Il nostro paese, da circa 5 anni a questa parte, ha radicalmente
cambiato il proprio stile di vita, tanto che dal 2002 è tornato in
auge il famigerato banco dei pegni. E' la considerazione dell'associazione
CODICI che sottolinea come "Persino in Lombardia il carovita spinge almeno
20 mila persone l'anno a rivolgersi al servizio credito su pegno della Banca
regionale europea. Un boom di richieste che dal gennaio all'aprile del 2004
ha visto 6.200 persone impegnare gioielli, collane, orologi da collezione e
fedi matrimoniali. Gente qualunque e sempre più in difficoltà che fa la fila
agli sportelli, di loro solo il 90% , dopo circa sei mesi, riscatta i
gioielli, il restante 10% non si presenta più e i gioielli finiscono
all'asta".
Una situazione grave che tocca le più importanti città d'Italia,
da nord a sud. Siamo di fronte ad un'autentica "emergenza
sovraindebitamento", e la fotografia scattata dall'Osservatorio CODICI è
tristemente eloquente: le famiglie romane hanno circa 24 mila euro di debiti; il
14,7% di quelle italiane arriva con molta difficoltà alla fine del mese, mentre
il 28,9% ha affermato di non essere in grado di far fronte ad una spesa
imprevista di 600 euro. Inoltre, il 9% di esse, negli ultimi due anni, si è
ritrovata in ritardo con il pagamento delle bollette, e per concludere
ricordiamo che il 5,8% degli italiani, ovvero quasi sei su 100, non ha i soldi
per comprare il cibo necessario alla sussistenza; il 12%, infine, non ha denaro
per le spese mediche.
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