Prende oggi il via il Primo piano nazionale
sull'educazione alla legalità e alla lotta alla mafia. Per la prima
volta istituzioni, Forze dell'ordine, Associazioni Antimafia, società civile
si uniscono per tracciare le linee di intervento e per creare sinergie fra
tutte le azioni già avviate lanciando una «vera e propria offensiva
educativa». L'idea del «piano nazionale» è del Comitato nazionale «Scuole e
Legalità», insediatosi questa mattina al ministero della Pubblica Istruzione
alla presenza del ministro Giuseppe Fioroni.
«Oggi -ha detto Fioroni illustrando l'iniziativa che segue la
direttiva sulla legalità firmata il 16 ottobre a Locri - la scuola,
insieme a tutte le istituzioni locali, ai ministeri interessati, alle Forze
dell'ordine, alla società civile, ai ragazzi e a coloro che militano
quotidianamente nell'antimafia, avvia il primo piano operativo che vedrà
sinergie e azioni congiunte affinchè la rete delle scuole italiane non
faccia più soltanto "buone pratiche" ma riesca a generare un movimento nella
convinzione che le scuole sono in grado di distruggere preventivamente le
mafie e la criminalità organizzata nel nostro paese».
Fioroni ha spiegato quindi che vi saranno all'interno delle
scuole «una serie di operatività fatte come materie collegiali e
interdisciplinari che sensibilizzino i ragazzi alla cittadinanza
democratica, alla libertà, al rispetto delle regole e delle norme». Altro
punto fondamentale di questo quotidiano lavoro di educazione alla legalità
sarà la lotta al fenomeno del bullismo, fenomeno, ha detto il Ministro, che
sta assumendo dimensioni rilevanti.
A far parte del Tavolo sono stati chiamati, tra gli altri, il
Capo della Polizia di Stato Giovanni De Gennaro, il Procuratore
Nazionale Antimafia Piero Grasso, il Comandante Generale dell'Arma dei
Carabinieri generale Gianfrancesco Siazzu, il Comandante generale della
Guardia di Finanza generale Roberto Speciale, il presidente della Fondazione
Caponnetto Salvatore Calleri, il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il
presidente della rete europea dei Csm Luigi Berlinguer, Maria Falcone, il
Presidente del Forum italiano sicurezza Urbana Piero Marrazzo, il presidente
della Fondazione Exodus don Antonio Mazzi, accanto a rappresentanti della
Chiesa Valdese, delle parrocchie di "confine", dirigenti scolastici e delle
organizzazioni della società civile.
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