Il Consiglio dei
Ministri ha preso ieri dei provvedimenti per prevenire e sanzionare la violenza
connessa alle manifestazioni calcistiche, rinnovando il proprio cordoglio per la
morte dell’ispettore Filippo Raciti.
Questo tragico
evento" - comunica l'esecutivo - "ha fatto emergere nella coscienza civile la
richiesta di voltare pagina, con una energica e rigorosa opera di prevenzione e
repressione di comportamenti particolarmente violenti che, in spregio degli
ideali sportivi, hanno drammaticamente connotato gli incontri di calcio con
episodi di inaccettabile guerriglia urbana. Il Governo quindi ha deciso un
immediato intervento normativo, recependo anche l’invito espresso dal Capo dello
Stato e dal Parlamento".
Il decreto-legge
prevede in particolare:
- partite a porte chiuse per gli impianti non ancora a norma;
- divieto di vendita in blocco di biglietti per i tifosi in trasferta;
- reclusione da uno a quattro anni per chi lancia o utilizza negli stadi o nelle
immediate adiacenze razzi, bengala, petardi, fumogeni, bastoni od oggetti
contundenti; la pena è aumentata in caso di danni alle persone e di sospensione
della partita;
- reclusione da sei mesi a tre anni e multa da 500 a 2000 euro per chi viene
trovato in possesso dei predetti mezzi atti a offendere;
- l’ambito della flagranza ampliato a 48 ore per i delitti sopra illustrati;
- applicabilità delle misure di prevenzione (anche patrimoniali) anche a persone
indiziate di aver agevolato manifestazioni di violenza;
- reclusione da cinque (anziché tre) a quindici anni per il reato di violenza a
pubblico ufficiale commesso da gruppi con armi o mezzi atti a offendere;
- inasprimento del divieto per le società sportive di corrispondere agevolazioni
a soggetti condannati o associazioni di cui fanno parte i medesimi soggetti (la
sanzione amministrativa sarà da 20mila a 100mila euro);
- snellimento delle procedure per adeguare gli impianti.
Con un separato
disegno di legge sono state adittate altre misure, tra cui l’organizzazione di
iniziative .per promuovere nelle scuole i valori della cultura sportiva, la
redazione di un codice di autoregolamentazione per le trasmissioni televisive e
radiofoniche di avvenimenti calcistici e relativi commenti e l’abbassamento a
7.500 spettatori della soglia minima sancita nelle norme di sicurezza dei
decreti Pisanu.
Il pugno di ferro
era stato chiesto in parlamento da quasi tutto l'arco costituzionale nella
discussione alla Camera seguita all'informativa
del ministro degli Interni Giuliano Amato.
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