Il signoraggio consiste
nella differenza tra il semplice costo di stampa delle banconote ed il loro
presunto valore indicato sulla facciata, il valore nominale. Il prossimo 27
luglio, ricorre il trecentoundecimo anniversario dell'apertura della Banca
d'Inghilterra, fondata nel 1694, inauguratrice del signoraggio sulle banconote,
modello sul quale sono state formate le altre banche centrali occidentali come
la Federal Reserve
e
la Banca
d'Italia. Quest'ultima è una società per azioni che, da quando è nata, non ne ha
fatta una giusta. A parte il nome fuorviante, sempreché l'Italia anch'essa non
sia "privata", stiamo parlando del falso in bilancio. Il signoraggio viene
ripartito dalla Banca Centrale Europea tra le banche che ne sono socie, in
percentuale alla loro partecipazione al suo capitale. Regno Unito, Svezia e
Danimarca - continuando ad utilizzare una moneta nazionale su cui prendono il
100% del signoraggio - pescano pure nel signoraggio dell'euro. Proprio alla
banca inglese paghiamo il 16% del signoraggio sull'euro - una specie di tassa
privata che
la Banca fa
sparire falsificando il bilancio, mettendolo al passivo quando dovrebbe metterlo
all'attivo. Contabilmente fanno come il proprietario di un casinò che mettesse
al passivo non il semplice costo di produzione delle fiches - uso il plurale
francese per evitare divertenti fraintesi - ma il loro valore nominale.
Per questo
la Polizia Europea
Antifrode OLAF ha recentemente aperto il fascicolo OF/2005/0166 su nostra
segnalazione. Anche
la Corte dei
Conti ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Anzi, mi dicono, due fascicoli. Nel
2002, la truffa del signoraggio privato valeva settemila miliardi di euro. Il
danno per ogni cittadino italiano, giovane, anziano oppure carabiniere, è di
circa 1,3 milioni di euro a testa. La bancarotta fraudolenta della Banca
centrale è tanto più grave poiché il diritto fallimentare commisura tale gravità
alla quantità delle persone offese. Ricordiamo cosa diceva il generale Dalla
Chiesa: "Cherchez l'argent!" Il Trattato di Maastricht, stipulato non a caso a
cavallo delle stragi Falcone e Borsellino, nulla dice a proposito del
signoraggio, ma riservava alla privata BCE il diritto esclusivo di autorizzare
l'emissione monetaria. E' opportuno far rilevare che la sovranità
monetaria/economica è imprescindibile dalla sovranità in generale, e che essa
non può essere né venduta né ceduta in alcun modo: altrimenti si tratta di alto
tradimento.
E' curioso far rilevare che questo è l'unico reato per il quale si può
procedere, volendo, contro il Presidente della Repubblica. Non vogliamo arrivare
a tanto, ma qui qualcuno è fuggito con la cassa - e insiste. Se, d'altra parte,
il falso in bilancio non commuove più nessuno, possiamo mettere l'intera vicenda
sotto l'ottica della tutela dell'ordine democratico: i banchieri centrali vanno
considerati anarchici e insurrezionalisti. Infatti, le strutture delle banche
centrali, per disegno, sono completamente sottratte al controllo delle
istituzioni democratiche - proprio come certe associazioni mafiose. Addirittura
sono riuscite ad abusare dell'istituto del segreto di Stato, per nascondere le
loro malefatte. Ma se il signoraggio è un'abuso dell'ignoranza popolare, visto
che come argomento viene in pratica tenuto segreto, si tratta pure di uno
strumento potentemente eversivo in una società, come la nostra, dove i soldi
sono potere. Dove, rubando tutto il valore della moneta all'atto dell'emissione,
se ne può disporre per comprare candidati, elezioni, amministratori, oppure per
partecipare a quell'orgia chiamata privatizzazione, mettendo in atto, attraverso
gli amici degli amici, una sapiente azione di riciclaggio della refurtiva
monetaria.
In passato lo Stato si difendeva un poco emettendo direttamente dei "Biglietti
di Stato a corso legale", ma la pratica venne misteriosamente dismessa agli
inizi degli anni 1980. Perché? Non è quindi un caso che i due recenti referendum
sulla costituzione europea abbiano bocciato la congiura: difatti
la Carta Europea
niente dice sulla questione della sovranità monetaria, quasi come se fosse
meglio "al cittadino non far sapere...". Siamo di fronte ad una élite criminale,
criminogena ed ineletta, quella degli amministratori delle banche centrali, il
cui motto è: "Con Francia o con Spagna purché se magna!" Mi auguro che i 2.000
carabinieri, distaccati presso
la Banca
d'Italia, ci rimangano ancora un poco: potrebbero presto servirci per davvero!
Probabilmente, recuperato il maltolto, finalmente la macchina della Grazia e
della Giustizia potrebbe recuperare quei mezzi che da sempre scarseggiano. Basta
che quella macchina non venga costruita in una fabbrica dei soliti signori del
signoraggio. Abbasso il servaggio! Viva la democrazia e viva l'Italia: quella
pubblica e del popolo sovrano, però
Archivio Signoraggio
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