Nel 2005 il 42,3% degli italiani ha letto almeno
un libro, con un incremento sull'anno precedente dello 0,95%
(rispetto al 2003 la crescita è stata del 2,2%). Negli ultimi cinque anni si
sono acquisiti (anche se forse sarebbe meglio dire ri-acquisiti) oltre
2milioni di nuovi lettori. Si passati dai 21,1 milioni di "lettori" del 2000
(il 38,3% della popolazione) agli attuali 23,3 milioni. Una crescita,
dunque, del 10,4%, secondo i dati dell'Ufficio studi dell'Associazione
Italiana Editori (AIE). Intanto apre oggi la nuova edizione della Fiera
del Libro di Torino che durerà fino all'8 maggio, il maggior appuntamento
editoriale italiano rivolto al grande pubblico.
"Sembra esser continuato il leggero trend positivo nella crescita
della lettura effetto, probabilmente, delle numerose e disseminate
iniziative che in questi anni sono state avviate nel nostro Paese - ha
sottolineato il presidente degli editori, Federico Motta - Penso al successo
del fenomeno delle vendite abbinate libri-quotidiani, alle fiere e saloni
del libro, ma anche ai festival letterari grandi e piccoli, alle campagne
promozionali avviate dagli editori, sino alle presentazioni in libreria.
Risultati che purtroppo derivano assai meno da interventi e investimenti
strutturali in favore di sviluppo di biblioteche di pubblica lettura o di
biblioteche scolastiche".
Si tratta di nuovi lettori, certo, ma sono soprattutto deboli
lettori (quasi la metà di chi legge un libro non ne legge più di
tre all'anno), e concentrati nelle regioni del Nord piuttosto che in quelle
del Sud.Chi legge almeno un libro al mese sono poco più di 3 milioni di
persone, pari al 5,6% della popolazione con più di 6 anni (o il 13,5% tra i
lettori di chi dichiara di leggere almeno un libro (in un anno). Ed è la
tipologia di lettori che è cresciuta maggiormente negli ultimi cinque anni,
con un ritmo poco più che doppio rispetto alla media nazionale (+ 22,4%). In
altre parole chi già leggeva ieri, oggi legge molto di più, chi leggeva poco
o solo occasionalmente continua a essere un lettore occasionale.
Una lettura che continua inoltre a essere fortemente polarizzata
tra Nord e Sud del Paese. Se le regioni settentrionali hanno una
penetrazione della lettura del 50,4% (12.618.000 persone in proiezione),
quelle del Sud (e Isole) sono separate da oltre venti punti percentuali:
30,4% (5.928.000 persone). Nel Nord i lettori assidui di libri sono il 16,1%
dei lettori, nel Sud solo il 7,8%.
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