Nel 2007 la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 111 milioni di
prodotti contraffatti. E sono 23 milioni i prodotti che non rispondono
agli standard di sicurezza europei.
Nel 2007 la Guardia di Finanza ha sequestrato
oltre 111 milioni di prodotti contraffatti. Sono 23 milioni i prodotti che
non rispondono agli standard di sicurezza comunitari, con un aumento del
363% rispetto allo scorso anno, quattro volte superiore al consuntivo del
2006. Sono alcuni dei dati resi noti oggi dalla Guardia di Finanza nel corso
dell'annuale incontro con la stampa e bilancio dell'attività di fine anno.
In particolare, "i controlli di polizia doganale - ha sottolineato nella
presentazione il Generale di Brigata Giuseppe Vicanolo, capo del III Reparto
Operazioni del Comando Generale - continuano a far registrare segnali di
ripresa del contrabbando di sigarette e dei traffici internazionali di merci
contraffatte o pericolose per la sicurezza dei consumatori". Sono state 225
le tonnellate di tabacchi sequestrati, fra i quali quasi 50 tonnellate di
sigarette con marchi di fabbrica falsificati. "In crescita - ha continuato
Vicanolo - risultano i casi di capi d'abbigliamento contraffatti ed i
giocattoli per bambini non rispondenti agli standard di sicurezza
comunitari, che sono stati sequestrati nei porti e negli spazi doganali del
Paese: si tratta di oltre 23 milioni di prodotti, 4 volte superiore al
consuntivo del 2006". Le merci contraffatte o insicure
sequestrate sono state 23.403.716. In totale i prodotti complessivamente
sequestrati nel 2007 sono stati 111.699.846. Nell'incontro si è sottolineato
che "i sequestri attinenti alla contraffazione sono in aumento per il
settore moda (da 16,7 milioni di pezzi nel 2006 a 26,9 milioni nel 2007) e
giocattoli (passati da 4,4 a 9,4 tra il 2006 e il 2007), mentre quelli del
settore "elettronica" e "beni di consumo" sono in calo (da 61,5 milioni del
2006 a 26 milioni del 2007)". Sono state denunciate all'autorità giudiziaria
217 persone mentre 69 sono state raggiunte da ordinanza di custodia
cautelare.
Sul versante della lotta all'evasione, sono 27,7 i
miliardi di euro di base imponibile sottratta al fisco scoperti dalla
Guardia di Finanza al 30 novembre di quest'anno con un aumento del 78% in
più rispetto allo scorso anno: il consuntivo delle verifiche fiscali a fine
novembre ha portato infatti alla verbalizzazione di redditi proposti per il
recupero a tassazione pari a 27,7 miliardi di euro cui si aggiunte un'IVA
evasa di 4,2 miliardi (più 75%) e rilievi IRAP per 13,5 miliardi (più 44%).
Le strategie adottate, è stato sottolineato, hanno provocato "l'emersione di
ben 23 miliardi di euro di maggior gettito derivante da tributi
precedentemente non versati dai contribuenti delle varie categorie
economiche". Le Fiamme Gialle hanno inoltre sottolineato come il peso della
"black economy" si confermi consistente e in crescita del 20% rispetto allo
scorso anno. Nel 2007 sono stati scoperti 8.262 evasori totali (più 20%
rispetto al 2006) che hanno evaso a novembre 2007 una base imponibile di 9,4
miliardi di euro (più 22% rispetto all'anno scorso) e sono stati individuati
29.447 lavoratori in nero o irregolari (un 4% in più rispetto allo scorso
anno).
I risultati principali della lotta alla criminalità economica
comprendono danni erariali per 1,9 miliardi di euro causati da frodi di
aiuti comunitari e nazionali alle imprese e da atti di "mala gestione" della
cosa pubblica; sequestri di beni per 737 milioni frutto complessivamente di
riciclaggio, usura, falso in bilancio, reati fallimentari o di borsa;
sequestri e confische antimafia per 595 milioni di euro. Oltre alle
tonnellate di tabacchi sequestrate e ai prodotti contraffatti o insicuri per
i consumatori, sono state sequestrate 20,3 tonnellate di stupefacenti e
107.200 apparecchi da intrattenimento. "I risultati della lotta all'usura -
ha spiegato il Generale Vicanolo - sono i più importanti degli ultimi dieci
anni, con la denuncia di 624 persone, 124 delle quali tratte in arresto per
ordine dell'Autorità Giudiziaria, con sequestri di ben per quasi 50 milioni
di euro".
Le linee programmatiche per il 2008 sono state
illustrate dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale Cosimo
D'Arrigo: si tratta di "quattro priorità d'intervento" che sono "evasione
fiscale", "spesa pubblica", "tutela del sistema finanziario", "criminalità
organizzata e controllo del territorio". Sul primo punto, ha detto il
Comandante Generale, "l'obiettivo è di consolidare e di rendere strutturali
i recuperi strutturali di gettito, ossia i 23 miliardi di euro di maggiori
entrate del 2006 e del 2007, mantenendo alta la deterrenza dei controlli e
rafforzando l'applicazione delle pene a carico dei trasgressori". Per
D'Arrigo l'evasione "coinvolge trasversalmente tutti i settori
dell'economia, provocando seri problemi sociali e gravi distorsioni della
concorrenza di mercato" e la Guardia di Finanza impiegherà le proprie
potenzialità "contando sull'appoggio e sulla collaborazione dei cittadini
onesti e degli imprenditori che rispettano le regole, che reggono lo
sviluppo economico del Paese ed hanno il diritto di essere tutelati e
difesi
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