Torre
del Greco è finalmente libera dal depuratore dei veleni? Sembrerebbe di si,
anche se i principali protagonisti della protesta contro la sua costruzione
hanno opinioni abbastanza divergenti. Prima di tutto c'è Anita Sala,
consigliere regionale dell’Italia dei Valori, che in una nota diffusa poche ore
fa ha commentato la notizia dello stop ai lavori di costruzione del
depuratore di Villa Inglese a Santa Maria la Bruna causata dalla
recente scadenza delle licenze concesse nel 2005 dall'allora
sindaco Valerio Ciavolino. “Licenze che – ammonisce la Sala – non vanno confuse
con l'autorizzazione paesaggistica, anch'essa – stando a quanto dichiarato più
volte dallo stesso sindaco Borriello – scaduta tempo fa. Quella appena scaduta è
la licenza a costruire, che il sindaco non ha mai revocato – sebbene fosse nei
suoi diritti farlo – per non pagare una penale alla Wisco”. Ma ciò non basta:
secondo la Sala, “la costruzione dell’impianto era illegittima perchè mancavano
le necessarie autorizzazioni richieste dalla legge”. “Era inammissibile
procedere alla realizzazione dell’ecomostro – spiega il consigliere regionale –
senza l’ 'Autorizzazione Integrata Ambientale'”, perchè
“diversamente da quanto la Wisco voleva far credere, i lavori non interessavano
solo la delocalizzazione dell'impianto di depurazione già esistente nelle
officine Trenitalia, per la quale era sufficiente una 'Valutazione di
Impatto Ambientale' (V.I.A.)”. Il nuovo depuratore “avrebbe avuto una
diversa destinazione”, visto che avrebbe smaltito “anche le scorie inquinanti
inviate dai siti industriali delle altre regioni italiane”. Per questo, anche se
“conviene sempre tenere la guardia alzata”, il consigliere Sala non può esimersi
dal cantare vittoria: “Oggi è il giorno in cui dobbiamo festeggiare per la
vittoria ottenuta grazie all’amore che ogni giorno noi cittadini torresi
mostriamo per la nostra terra”.
Continuano ad andarci con i piedi di piombo,
invece, i membri della “Rete civica anti-depuratore”: “Finchè
non avremo un atto ufficiale in cui viene scritto nero su bianco che la
costruzione del depuratore non solo è congelata, ma definitivamente bloccata,
non rinunceremo a portare ancora avanti sia la protesta che il lavoro
informativo. In tutti questi anni – spiega Giuseppe Stasio –
abbiamo sentito cantar vittoria troppe volte. Ora abbiamo imparato a non
esultare mai prima del tempo”.
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La consigliera Sala ha cantato vittoria troppo presto
Diciamo che la consigliera Sala ha cantato vittoria troppo presto. Comunque il tema è da approfondire perchè ci sono sempre i "se" e i "ma".
L'appuntamento è per venerdì 14 gennaio ore 19 in punto presso la chiesa sulla vesuviana di Torre del Greco dello "Spirito Santo" per discutere ancora una volta della problematica "Digestore Tossico" e approfondire anche questa notizia della scadenza di alcune autorizzazioni date alla WISCO.
(Carlo Ceglia, Ass. "Per il rilancio di Torre del Greco")
Torre del Greco: stop al depuratore, scaduta l'autorizzazione
Guarda il video su Metropolis
13/01/2010 Assemblea pubblica per l´ospedale Maresca e depuratore veleni
Il comitato Pro-Maresca e la Rete Civica Antidepuratore scendono in campo insieme per dire NO al digestore dei veleni ed alla chiusura dell' Ospedale Maresca di Torre del Greco
Venerdì 14 gennaio 2011 alle ore 19.30 si terrà presso la Chiesa dello Spirito Santo a Torre del Greco un´ assemblea pubblica al fine di discutere delle due problematiche e delle eventuali iniziative da mettere in campo per salvaguardare la salute pubblica.
MoVimento Cinque Stelle Torredelgreco. Raccolta firme a quota 6000
La raccolta firme per la petizione popolare appesa conclusa contro il depuratore industriale è di 6000 firme!
Saranno inviate al Ministero dell'ambiente, alla Regione Campania ed all'amministrazione comunale di Torre del Greco.
Un grazie a tutti i cittadini e manteniamo alta l'attenzione.
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