.
Durante tale incontro si è deciso di formare un coordinamento
organizzativo che sarà composto da singoli cittadini e dai
rappresentanti di gruppi, associazioni e partiti, per ora così
composto (ma sempre aperto a tutti): Giovani Democratici di Torre del
Greco, Associazione per il rilancio di Torre del Greco, Movimento 5
stelle Campania, Associazione Università Verde.
L’istituzione della commissione d'inchiesta sulle problematiche
ecomostro-ospedale Maresca, avvenuta durante l'ultimo consiglio
comunale del 12 Aprile, dimostra come l'incubo del depuratore
industriale dei veleni non sia mai terminato malgrado qualcuno abbia
cantato vittoria nei mesi scorsi.
Nei prossimi giorni ci faremo carico di chiedere all'amministrazione
comunale di Torre del Greco di seguire e prendere parte, con una
nostra rappresentanza, ai lavori della commissione d'inchiesta; in più
chiediamo di essere aggiornati sullo stato di avanzamento dello studio
di impatto ambientale partito da più di quattro mesi e del quale non
si ha alcuna notizia in merito.
La rete civica continuerà a lottare, sperando che la cittadinanza
tutta continui ad essere al nostro fianco in questa importante
battaglia per la difesa del diritto alla salute.
RETE CIVICA ANTI-ECOMOSTRO
15/04/2011 Torre del Greco: riparte la battaglia contro il depuratore industriale (Giovanna D’Urso)
Ieri pomeriggio, presso l’Hotel Holidays di Torre del Greco, si è riunita la Rete civica anti-depuratore industriale.
Molti si chiederanno il motivo di tale incontro, ma la questione del depuratore tossico, che se sembrava risolta, è invece ancora attuale. Infatti, durante l’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 12 aprile scorso, è stata instituita una commissione comunale d’inchiesta con il compito di verificare le procedure amministrative seguite per il rilascio dell’autorizzazione necessaria per costruire il depuratore industriale.
Alla luce di ciò, la rete civica anti-depuratore afferma che “dopo l’ultima decisione del consiglio comunale, è chiaro che la battaglia contro il depuratore industriale sia ancora aperta e così si è ritenuto necessario riprendere gli incontri periodici della rete civica anti-depuratore.
A ciò si aggiunge che la Wisco continua il suo iter burocratico e si aspettano ancora gli esiti della valutazione d’impatto ambientale, commissionata al professor Esposito oltre 4 mesi fa".
Le prossime mosse per impedire la realizzazione dell’ecomostro saranno sollecitare il Comune ad effettuare controlli sullo stato d’inquinamento dei pozzi presenti nell’attuale depuratore e chiedere di seguire e partecipare alla commissione d’inchiesta.
La rete civica anti-depuratore, quindi, non mollerà anzi “ riprenderanno gli incontri periodici per sensibilizzare i cittadini e per creare una vera mobilitazione.
Si cercherà di aprire la rete civica anche ai comuni limitrofi dal momento che la problematica del depuratore industriale di sostanze tossiche riguarda l’intera area della costa vesuviana".
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