Nel clima di scetticismo che domina in Russia nessuno
crede più alle promesse. Ma la speranza, come si sa, è
l’ultima a morire. E così questo progetto del quale si
parla ora sembra proprio destinato a sconvolgere - nei
prossimi decenni - la vita dell’Eurasia e, in particolare,
di una regione come la Siberia (10 milioni di chilometri
quadrati). Tutto avviene in seguito ad un progetto di
quattro paesi - Russia, Kasachstan, Mongolia e Cina - che
decidono di unirsi per trasformare le caratteristiche di
un intero territorio. Farne un immenso centro turistico
internazionale, collegato all’occidente con nuove arterie
stradali, nuove linee aeree e ferroviarie. E, soprattutto,
dotato di moderne strutture turistiche capaci di
rispondere alle esigenze di un pubblico internazionale.
Progetto del secolo? Per ora tutto è sulla carta, ma già
il mondo del business mondiale è allertato. Si muovono
aziende che operano nel campo delle costruzioni stradali,
fabbriche che producono materiale ferroviario, società di
telecomunicazioni... E soprattutto grandi società
turistiche che puntano ad assicurarsi l’esclusiva per
centri di riposo, alberghi, motel, aree di caccia e
stazioni invernali. Tutti in Siberia, quindi. I primi a
muoversi, ovviamente, sono i russi che hanno convocato,
nella città di Barnaul - al centro della catena degli
Altaj - la prima convention ufficiale del comitato
organizzatore del progetto che viene chiamato “Nasc obsij
dom”, la nostra casa comune. Che avrà come “padroni” anche
i kazaki, i mongoli e i cinesi. Tutti interessati a
sviluppare, nelle loro aree di confine con la Russia, le
nuove infrastrutture.
I primi a muoversi, ovviamente, sono i russi che hanno
convocato, nella città di Barnaul - al centro della catena
degli Altaj - la prima convention ufficiale del comitato
organizzatore del progetto che viene chiamato “Nasc obsij
dom”, la nostra casa comune. Che avrà come “padroni” anche
i kazaki, i mongoli e i cinesi. Tutti interessati a
sviluppare, nelle loro aree di confine con la Russia, le
nuove infrastrutture.
I russi progettano la trasformazione della regione degli
Altaj e della città che ne è il centro amministrativo:
Gorno-Altajsk. E coinvolgono nell’operazione turistica
anche la repubblica autonoma della Burjatia con la sua
capitale Ulan Ude. Una zona che è il vero cuore della
Siberia con il lago Bajkal e le foreste attraversate dalla
ferrovia Transiberiana: rotaie per trentamila chilometri,
da Mosca a Pechino, attraverso le pianure della Manciuria
e i grandi spazi della Mongolia. Novità significative
dovrebbero riguardare anche Kysyl, capitale della regione
autonoma di Tuva. Un’area di 170mila chilometri quadrati
(con 250mila abitanti) sino ad oggi tagliata fuori dal
mondo.
Il progresso turistico dovrebbe essere favorito dal
rafforzamento della rete ferroviaria che unisce Barnaul a
Novosibirsk e a Novokusniesk. Ma i piani più ambiziosi
riguardano la cittadina di Belokuricha una delle zone più
“calde” della Siberia dove a gennaio si arriva solo ai
meno 16... Qui si trovano fonti termali ed attrezzature
alberghiere già funzionanti.
Progetti anche da parte dei kasaki che dalla loro
capitale, Astana, annunciano che nel Kasachstan orientale
verrà realizzata una nuova località turistica
internazionale presso il lago Markokol’ e che si inserirà
negli itinerari turistici anche la città di Ridder che si
chiamava, prima della fine dell’Urss, Leninogorsk in onore
di Lenin.
Anche la Mongolia si prepara ad accogliere turisti.
Annuncia che realizzerà un complesso alberghiero nella
città di Chovd. La zona - già dotata di aeroporto - sarà
anche collegata alla rete ferroviaria russa e, quindi,
raggiungibile dall’Europa occidentale.
La Cina, infine. Pechino e Hong Kong si impegnano a fondo
in questa avventura turistica. Puntano sulla città di
Urumic (che è stata sede nelle settimane scorse di un
vertice eurasiatico), sul Sinkiang, sulla catena del
Karakoram e sulla regione del Pamir da dove si dirama la
catena del Tien Shan.
I gulag siberiani restano, quindi, un ricordo. E se il
progetto andrà in porto troveremo - tra la taiga e le
immense foreste - stazioni turistiche e hotel sino a
cinque stelle...
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