La lotta all' illegalita' con il metodo Giuliani. Questa una delle promesse del ministro dell'Interno Giuliano Amato ieri al Viminale, dopo la riunione di ferragosto dedicata al contrasto del terrorismo.
Ieri Amato , accompagnato dal viceministro Marco Minniti, dal sottosegretario Ettore Rosato e dal Capo della Polizia Antonio Manganelli, ha incontrato al Viminale alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine autori di recenti operazioni contro il terrorismo, come quella che ha portato all’identificazione e all’arresto di una cellula jihadista vicino a Perugia, nonche' i corpi impegnati contro l'emergenza incendi quest'estate.
All'incontro con una rappresentanza di donne e uomini della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Forestale, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, delle Capitanerie di Porto e della Polizia Municipale di Roma erano presenti anche il Vicecapo della Polizia Luigi De Sena, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Gianfrancesco Siazzu, il comandante generale della Guardia di finanza Cosimo D'Arrigo ed i vertici dei Servizi di intelligence.
I seguito, durante la riunione del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e' stato fatto il punto sulla situazione della criminalita' organizzata e straniera, anche alla luce dei recenti arresti. A seguire, si e' tenuta la riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo - un tavolo permanente tra polizia giudiziaria e servizi di intelligence.
Il ministro Amato, presentando poi ai giornalisti i dati sulla sicurezza relativi all'anno in corso, ha parlato degli interventi gia' adottati per fronteggiare le problematiche connesse alla sicurezza stradale, con "265.000 controlli, oltre 18.000 persone sono state prese mentre guidavano in stato di ebbrezza, 1.400 mentre guidavano sotto effetto di stupefacenti". 46.000 patenti sono state ritirate.
Sul terrorismo internazionale, e con particolare riferimento agli arresti effettuati della cellula jihadista vicino a Perugia, Amato ha precisato che questi "sono parte di un'operazione che ha portato, sempre nei primi mesi del 2007, a controllare 2600 luoghi di aggregazione islamica" tra Moschee, call center e macellerie, spiegando come quest'ultime, soprattutto per ragioni rituali, siano un luogo significativo di incontro per il mondo islamico.
Riguardo all'immigrazione illegale, il ministro ha detto che si e' registrata una diminuzione sensibile del numero degli sbarchi, soprattutto nei primi sette mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006, con un calo di oltre il 30%. Il ministro ha parlato della necessita' che il Governo libico stringa al piu' presto gli accordi che stavano maturando con l'Italia per accentuare il pattugliamento e portarlo in prossimita' delle coste.
Sulla questione del contrasto alla varie forme di criminalita', il ministro dell'Interno ha dichiarato: "la nostra direttrice sarà quella di lotta alla illegalità a 360 gradi. Adotteremo quella che, nel mondo della lotta alla criminalità, si chiama la dottrina Giuliani". Secondo il titolare del Viminale, "combattere la piccola illegalita' e' comunque propedeutico e a volte strumentale a combattere la grande".
Archivio Terrorismo
|