Una lettera di padre Luciano Capelli, responsabile
del Don Bosco Technical Institute Henderson, di Honiar. Il punto della
situazione a due settimane dallo tsunami che ha colpito il Paese, in
particolare la diocesi di Gizo.
L'intera diocesi
di Gizo (gestita dai Domenicani da 50 anni) si sta lentamente
riprendendo dallo shock iniziale del terremoto più forte mai sentito e
dell’onda Tsunami di 5 metri avvenuta l’1 aprile mattina alle ore 7.30
locali. Gizo si preparava a ricevere
la croce dei giovani
in preparazione per la Giornata mondiale della gioventù a Sydney.
Invece ha avuto una croce tutta diversa per la popolazione intera.
Gizo è una delle isole nel west Solomons, famosa per i fondali marini
stupendi, un altro centinaio di isolette le fanno corona (situata a
circa 350 Chilometri da Honiara). È il centro sia di turismo (quel poco
che c’è) sia per le tonnerie del famoso “Solomon Tayo”, che insieme alle
grandi riserve di legname dell’isola di New Georgia e Russel
contribuiscono notevolmente all’economia nazionale. Gran danno dunque
non solo alla gente ma anche ad una vena importantissima dell’economia
nazionale.
Non essendoci comunicazione alcuna tra le Isole non si può ancora sapere
nulla di sicuro sui veri danni recati dalla grande ondata e ci vorrà
molto tempo per stabilire l'esatta entità dei danni. Ufficialmente i
morti sono solo due, una bambina di 12 anni annegata e una donna caduta
sotto le macerie della sua "casa" nella cittadina stessa (il bilancio
purtroppo è salito nel frattempo – n.d.r.). Le case infatti di Gizo
(5.000 abitanti) sono tutte in legno e rare sono quelle a due piani.
Nelle tante isole circostanti (un centinaio) i pescatori vivono in
villaggi sulle spiagge, in capanne di "bush material" (piante locali e
foglie).
La maggioranza delle Isole sono piccole e piatte e quindi si possono
immaginare i danni ingenti sia alle capanne che ai campi. Le notizie
ufficiali parlano di ondate tra 3 e 5 metri di altezza precedute da un
fortissimo terremoto. La cattedrale di Gizo è stata divisa in due dal
terremoto e il resto del disastro è stato fatto dalle onde.
A rendere le cose più difficili, l’isola di Gizo non ha nessuna
piantagione di cocco, l’acqua ha sempre scarseggiato e i pochi “gardens”
(campi) sono stati distrutti. La sopravvivenza è dunque l’urgenza
immediata, la ricostruzione e riabilitazione dei garderns e delle
strutture dovrà seguire immediatamente. Prima di parlare di
ricostruzione c’è però urgentissimo bisogno di acqua, viveri, vestiti.
Vari si stanno impegnando individualmente ma i macchinari nazionali
stentano a coordinare gli interventi.
Intanto la nostra scuola si è attivata. La nostra insegnante di Home
Economics Mrs. Doris Dakey ci ha raccontato le urgenze dell’isola di
SIMBO Island. L’isoletta di Simbo si trova a metà strada tra Gizo e
Nila, a nord est di Gizo, non lontano dall’isola di Bouganville
(chiamata anche North Solomons ma facente parte della regione della
Papua Nuova Guinea, da poco autonoma dopo una lunga lotta per il
controllo delle miniere d’oro dell’isola).
2000 abitanti in 5 villaggi. Di questi il più grande è Taparay, con
circa 1000 abitanti, situato sulla parte da dove è arrivata l’ondata
Tsunami. Il villaggio è andato totalmente distrutto, le risorse d’acqua
inquinate dal mare, mancano vestiti, acqua, viveri. Gli abitanti si sono
rifugiati sulla vicina collina. I villaggi di Riguru, Nasuru, Lengana e
Nasasimbo sono pure stati fortemente colpiti. Vari abitanti sono
dispersi. Mancano viveri, acqua, vestiti, materiale per ricostruire le
capanne (il bush e’ stato totalmente distrutto).
La nostra scuola di Honiara, “Don Bosco Technical Institute”, (foto a
destra) si è impegnata ad assistere questi 5 villaggi. Facciamo un
appello a tutti coloro che si vogliono unire a noi per inviare il prima
possibile un carico prezioso di medicinali, acqua, cibo, vestiario,
attrezzature per ripulire i campi. A questo seguirà un impegno per la
ricostruzione delle strutture più importanti e per aiutare la ripresa
della vita normale nei villaggi. Un grazie a chi vuole darci una mano:
da soli possiamo fare poco ma insieme possiamo fare molto.
Per contatti:
Fr. Luciano Capelli, sdb
Don Bosco Technical Institute Henderson,
Honiara, Solomon Islands
Email:
lcapelli@donbosco.org.sb
Tel: 677 94595 / 677 36222/ fax 36512
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